Volkswagen tra le stelle dell’Arena di Verona

Volkswagen tra le stelle dell’Arena di Verona
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La casa tedesca rinnova l'impegno a fianco dell'89° Festival Lirico veronese
7 giugno 2011
Si alza il sipario della nuova stagione lirica che vede la Casa automobilistica tedesca protagonista in veste di sponsor ufficiale della 89esima edizione del Festival all’Arena di Verona.

Il prestigioso anfiteatro scaligero farà da suggestiva cornice a sei celebri opere che andranno in scena tra il 17 giugno e il 3 settembre. A rendere unica la serata inaugurale sarà l’annunciata presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che assisterà al nuovo allestimento de La Traviata (G. Verdi). L’opera scelta per la prima sarà introdotta dall’Inno di Mameli per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Seguiranno Aida (G. Verdi), Il Barbiere di Siviglia (G. Rossini), Nabucco (G. Verdi), La Bohème (G. Puccini) e Roméo et Juliette di Charles Gounod.

Rinnovando la consolidata collaborazione con la Fondazione Arena di Verona, la Volkswagen sottolinea il forte connubio con la cultura di cui è da sempre convinta sostenitrice, riaffermando il legame con la città di Verona che da oltre 35 anni ospita la sede della propria consociata italiana.

Così facendo il Marchio si avvicina al mondo della cultura e in particolare all’opera che racchiude in sé le più alte rappresentazioni dell’arte quali la musica, il canto e il teatro, rivolgendosi a un pubblico molto diversificato, ma sicuramente attento ed esigente. Allo stesso modo la Volkswagen riassume nell’auto l’alta tecnologia, la sicurezza e il comfort, e attraverso la sua ampia gamma di modelli è in grado di soddisfare bisogni ed esigenze diverse offrendo a ognuno la soluzione di mobilità preferita.

Il Festival lirico areniano rappresenta un evento internazionale di elevata portata culturale e sociale che avvicina alla città scaligera migliaia di persone che condividono la stessa passione. Un appuntamento al quale la Volkswagen, impegnata nel promuovere attività di aggregazione, non poteva certamente mancare.
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