Stellantis, problemi al motore 1.2 PureTech: lo Stato francese apre un’indagine ufficiale sulla sua affidabilità

Stellantis, problemi al motore 1.2 PureTech: lo Stato francese apre un’indagine ufficiale sulla sua affidabilità
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Il Ministero dei Trasporti indaga sui problemi cronici del tre cilindri PSA-Stellantis: nel mirino consumo d’olio e cinghia di distribuzione
16 ottobre 2025

Il caso del motore 1.2 PureTech torna a far parlare di sé, questa volta con un risvolto istituzionale. In Francia, il Servizio di Sorveglianza del Mercato dei Veicoli e dei Motori (SSMVM) – un organismo statale alle dipendenze del Ministero dei Trasporti – ha aperto un’indagine ufficiale sulla fiabilità del tre cilindri benzina prodotto dal gruppo Stellantis (ex PSA). L’obiettivo è verificare la natura dei guasti ricorrenti segnalati negli ultimi anni e accertare se le misure correttive già introdotte dal costruttore siano adeguate ai rischi individuati.

Il motore 1.2 PureTech (codice EB2), lanciato nel 2012 e montato su numerosi modelli Peugeot, Citroen, DS e Opel, è finito al centro di polemiche per consumi anomali d’olio e rotture premature della cinghia di distribuzione a bagno d’olio. Difetti noti a migliaia di automobilisti in tutta Europa, che in Francia hanno portato alla nascita dell’associazione “Victimes du PureTech”, oggi composta da 528 membri attivi e oltre 56.000 iscritti al gruppo Facebook “PSA 1.2 PureTech Problèmes”. Secondo le stime, solo nel mercato francese circa 500.000 vetture sarebbero equipaggiate con questo motore.

 

L’indagine del governo francese

Secondo una lettera ufficiale firmata da Catherine Bieth, direttrice del SSMVM, l’indagine è stata avviata nel giugno 2025, dopo la ricezione di 425 segnalazioni inviate dall’associazione dei consumatori e attraverso la piattaforma governativa SignalConso.

Il SSMVM – struttura creata nel 2021 in seguito al “Dieselgate” e composta da una decina di funzionari – ha richiesto a Stellantis documenti e dati tecnici dettagliati sul motore. L’analisi preliminare avrebbe già portato all’individuazione di due possibili cause meccaniche dei malfunzionamenti, ma si tratta di ipotesi ancora da verificare tramite test e analisi di laboratorio.

La seconda fase dell’inchiesta prevede prove sperimentali in laboratorio per verificare la reale entità dei difetti di progettazione, in particolare quelli legati alla sovraconsumo d’olio. Parallelamente, il SSMVM sta raccogliendo dati da veicoli che hanno subito gravi danni al motore, in collaborazione con un’azienda specializzata e con la stessa associazione di vittime. L’obiettivo è stabilire quanto i difetti influiscano sulla durata e sull’affidabilità del propulsore.

Se le verifiche dovessero confermare l’esistenza di difetti strutturali, il Ministero dei Trasporti francese potrebbe obbligare Stellantis a nuove azioni correttive, più incisive di quelle già previste dalla piattaforma di reclamo lanciata nel gennaio 2025. L’indagine segna quindi un passo importante: per la prima volta, un’autorità statale interviene direttamente sulla questione PureTech, dopo anni di denunce da parte dei proprietari e procedimenti collettivi ancora in corso.

Sebbene l’indagine sia partita in Francia, i motori PureTech equipaggiano centinaia di migliaia di vetture anche in Italia, dal 1.2 montato su Peugeot 208 e 2008 fino alle Opel Crossland e Citroën C3. Un’eventuale azione ufficiale da parte delle autorità francesi – o una futura campagna di richiamo – potrebbe quindi avere ripercussioni anche sul mercato italiano, dove molti proprietari lamentano gli stessi problemi di affidabilità.

 

Fonte: L'argus

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