Welander: «Thule? Nuovi prodotti per auto, bici e smartphone. E stiamo pensando alle moto»

Welander: «Thule? Nuovi prodotti per auto, bici e smartphone. E stiamo pensando alle moto»
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Magnus Welander, CEO e Presidente del Gruppo Thule, ci porta alla scoperta del variegato mondo Thule che oggi non produce più soltanto portasci, ski box e catene da neve, ma anche accessori per biciclette, zaini, passeggini sportivi e molto altro ancora
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
1 aprile 2014

Milano - Tutti conoscono Thule per essere il marchio per eccellenza nella realizzazione di accessori per auto fondamentali nel trasporto di attrezzature sportive. Ski box, portasci, portabiciclette, barre portatutto per canoe o tavole da surf sono il pane quotidiano di quest'Azienda, che sviluppa sistemi compatibili con qualsiasi tipo di vettura dal lontano 1942. Dal 2004 poi, il marchio svedese ha acquisto l'italiana König di Molteno, diventando anche uno dei più importanti costruttori di catene da neve a livello internazionale.

 

Negli anni quest'azienda si è fatta apprezzare da tanti automobilisti con i suoi prodotti ingegnosi ed affidabili, capaci di durare a lungo nel tempo, ma anche da numerosi costruttori automobilistici, che hanno scelto gli accessori firmati Thule per arricchire la lista dei loro accessori.

Thule. Un costruttore di portasci? Forse, una volta

In pochi sanno però che da qualche anno quest'Azienda ha allargato a dismisura i propri orizzonti commerciali, proponendo una gamma di prodotti sul mercato senza precedenti, che va ad abbracciare settori un tempo sconosciuti al marchio Thule. Facendo tesoro della sua esperienza maturata nel campo della progettazione di oggetti ingegnosi, di alta qualità e durevoli, oggi Thule ha iniziato a produrre anche zaini tecnici, borsoni sportivi, box per il trasporto di biciclette in aereo, passeggini sportivi ma anche cover per smartphone e accessori di ogni tipo per biciclette. In questo modo il marchio svedese è riuscito ad intercettare un nuovo tipo di clientela, molto più giovane e non per forza legata al mondo dell'auto, che prima non prendeva nemmeno in considerazione il mondo Thule.

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Thule è diventata famosa in tutto il mondo per i suoi portasci e per tutta una serie di accessori pensati per l'auto

 

Siamo andati alla scoperta del variegato mondo di questa Azienda, capace di farsi notare da due eccellenze mondiali come Apple e Koenigsegg, in compagnia di Magnus Welander, CEO e Presidente del GruppoThule.

 

Thule è diventata un'Azienda internazionale. Quante persone vi lavorano? Dove avete i vostri stabilimenti e centri di Ricerca&Sviluppo?
«Nel Gruppo Thule oggi lavorano poco più di 3.000 persone. Abbiamo stabilimenti in tutto il mondo, ma la maggior parte dei nostri dipendenti si concentrano negli Stati Uniti, in Svezia e in Polonia. Abbiamo aziende grosse però anche in Italia, a Molteno, dove produciamo le catene da neve König -Thule, in Germania, Olanda, Belgio, Brasile e Cina. Le divisioni di Ricerca&Sviluppo invece sono concentrate in Svezia e negli Stati Uniti».

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Oggi Thule ha lanciato tutta una serie di nuovi prodotti pensati per il mondo della bicicletta

 

Tutti conoscono Thule per i suoi portasci. Ma oggi questo marchio si è reinventato completamente, ampliando a dismisura i prorpri orizzonti commerciali

«Il nostro approccio ci porta a guardarci sempre intorno, per capire in quali settori possiamo offrire ancora di più. Per farlo partiamo sempre da noi stessi, dipendenti della Thule, chiedendoci di che cosa abbiamo bisogno. È vero, abbiamo sempre costruito accessori per portare in maniera pratica e sicura una serie di oggetti – sci, biciclette, canoe, tavole da surf – sulle nostre auto, ma ad un certo ci siamo fatti una domanda. Perché non creare sistemi intelligenti e utili anche per tutti quei momenti in cui finisce l'esperienza in auto? Abbiamo avuto un'intuizione e abbiamo allargato i nostri orizzonti, producendo una linea di valige da viaggio, valige tecniche per il trasporto della bici in aereo, zaini e borsoni studiati per le esigenze di chi fa sport e tanti altri prodotti che soltanto 5 anni fa erano totalmente sconosciuti alla Thule».

I clienti scelgono Thule perché sanno di avere un'altissima qualità garantita per tanti anni, ma soprattutto anche grande sicurezza

 

I vostri prodotti, di grande qualità, hanno un target premium, e quindi prezzi medio-alti. Perché un cliente italiano dovrebbe scegliere un prodotto Thule, al posto di un altro magari più economico?
«Un cliente italiano, a mio avviso, dovrebbe scegliere Thule perché produciamo prodotti non solo molto durevoli nel tempo, ma anche davvero pratici e semplici da utilizzare. I nostri clienti scelgono Thule perché sappiamo sviluppare idee furbe, pratiche e comode, realizzando oggetti che rimangono inalterati per tanti anni. I clienti scelgono Thule perché sanno di avere un'altissima qualità garantita per tanti anni, ma soprattutto anche grande sicurezza».

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Thule presenta una nuova linea di borsoni e zaini pensati per gli sportivi

 

A differenza di altri competitor, avete scelto di puntare moltissimo sulla sicurezza. Non è raro infatti che in caso di incidente ski box di scarsa qualità si aprano, riversando a grande velocità il proprio contenuto - sci, racchette, tavole e scarponi - in mezzo alla strada. I vostri invece vengono sottoposti a severissimi test per evitare questa tragica eventualità, non è vero?
«Assolutamente sì. Non siamo noi stessi però a fare i test di sicurezza sui nostri prodotti, ma enti terzi, super partes, che garantiscono un giudizio oggettivo. Sono test molto severi, tanto che molti marchi non riescono a superarli. In ogni caso noi abbiamo un test center incredibile in Svezia, dove verifichiamo le qualità in termini di sicurezza dei nostri prodotti con prove severissime, che vanno al di là di qualsiasi omologazione e obbligo legislativo. Siamo il marchio leader nel nostro settore e non vogliamo rischiare nemmeno una volta di non passare i test effettuati sui nostri prodotti».

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La Koenigsegg Agera equipaggiata con lo ski-box in fibra di carbonio sviluppato su rischiesta da Thule

 

Il vostro marchio è diventato un vero punto di riferimento assoluto, tanto che siete stati scelte da due eccellenze di fama mondiale come Koenigsegg ed Apple. Ci racconta com'è andata?
«Koenigsegg ed Apple sono due aziende molto diverse, ma ognuna è conosciuta nel mondo per offrire i prodotti migliori. Siamo molto orgogliosi perché in entrambi i casi sono state queste le aziende ad averci cercato e ad averci chiamato, loro hanno cercato noi. Per Koenigsegg, il celebre marchio svedese produtture di hypercar, abbiamo dovuto sviluppare un box per la Agera capace di resistere anche a 300 km/h di velocità. I nostri ingegneri della Ricerca&Sviluppo hanno fatto un lavoro eccellente sviluppando un box in fibra di carbonio, ultra tecnologico e capace di garantire una sicurezza fuori dal comune. Apple ha studiato che rispetto al alcuni hanno fa i device elettronici – pc, smartphone, tablet e telefoni – vengono utilizzati dai clienti con meno riguardo. Spesso vengono messi in valigia, insieme a tanti altri oggetti o vengono portati all'aria aperta, mentre si praticano anche sport estremi. Per questo hanno pensato a Thule, abituato a sviluppare soluzione per questo mondo e abbiamo realizzato una cover ultraresistente per iPhone, che è diventata la cover più venduta degli App Store negli Stati Uniti».

Sviluppiamo sistemi per Land Rover, il marchio per eccellenza dell'avventura, ma anche per BMW, Volvo e tanti altri costruttori che sviluppano prodotti per la famiglia attiva, per gli sportivi

 

A quali Case automobilistiche fornite in maniera ufficiale i vostri accessori, che poi compaiono sull'auto con il marchio del costruttore in questione?
«Lavoriamo con tutti i più forti marchi del mercato in particolare con quelli che per valori e target si legano in maniera perfetta al mondo Thule. In particolare sviluppiamo sistemi per Land Rover, il marchio per eccellenza dell'avventura, ma anche per BMW, Volvo e tanti altri costruttori che sviluppano prodotti per la famiglia attiva, per gli sportivi».

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Apple ha commissionato a Thule la realizzazione di una linea di cover per smartphone

 

Nel vostro logo compare la parola "Sweden". Un altra realtà svedese, Volvo, è tornata a puntare molto sulle sue origini svedesi. Lo stesso vale per voi?
«Devo dire che Volvo punta molto di più sulle sue origini svedesi a livello di marketing rispetto a Thule. Noi comunque siamo collegati al mondo svedese per la nostra attenzione alla qualità, al rispetto dell'ambiente, alla famiglia attiva che vuole fare tante attività insieme. Per questo il nostro centro Ricerca&Sviluppo più grande si trova in Svezia».

 

Avete sviluppato una linea di accessori completa per auto, ora per le biciclette. E le moto, ci state pensando?
«Assolutamente sì, è chiaro che ci stiamo pensando e forse nel prossimo futuro potremo già vedere qualcosa. Non posso dire di più però adesso».

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