Nissan costruisce una Gigafactory nel Regno Unito?

Nissan costruisce una Gigafactory nel Regno Unito?
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Trattative avanzate tra il colosso nipponico ed il governo inglese per il via libera ad un impianto dove verranno prodotte batterie per auto elettriche
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
27 maggio 2021

Tesla in Germania, Nissan in Inghilterra: lo scacchiere europeo delle gigafactory, i grandi impianti destinati alla costruzione di batterie elettriche per vetture a zero emissioni, si va componendo con una nuova struttura che, come anticipa il Financial Times, verrà allestita a Sunderland, città del nord-est del paese distante meno di 500 km da Londra, dove la Casa automobilistica nipponica ha già una fabbrica, all’interno della quale vengono già prodotte le batterie da 40 kWh utilizzate per la Leaf.

Da quanto si apprende, l'hub di produzione delle batterie, gestito da Envision AESC, avrebbe come obiettivo la produzione di ben 200.000 batterie ogni anno, diventando così il più importante polo produttivo per auto elettriche al di fuori del Giappone.
Le trattative tra azienda e Governo di Boris Johnson sono iniziate dopo l’uscita inglese dall’Europa: i giapponesi, sfruttando la situazione di difficoltà dell'economia britannica stretta tra pandemia e Brexit ed alla ricerca ossessiva di nuove opportunità lavorative, hanno chiesto agli inglesi un contributo economico di alcune decine di milioni di sterline, oltre ad una tariffa agevolata per l'energia elettrica.

Secondo il giornale inglese, la nuova fabbrica Nissan per le batterie potrà garantire una produzione annua iniziale di 6 GWh, con previsione di arrivare a regime nel 2024, con 18-20 GWh; Nissan punta a produrre nel sito inglese anche gli accumulatori da 62 kWh, per evitare di incorrere nei dazi previsti dagli accordi sulla Brexit. 

Infine, sembra che il Governo inglese stia discutendo di progetti analoghi con altre aziende: offrendo favorevoli condizioni per nuovi investimenti, la Gran Bretagna, uscita dall’Europa, diventa terra di conquista per i costruttori d’automobili.

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