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Buone notizie per i lavoratori del settore automotive italiano: Stellantis, Ferrari, Iveco e CNH hanno firmato un nuovo accordo con i sindacati che prevede un aumento salariale complessivo del 6,6% nel biennio 2025-2026.
Il primo incremento del 3,7% scatterà già da questo mese, seguito da un +2% a partire da gennaio 2026 e da un ulteriore +0,8% da novembre dello stesso anno. In aggiunta, i dipendenti riceveranno due erogazioni una tantum da 240 euro ciascuna, rispettivamente a fine giugno 2025 e ad aprile 2026.
L’accordo rientra nel rinnovo quadriennale del contratto collettivo firmato nel 2023, che demandava a successive trattative la definizione degli adeguamenti salariali per gli ultimi due anni. Nella prima fase del contratto, tra 2023 e 2024, erano già stati concordati aumenti superiori all’11%, in un periodo in cui l’inflazione in Italia aveva superato il 10%. Con il nuovo pacchetto, l’incremento complessivo delle retribuzioni nel quadriennio arriva al 18,7%.
Nessuno sciopero è stato indetto durante i sei mesi di trattative che hanno portato all’intesa. Una prova, secondo tutte le parti, di relazioni industriali mature e partecipative:
“Abbiamo garantito il pieno recupero del potere d’acquisto in un contesto difficilissimo, tra alta inflazione e crisi dell’industria automobilistica”, ha dichiarato Gianluca Ficco del sindacato UILM. “Questo accordo può diventare un esempio positivo per tutto il comparto metalmeccanico”.
Anche Stellantis, per voce del responsabile delle risorse umane in Italia Giuseppe Manca, ha espresso soddisfazione: “Nonostante le incertezze legate alla transizione energetica e alle politiche UE, siamo riusciti a trovare soluzioni equilibrate che tutelano i lavoratori e la competitività dell’azienda”.
Ferrari, Iveco e CNH hanno accolto favorevolmente l’accordo, che conferma la volontà congiunta di mantenere solide relazioni sindacali e rafforzare la centralità della produzione italiana nel futuro dell’automotive.