Volkswagen Golf: quando un Maestro del design ci mette le mani, si vede

di Carlo Bellati

Una foto curiosa che è uscita dagli archivi per i 50 anni della Golf: non tutti ricordano che aspetto avesse il primo prototipo. Per fortuna ci mise le mani uno che ne sapeva parecchio

di Carlo Bellati

5 gennaio 2024

L'anno è il 1969: Volkswagen sta già pensando che non si vive di solo Maggiolino e occorre affrontare con un modello radicalmente nuovo gli anni '70. E così sviluppa a Wolfsburg quella che sarebbe poi diventata la Golf del 1974, che quest'anno compie 50 anni e 8 generazioni. Il prototipo, uno dei tanti che si susseguivano dal 1958, aveva solo una sigla di progetto: EA 276.

Dalle linee e dallo stile si capisce che con questo prototipo EA 276 alla Volkswagen si erano preoccupati soprattutto della parte meccanica e telaistica, dato che la Golf avrebbe dovuto rappresentare una vera rivoluzione per il marchio tedesco: addio motore boxer, scocca separata, trazione posteriore, raffreddamento ad aria. La EA 276 (EA per "Entwicklungsauftrag" ovvero "modello di sviluppo") avrebbe portato modifiche sostanziali a cominciare dalla trazione anteriore. Non si erano invece preoccupati di dare alla concept un aspetto moderno e gradevole, scegliendo inspiegabilmente una carrozzeria che aveva più i tratti di una utilitaria russa. Per fortuna l'allora capo di Volkswagen Kurt Lodz decise di visitare il Salone di Torino del 1969 insieme all'importatore italiano di Volkswagen Gerhard Gumpert e notarono che delle sei auto più belle espoeste, quattro erano state disegnate dal maestro Giorgetto Giugiaro.

Anatomia di una Fiat

Giugiaro viene invitato a Wolfsburg e la prima cosa che vede è una Fiat 128 smontata fino all'ultimo pezzo, e ricorda spesso che gli ingegneri gli chiesero di fare "qualcosa di simile", chiedendo però di realizzare una due volumi a 3 e 5 porte anziché una berlina con il bagagliaio separato. Il risultato è decisamente meglio dell'originale, come si vede dalle foto, perché Giugiaro introdusse un concetto di stile molto originale e inconsueto, quello del lamierati piatti raccordati con angoli evidenti soprannominato "origami" perché somiglia ad un foglio di carta piegato. E la Golf divenne da subito un successo mondiale soprattutto grazie al suo stile.