UE: il Parlamento vota sull'ISA, l'auto che rallenta da sola

UE: il Parlamento vota sull'ISA, l'auto che rallenta da sola
Pubblicità
Per Bruxelles il dispositivo che taglia automaticamente i giri del motore per rientrare nei limiti di velocità dovrebbe diventare obbligatorio già nel 2022. Contrari i costruttori, per i quali i sistemi odierni non sono al 100% a prova di errore
19 febbraio 2019

Si chiama ISA, acronimo di “Intelligent Speed Assistance”, ed è un sistema di sicurezza già presente su alcuni modelli sul mercato (come Ford Focus, S-Max e Galaxy e Volvo XC90) che fa rallentare automaticamente la vettura intervenendo sul motore se la velocità è superiore ai limiti.

Il Parlamento Europeo nei prossimi giorni voterà sui nuovi standard di sicurezza che le future automobili dovranno adottare a partire dal 2022 e tra questi c'è l'adozione obbligatoria dei sistemi ISA su tutte le vetture commercializzate nell'Unione. La proposta sarà votata dalla Commissione al Mercato interno il prossimo 21 febbraio prima di passare alla discussione in aula.

Secondo i relatori, i sistemi ISA dovrebbero «aiutare il conducente a osservare il velocità appropriata per l'ambiente stradale fornendo feedback tattile attraverso il pedale dell'acceleratore con informazioni sui limiti di velocità ottenuti attraverso l'osservazione di cartelli stradali e segnali infrastrutturali o dati cartografici elettronici, o entrambi». Le stime dei proponenti dicono che l'adozione obbligatoria di tale dispositivo potrebbe ridurre le morti per incidente stradale sulle strade europee del 20%, dal momento che l'eccesso di velocità è il primo fattore alla base dell'incidentalità.

I sistemi ISA attuali si basano oggi su videocamere in grado di riconoscere i cartelli o sulla posizione geografica individuata attraverso un modulo GPS. Per l'associazione europea dei costruttori ACEA, però, tali sistemi sono ancora acerbi e lontani dall'essere affidabili al 100%

«In prospettiva, la tecnologia di assistenza alla velocità intelligente (ISA) è promettente. Oggi, tuttavia, ci sono ancora molti problemi relativi alle infrastrutture che frenano la sua ampia applicazione. I sistemi ISA mostrano ancora troppi falsi avvisi a causa di informazioni errate o obsolete sui limiti di velocità. Ad esempio, perché i segnali stradali non sono armonizzati in tutta Europa. Le mappe digitali non sono inoltre completamente popolate con le informazioni sui limiti di velocità per tutte le strade e i dati non vengono sempre aggiornati. Inoltre, i sistemi basati su telecamere non possono anticipare tutti gli scenari, ad esempio quando i segnali stradali sono coperti», dicono i costruttori.

Per i quali l'introduzione dei sistemi ISA dovrebbe avvenire gradualmente, in attesa che si arrivi ad un dispositivo a prova di errore. Nel frattempo, dicono, potrebbero essere introdotti come obbligatori i sistemi SLI già oggi parecchio diffusi, ovvero i sistemi che si limitano ad avvertire il guidatore se sta superando il limite di velocità. 

Pubblicità