Stellantis guarda agli Emirati: accordo con Abu Dhabi per un nuovo polo automobilistico

Stellantis guarda agli Emirati: accordo con Abu Dhabi per un nuovo polo automobilistico
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Gli investimenti di Stellantis potrebbero passare anche per gli Emirati Arabi
20 ottobre 2025

Dopo gli investimenti record da 13 miliardi di dollari negli Stati Uniti, le mosse in Marocco e Tunisia, e le nuove alleanze in Cina, Stellantis punta ora agli Emirati Arabi Uniti per rafforzare la propria presenza globale. Il gruppo guidato da John Elkann ha infatti firmato un accordo di cooperazione strategica con l’Abu Dhabi Investment Office (ADIO) e con AD Ports Group, con l’obiettivo di sviluppare un ecosistema automobilistico integrato nella capitale emiratina.

L’intesa, riportata dal quotidiano Gulf News, mira a trasformare Abu Dhabi in un centro regionale per la produzione e l’esportazione di veicoli, con un’attenzione particolare alle tecnologie di mobilità avanzata e all’innovazione industriale. L’accordo si inserisce nella strategia del programma “Make it in the Emirates”, lanciato per attrarre i grandi costruttori automobilistici internazionali e rafforzare la capacità produttiva locale.

Nessuna cifra ufficiale è stata comunicata, ma il piano prevede una collaborazione tra Stellantis e ADIO per individuare nuove opportunità di investimento nel mercato automobilistico emiratino, sfruttando la rete logistica e i vantaggi fiscali del Paese. AD Ports Group offrirà invece soluzioni di supply chain e supporto strategico per favorire la produzione locale.

Questa partnership segna un passo strategico verso il potenziamento dell’ecosistema industriale e commerciale di Abu Dhabi,” ha dichiarato Mohammed Al Kamali, Chief Industry and Trade Officer di ADIO. “Accelererà l’ambizione dell’emirato di costruire un hub automobilistico pienamente integrato.” 

Dal canto suo, Patrick Labilloy, Senior Vice President e responsabile della pianificazione per l’area Middle East & Africa di Stellantis, ha sottolineato come Abu Dhabi “offra la visione, l’infrastruttura e la connettività necessarie per plasmare il futuro della mobilità attraverso elettrificazione, trasporto autonomo e soluzioni urbane sostenibili”.

Un mercato d’élite (ma in crescita)

Il mercato automobilistico degli Emirati Arabi Uniti è tra i più ricchi del mondo e, secondo le stime locali, il valore annuale delle vendite di auto nuove si aggira intorno ai 6,4 miliardi di dollari, mentre il mercato dell’usato supera i 20 miliardi. Un contesto che rappresenta un terreno fertile per il piano di espansione di Stellantis, che punta a diversificare le proprie attività industriali oltre Europa e America.

La collaborazione fra Italia ed Emirati non è però una novità assoluta: a creare un ponte tra Torino e Dubai ci ha già pensato la W Motors, la prima casa automobilistica del Medio Oriente dedicata alla produzione di supercar ad alte prestazioni. Fondata nel 2012 a Beirut e oggi con sede a Dubai, l’azienda è nota per la Lykan Hypersport, l’auto resa celebre dal film Fast & Furious 7, e per il SUV Ghiath, utilizzato dalla polizia di Abu Dhabi.

Curiosamente, la produzione di alcune componenti W Motors avviene proprio a Torino, negli impianti della Magna Steyr, con la collaborazione dello Studiotorino per il design. Una connessione che, ora più che mai, sembra destinata a rafforzarsi con l’arrivo di Stellantis nella penisola arabica.

L’accordo con Abu Dhabi si aggiunge alla lunga serie di investimenti internazionali di Stellantis: dal maxi-piano da 13 miliardi di dollari negli USA, che promette 5.000 nuovi posti di lavoro, alla nuova fabbrica in Sudafrica, fino alle iniziative in Nord Africa e Asia. Il gruppo continua così la propria corsa per diventare un attore dominante non solo in termini di volumi, ma anche di tecnologia e presenza industriale globale, in un equilibrio sempre più complesso tra mercati emergenti e la storica base europea.

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