Stangata sul diesel dal 2026: il pieno costerà più della benzina

Stangata sul diesel dal 2026: il pieno costerà più della benzina
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Dal 1° gennaio 2026 il governo anticipa l’allineamento delle accise: il gasolio sarà tassato come la benzina. Il Codacons parla di “stangata” per 16 milioni di automobilisti
20 ottobre 2025

Da gennaio 2026 il diesel costerà più della benzina. Non è un’ipotesi, ma la linea tracciata dal nuovo disegno di legge di Bilancio approvato dal governo Meloni. Dopo aver promesso un allineamento graduale entro il 2030, l’esecutivo cambia rotta e accelera: la parità fiscale tra i due carburanti scatterà da subito, “a decorrere dal 1° gennaio 2026”.

In pratica, le accise sulla benzina saranno ridotte di 4,05 centesimi al litro, mentre quelle sul gasolio aumenteranno della stessa cifra. Una mossa che, secondo le prime stime, farà salire il prezzo del pieno per chi guida a gasolio e ridurrà di poco quello per chi usa la “verde”. Se la misura entrasse in vigore oggi, un pieno da 40 litri costerebbe circa 67 euro per il diesel e 66 per la benzina, ribaltando i ruoli a cui gli automobilisti italiani erano abituati da decenni.

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Diesel più caro della benzina: un dietrofront in sette mesi

Il governo aveva annunciato lo scorso marzo un piano di progressivo allineamento in cinque anni, ma ora arriva un dietrofront improvviso. L’articolo 30 della bozza di Manovra parla chiaro, e l’intento è quello di portare entrambi i carburanti alla stessa imposizione di 672,90 euro per mille litri. Secondo i dati del ministero dell’Ambiente, con le quotazioni attuali (1,699 €/l per la benzina e 1,625 €/l per il diesel) il sorpasso del gasolio sulla verde è inevitabile.

Una scelta che potrebbe incidere non solo sui costi dei privati, ma anche sul trasporto su gomma e sull’intera filiera logistica, dove il diesel resta ancora oggi il principale carburante. La misura, va ricordato, dovrà comunque passare al vaglio di Camera e Senato entro fine anno, e potrà subire modifiche nel corso dell’iter parlamentare.

Codacons: “Stangata per 16 milioni di automobilisti”

Il Codacons non usa mezzi termini: si tratta di una stangata per 16,6 milioni di auto diesel circolanti in Italia. Con l’aumento di 4,05 centesimi al litro e l’Iva al 22%, un pieno da 50 litri costerà 2,47 euro in più rispetto a oggi, con un aggravio annuo di circa +59 euro per vettura (considerando due pieni al mese). E non finisce qui: se si aggiunge il precedente incremento di 1,5 centesimi scattato a maggio 2025, il rincaro complessivo sfiora +81 euro l’anno per ogni automobilista.

Il problema, secondo l’associazione dei consumatori, è che i benefici sulla benzina non saranno altrettanto visibili: “Quando il gasolio è aumentato, il prezzo alla pompa è salito subito. Ma quando l’accisa sulla benzina è stata tagliata, i ribassi sono stati minimi”, denuncia il Codacons, che chiede al governo controlli rigorosi e sanzioni severe per chi non trasferirà ai distributori la riduzione dell’accisa.

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