Volvo Studio Talk: parliamo di sicurezza?

Volvo Studio Talk: parliamo di sicurezza?
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
La Casa svedese conferma la massima attenzione al tema del viaggiare in auto senza rischi
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
19 ottobre 2020

Dalle cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio ai talk in streaming video da un capo all’altro del globo: cambiano le modalità e si aggiorna la tecnologia, ma per Volvo resta prioritaria l’attenzione alla sicurezza di bordo.

Una splendida ossessione, verrebbe da dire, visto che proprio Volvo ha scelto (caso unico tra i grandi costruttori di autovetture) di autolimitare la velocità massima dei suoi modelli a 180 km/h, con buona pace dei “piedi di piombo“ che - malgrado limiti ormai stringenti - di porre un potenziale freno alle prestazioni delle loro macchine proprio non vogliono sentirne parlare.

Invece la Casa di Goteborg insiste e rilancia con i Volvo Talks, format inedito che coinvolge esperti internazionali: ed al centro dei discorso resta la salvaguardia di tutta la famiglia, in modo particolare i bambini, e le strategie future per rendere sempre meno rischioso il muoversi a bordo di una vettura.

D’altronde, il problema degli incidenti stradali resta ancor oggi un flagello: i dati del 2019 indicano che Italia le vittime stradali sono state 3.173 (con una media di 9 al giorno), cui vanno aggiunti i moltissimi feriti, che l’anno scorso sono stati 241.384; in media, 661 ogni 24 ore.

Numeri che si traducono in elevatissimi costi sociali, che sfiorano ormai i 17 miliardi di euro annui, pari all’1% del Pil nazionale.

«Nel 1986, sul New York Times - dice Michele Crisci, presidente di Volvo Italia - un editoriale si scagliava contro le cinture di sicurezza, sostenendo che violavano la libertà individuale: invece hanno salvato almeno un milione di vite. E sulla sicurezza noi non facciamo sconti: per Volvo è una missione prioritaria, presente fin dall'origine nel Dna aziendale».

Oltre le cinture a tre punti, passando per l’ABS ed i manichini che simulano nei crash test la presenza a bordo di donne in gravidanza, Volvo sulla sicurezza è stata sempre in prima linea: il prossimo obiettivo riguarda l’adozione di una sarà una telecamera nell'abitacolo, per controllare il livello di  attenzione di chi è alla guida.

Se si distraesse, come per prendere in mano lo smartphone, verrebbe richiamato da un allarme sonoro, prima di un intervento diretto sul veicolo: un gadget che forse già dal prossimo anno sarà disponibile come dotazione di serie sui veicoli Volvo.
 

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