Skoda DigiLab, Plachá: «Le auto? Hub per nuovi servizi e innovazioni»

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Emiliano Perucca Orfei
In occasione di una visita allo Skoda DigiLab di Tel Aviv, in Israele, abbiamo avuto modo di parlare del futuro della mobilità con Jarmila Plachá, responsabile di Skoda DigiLab
5 giugno 2018

Skoda ha un occhio di riguardo per l’innovazione: la ricerca di nuove soluzioni di mobilità da parte della casa boema passa per DigiLab, il cui scopo è quello di creare prodotti e servizi orientati al cliente rapidamente, che rispondano alle esigenze di praticità, sicurezza, comfort ed efficienza degli utenti. Il primo DigiLab è nato a Praga; recentemente, ne è stato inaugurato un secondo, a Tel Aviv, in Israele. Siamo stati all’hub di Tel Aviv, e abbiamo avuto modo di parlare con il responsabile di Skoda DigiLab, Jarmila Plachá, per farci spiegare meglio la filosofia dietro a DigiLab.

Questo è il secondo DigiLab a livello mondiale, giusto?

Jarmila Plachá: «Esatto. Ci siamo resi conto che Israele ha un potenziale di 600.000 start-up, e vorremmo mettere a punto un nuovo modello aziendale per loro. Crediamo che Israele sia il posto giusto per un’innovazione di hardware e software che possa arricchire il settore automotive. Abbiamo iniziato le negoziazioni circa un anno fa, e da allora abbiamo raccolto dieci progetti diversi che stiamo testando per lo sfruttamento nell’industria automobilistica».

So che anche a Praga c’è un DigiLab: avete intenzione di replicare lo stesso formato o volete fare qualcosa di diverso?

«La nostra è una start-up molto snella: al momento lo staff consta di 25 persone. Siamo partiti dalle basi: un anno fa abbiamo cominciato rendendoci una società indipendente, ma controllata da Skoda Auto. Siamo controllati al 100% da Skoda Auto e il nostro obiettivo è quello di sviluppare nuovi concetti di mobilità e portare nuove tecnologie per Skoda. Anche se la nostra sede è a Praga, siamo una società globale, che impiega dipendenti da tutto il mondo. La nostra intenzione in Israele non è quella di diventare una grande società. Al momento qui abbiamo due persone che lavorano full time; vogliamo creare un hub in grado di identificare le migliori potenziali start-up e portarle verso Skoda Auto».

«Ovviamente stiamo utilizzando in modo intensivo tutte le risorse che si trovano a Praga; si tratta di un ecosistema vivace, ma personalmente credo che possiamo avere successo anche con un’organizzazione snella. Skoda Digital Lab ha il compito di identificare i migliori talenti e portarli a Skoda Auto. Li testiamo chiedendo loro di elaborare un concept per dimostrare che la start-up abbia un valore per il settore automotive, coinvolgendo esperti di Skoda Auto nella valutazione».

Jarmila Plachá, responsabile di Skoda DigiLab
Jarmila Plachá, responsabile di Skoda DigiLab

Nel DigiLab non ci si occupa dell’assemblaggio concreto della vettura, ma dello sviluppo del modo in cui si usano le vetture…

«Sono convinta che stiamo creando un nuovo ecosistema per le vetture, perché le auto sono degli hub, che ci consentono di creare un nuovo mondo di servizi. Questo è il compito sia nostro che di alcuni colleghi di Skoda Auto che stanno lavorando a progetti individuali. Un nuovo ecosistema significa creare servizi inediti che diano un valore aggiunto. Molti anni fa, i primi smartphone non avevano applicazioni: i cellulari si usavano solo per fare chiamate o per servizi molto basilari. Passo per passo sono state sviluppate nuove applicazioni, che ciascuno di noi seleziona, usufruendo del valore aggiunto di un servizio scelto».

«C’è chi preferisce lo streaming di musica, chi lo smart parking: ciascuno seleziona i servizi che meglio crede. Questo è esattamente quello che stiamo cercando di costruire creando un nuovo ecosistema per la macchina. Questo perché l’auto rimarrà al centro dell’ecosistema: ci saranno consegne alla macchina, la possibilità di dare a noleggio la propria vettura, come una sorta di Airbnb per le auto, oppure un sistema di pagamento del parcheggio che, a prescindere dalla nazione in cui ci si trova, consenta di trovare il parcometro e di localizzare la propria vettura nel parcheggio».

Sono convinta che stiamo creando un nuovo ecosistema per le vetture, perché le auto sono degli hub, che ci consentono di creare un nuovo mondo di servizi

Skoda, pur essendo controllata dal gruppo Volkswagen, è abbastanza indipendente. Condividerete anche con il resto del gruppo le strategie che andrete a sviluppare?

«Sì, lo stiamo già facendo. In DigiLab e nel mondo virtuale non si possono creare isole separate: tutto è connesso. Infatti in Skoda siamo l’unica piattaforma di innovazione, ma nel gruppo Volkswagen ce ne sono 40. Anche in Israele siamo parte di un’ecosistema, Volkswagen Group Connect, con obiettivi di largo respiro, e noi, con le nostre attività, ne siamo parte».

«Noi crediamo nella collaborazione. Per avere successo bisogna instaurare partnership velocemente e in modo tale da generare valore per entrambe le parti. Per avere successo in Israele bisogna avere un partner locale forte, ed è per questo che sono molto contenta del rapporto con Champion Motors, partner di Skoda da molti anni. Crediamo che con questa collaborazione ci permetta di connetterci all’ecosistema delle start-up in modo più veloce. La velocità nel mondo del digital è molto importante».

Che cosa potremo toccare con mano del lavoro di DigiLab nei prossimi anni?

«Ci sono già dei progetti in corso. In Repubblica Ceca, ad esempio, abbiamo già lanciato un servizio per il noleggio vetture peer-to-peer, una sorta di Airbnb per le auto. Al momento abbiamo 150 macchine a disposizione, quindi la prossima volta che verrete a farci visita avrete la possibilità di noleggiare una macchina ad un prezzo inferiore rispetto ad altri servizi analoghi».

«Nel futuro speriamo di implementare anche un’applicazione dedicata allo smart parking, che consenta di pagare direttamente dalla vettura. Ci sono molti servizi come questo. Allo stesso tempo ci stiamo concentrando anche sulle innovazioni relative all’hardware, non direttamente, ma attingendo le innovazioni dall’ambiente israeliano per testarle e farle integrare dai nostri tecnici. Con il progetto israeliano abbiamo iniziato da poco, e abbiamo un portfolio di 10 progetti, mentre in Skoda Auto DigiLab, l’azienda controllante, abbiamo una quarantina di progetti in fasi di avanzamento diverse».

La Cina è un mercato molto importante per Skoda. Avete intenzione di aprire un DigiLab anche lì?

«È una bella domanda. Se volessimo potremmo mandare 10 persone per mettere in piedi un DigiLab in Cina. Sicuramente per mercati grandi come la Cina è necessario avere un hub locale per mettere a punto strategie pensate appositamente per i clienti locali. Stiamo supportando molto i nostri colleghi di Skoda in Cina, condividendo con loro tutte le conoscenze sviluppate nel DigiLab di Praga. Il nostro piano è quello di creare un hub per le innovazioni per l’ecosistema locale in Cina».

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