Volkswagen, parla il CEO Thomas Schafer: "l futuro delle piccole è elettrico", ma sul 2035...

Volkswagen, parla il CEO Thomas Schafer: "l futuro delle piccole è elettrico", ma sul 2035...
Pubblicità
Il numero uno di Volkswagen non lascia spazio a interpretazioni: le utilitarie del futuro saranno solo elettriche
19 dicembre 2025

Il futuro delle utilitarie Volkswagen parla elettrico. Senza ambiguità, senza piani alternativi a benzina. È questo il messaggio che emerge dall’intervista esclusiva concessa da Thomas Schafer, CEO del marchio Volkswagen, ad auto motor und sport, pubblicata il 17 dicembre 2025. Un confronto ampio, che tocca modelli, tecnologia, Cina, lavoro in Europa e la delicata transizione industriale del gruppo.

Volkswagen completerà verso il basso la gamma ID. con tre modelli chiave: ID. Polo e ID. Cross dal 2026, seguiti dall’ID. Every1 nel 2027. Tutte elettriche, tutte basate sulla nuova piattaforma MEB+. E soprattutto: nessuna versione a combustione prevista.

Secondo Schafer, riproporre motori benzina nel segmento Polo e inferiori "non ha alcun senso" alla luce delle future normative sulle emissioni. Sarebbero semplicemente troppo costose per i clienti. La conclusione è netta: "La futuro in questo segmento è elettrico". Una presa di posizione chiara, che di fatto anticipa come il segmento delle utilitarie sarà il primo a diventare completamente a zero emissioni all’interno della gamma Volkswagen.

Ibrido sì, idrogeno no

Se in basso l’elettrico è l’unica strada, nei segmenti superiori Volkswagen non rinuncia ai modelli “faro”, come la Touareg. Prima però, spiega Schafer, viene il completamento dell’offerta elettrica accessibile, con auto a partire da circa 20.000 euro, coerentemente con il DNA del marchio.

Allo stesso tempo, il CEO ammette che in una fase di transizione così costosa non è possibile coprire tutte le nicchie come in passato. La priorità è restare un costruttore di volume, focalizzato. Le idee per il futuro non mancano, ma verranno valutate più avanti. Nel breve periodo, Volkswagen introdurrà anche un full hybrid: debutto nel 2026 su Golf e T-Roc, sfruttando la base tecnica MQBevo e le sinergie con i plug-in hybrid. Un sistema pensato non solo per l’Europa, ma anche per mercati come Nord e Sud America.

Diverso il giudizio sull’idrogeno: per Schäfer, nel segmento di massa è una “falsa discussione”. Mancano idrogeno verde, costi sostenibili ed efficienza. Per decarbonizzare rapidamente le auto di volume, la risposta resta una sola: l’elettrico.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Cina, lavoro e competitività europea

Uno dei passaggi più rilevanti dell’intervista riguarda il tema occupazionale e il confronto con la Cina. Schäfer rivendica una strategia chiara: controllare internamente le componenti chiave dell’auto elettrica, a partire da celle batteria, motori elettrici e gestione termica.

Le celle saranno prodotte da PowerCo in nuovi impianti a Salzgitter, Valencia e Canada, mentre i motori elettrici nascono già oggi in stabilimenti tedeschi come Kassel e Chemnitz. Parallelamente, Volkswagen ha avviato una profonda ristrutturazione dei costi: dopo l’accordo con IG Metall, i costi di fabbrica nei siti tedeschi sono già scesi in media del 30%. Entro il 2030 è prevista una riduzione di 35.000 posti di lavoro, di cui 25.000 già definiti su base volontaria. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: dimostrare che in Germania si possono ancora progettare e costruire auto competitive.

Sul fronte tecnologico, Schafer rifiuta il concetto di “Software Defined Vehicle” e rilancia: per Volkswagen è il cliente a definire l’auto. La nuova architettura elettronica, altamente aggiornabile, nasce dal joint venture con Rivian e debutterà proprio sull’ID. Every1, il modello più economico. Un approccio inedito per un costruttore tradizionale: sviluppo rapido, processi ispirati al mondo digitale e progettazione che parte dagli scenari d’uso quotidiani, non da lunghi capitolati tecnici.

Mercati, Europa e flessibilità normativa

L’Europa resta centrale, con Volkswagen leader in Germania e quattro modelli nella top five delle vendite. Ma la strategia è globale: rilancio in Nord America, crescita in Sud America e una Cina che resta il primo mercato singolo, con sviluppo “in China, for China”. Sulle politiche pubbliche, Schafer accoglie positivamente l’idea di nuovi incentivi all’acquisto e di una maggiore flessibilità sul post-2035: la decarbonizzazione resta prioritaria, ma la transizione deve essere gestibile, anche valutando soluzioni come plug-in hybrid o range extender.

In chiusura, Schafer richiama i valori storici del brand: accessibilità, qualità, sicurezza e tecnologia a prezzi raggiungibili. Volkswagen, dice, non inseguirà ogni moda, ma continuerà a puntare su ciò che è davvero rilevante per i clienti. Anche quando costa di più. E sì, un dettaglio simbolico lo conferma: i pulsanti fisici per i finestrini posteriori tornano su tutti i nuovi modelli ID., a partire dall’ID. Polo. Un segnale piccolo, ma significativo. 

Argomenti

Pubblicità