Viaggiare in auto all'estero: la carta verde. Cosa è e a cosa serve

Viaggiare in auto all'estero: la carta verde. Cosa è e a cosa serve
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Daniele Pizzo
E' il documento che certifica la copertura assicurativa in molti Paesi al di fuori dello Spazio Economico Europeo. Ecco in quali paesi è necessaria e in quali no
19 luglio 2016

Punti chiave

La carta verde è il certificato internazionale di assicurazione che consente ad un veicolo di entrare in un Paese estero e circolare in regola con l’obbligo dell’assicurazione RC Auto obbligatoria nel Paese visitato.

Di norma la carta verde viene rilasciata gratuitamente e automaticamente alla stipula o al rinnovo della polizza, ma alcune compagnie la forniscono su richiesta. Attenzione però: le imprese di assicurazione possono escludere la copertura a loro discrezione per alcuni Paesi al di fuori dello Spazio Economico Europeo barrando la relativa casella sulla carta verde, quindi è meglio controllare prima di partire.

La carta verde è necessaria per circolare in Albania, Azerbaigian, Bosnia e Erzegovina, Bielorussia, Marocco, Moldavia, Macedonia – F.Y.R.O.M., Montenegro, Russia, Tunisia, Turchia, Israele, Iran e Ucraina.

La carta verde non è necessaria per circolare in Austria, Andorra, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lichtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Céca, Repubblica Slovacca, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.

Se ci si presenta alla frontiera sprovvisti di carta verde è necessario stipulare una polizza temporanea di frontiera presso gli uffici di frontiera. Questa normalmente ha un costo superiore ai 100 euro, che può lievitare in casi di soggiorni più lunghi di 15 giorni.

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