Volvo, obiettivo impatto ambientale zero entro il 2040

Volvo, obiettivo impatto ambientale zero entro il 2040
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Volvo intende diventare un'azienda ad impatto zero entro il 2040: ecco le misure per farlo
17 ottobre 2019

Volvo punta alla sostenibilità, non solo con l'introduzione in gamma di vetture 100% elettriche, come la neonata XC40 Recharge, ma anche evolvendo le proprie policy aziendali: la casa svedese ha dichiarato di voler diventare una società ad impatto zero entro il 2040. Un obiettivo sfidante, che Volvo ha intenzione di perseguire sin da subito, riducendo del 40% la propria impronta carbonica entro il 2025, scendendo dalle 53 tonnellate di CO2 del 2018 a quota 31,8 tonnellate. 

La riduzione del carbon footprint di Volvo passerà anche attraverso l'elettrificazione della propria gamma: sulla falsariga di quanto stabilito per la XC40, entro il 2025 ogni modello di Volvo vanterà anche una versione 100% elettrica. A partire proprio dalla nuova XC40, nel 2020, Volvo fornirà i dati circa l'impronta carbonica del ciclo di vita medio di tutte le vetture commercializzate. 

Per onorare gli accordi di Parigi del 2015, che hanno come scopo quello di contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi al di sopra dei valori precedenti alla rivoluzione industriale, Volvo adotterà diverse misure. Il primo obiettivo è quello di aumentare le vendite di veicoli elettrici dall'ovvio zero attuale al 50%; il restante 50% delle vendite, invece, dovrà essere costituito da vetture PHEV e ibride. 

Volvo si è anche posta l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 della propria filiera dalle 19,2 tonnellate dello scorso anno a quota 14,4 entro il 2025. Questo anche attraverso l'utilizzo di materiali sostenibili per le vetture, come la plastica riciclabile. Volvo chiederà inoltre ai diretti fornitori di utilizzare energie rinnovabili per la loro produzione. Il carbon footprint delle operazioni di Volvo, produzione e logistica comprese, scenderà del 25% da 2,5 tonnellate per modello a 1,8 tonnellate. 

L'obiettivo di Volvo anticipa di 10 anni quello dell'Unione Europea, che punta a diventare la prima economia di grandi dimensioni al mondo a diventare ad impatto zero, nel 2050. Ancora più radicale, invece, è la sfida di Bosch, che ha annunciato recentemente la volontà di passare ad impatto zero addirittura il prossimo anno. 

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