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Allora tornano o non tornano gli incentivi auto? Il governo ha deciso di spostare dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato dall’Unione Europea utilizzando delle risorse che erano previste per le colonnine per la ricarica delle auto elettriche direttamente per incentivare l'acquisto di auto a basso impatto ambientale. Si parla di circa 600 milioni di euro che inizialmente destinati all’installazione di 20 mila punti di ricarica e ora dovrebbero essere destinata a una nuova campagna di rottamazione, con l’obiettivo di incentivare il passaggio alla mobilità elettrica.
Ma quando partiranno le nuove agevolazioni? Tra burocrazia e attese istituzionali (la revisione del PNRR deve prima ottenere il via libera dall'Europa) è tutto ancora nebuloso. Ma viste la volontà di continuare la scelta della transizione energetica a livello di Comunità Europea e il fiato corto dei costruttori, che lottano sempre di più con numeri di immatricolazioni in ribasso, l'arrivo degli incentivi è quanto mai probabile. Più incerto è il fatto su come saranno strutturati.
Se le indiscrezioni che abbiamo in possesso saranno confermate, la struttura degli incentivi dovrebbe ricalcare quella precedentemente adottata per gli ecobonus, con scaglioni di incentivi collegati secondo alla categoria ecologica dell'auto rottamata (Euro 2 o 3) e alla fascia di reddito ISEE del richiedente. Sempre secondo indiscrezioni si potrebbe arrivare a 13.500 euro di bonus, per l'acquisto di un auto elettrica. Per quanto saranno disponibili? Visto che l'ultima volta sono evaporati in poche ore la paura è che anche questa volta durino molto poco. Infatti anche considerando un bonus medio di 10.000 euro con i fondi disponibili non si arriva a garantire il bonus per 60.000 auto. Un numero non esiguo ma neppure gigantesco. Quindi cosa fare?
Sicuramente se avete un auto da rottamare tenetevela cara per ora, ma inoltre iniziate a capire se un auto elettrica può fare al vostro caso. Il prezzo rispetto a un'auto endotermica potrebbe non essere più un ostacolo, visto che oramai iniziano a essere presenti diversi modelli di BEV con listino sotto i 25.000 euro. Ad esempio: la BYD Dolphin Surf, la Citreon C3, La Hyundai Inster per non parlare della Fiat Grande Panda e altre se ne aggiungeranno. Se con gli incentivi si arriva sotto la soglia dei 15.000 euro e quindi l'auto a batteria può finalmente diventare una scelta razionale ed economicamente sostenibile per molti.
Per ora c'è da stare con occhi e soprattutto orecchie ben aperti, e al primo avviso della ripartenza degli incentivi è necessario avere già le idee chiare per non perdere l'occasione. Certo è, che una maggiore programmazione del governo, anche su questo aspetto, eviterebbe la confusione attuale del mercato, con molti in attesa di questi benedetti incentivi per cambiare la propria autovettura, e con il fondato rischio che quando ci saranno sarà per tutti una corsa a ostacoli.