WRC 2013. Rally d’Italia Sardegna. Ogier e Ingrassia (VW Polo R WRC) vincono la settima prova del Mondiale

WRC 2013. Rally d’Italia Sardegna. Ogier e Ingrassia (VW Polo R WRC) vincono la settima prova del Mondiale
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il francese non ha avuto difficoltà a raddoppiare il successo della prima tappa. Oltre metà Mondiale, Ogier ha 64 punti di vantaggio sul compagno di Squadra Latvala. Per Volkswagen è un autentico trionfo | <i>P. Batini</i>
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23 giugno 2013

Olbia, 22 Giugno 2013Sebastien Ogier e Julien Ingrassia hanno vinto il Rally d’Italia Sardegna, che festeggiava la decima edizione. Per il Pilota, che veniva da due turni di digiuno e che porta a quattro il numero dei successi personali, e per il Team Volkswagen, che piazza anche Jari-Matti Latvala sul podio di Olbia, è una vittoria chiave, perché pone il binomio vincente della stagione nella condizione di affrontare la seconda parte del Campionato con un rassicurante cuscino di sicurezza e tranquillità. Ancor più importanti sono i numeri del trionfo, forse il miglior modo di valutare l’imbattibilità del Progetto.

 

Due Piloti, Ogier e Latvala, sono sul tetto del mondo, il primo con 154 punti, 64 di vantaggio sul compagno di squadra. La Polo R WRC, quattro ruote motrici e 315 cavalli, vince il quinto Rally della stagione su sette prove disputate, ed è ovviamente prima nel Mondiale Marche con 220 punti, 46 punti di vantaggio sulla regina uscente, Citroen. E ancora, Ogier ha vinto sette prove speciali su 16, Latvala 6, e entrambi sono entrati nei primi tre in 14 delle 16 Speciali. Spigolature, per Andreas Mikkelsen, terzo Pilota Volkswagen di una stagione da sogno, è il 24° compleanno sabato, che festeggia in Sardegna il giorno in cui si concretizza l’eloquente trionfo globale.


Solo la prima delle sedici Prove Speciali doveva rompere lo straordinario spettacolo di performance offerto dai due più forti, ad oggi, Piloti del Mondiale, e consentire a Ogier di andare di andare al comando al termine della prima Speciale per restarvi fino alla fine del Rally. È stato il colpo di scena d’inizio Sardegna, quando cioè, pochi chilometri appena dal via, Latvala ha commesso l’errore di piantare una ruota su una roccia, fulminare in pneumatico e lasciare lì, impossibili da recuperare, quasi due minuti. Per il resto del lungo, difficile e ancora una volta imprevedibile Rally italiano, la magia di quell’equilibrio è stata magnificamente riproposta, speciale dopo speciale.

Latvala ha comunque compiuto in Sardegna un piccolo capolavoro, e contribuito in modo determinante a consolidare il primato ormai non più attaccabile né discutibile detenuto oggi da Ogier e dalla Polo

 

Un pelo in favore di Ogier, come è giusto che sia e anche se, volendo cavillare, alla fine della corsa Latvala accusa un ritardo inferiore rispetto al tempo perso nella distruzione e nel cambio del pneumatico sulla Monte Lerno 1. Risalendo dalla dodicesima alla terza posizione finale, Latvala ha comunque compiuto in Sardegna un piccolo capolavoro, e contribuito in modo determinante a consolidare il primato ormai non più attaccabile né discutibile detenuto oggi da Ogier e dalla Polo. Senza dimenticare che, in una situazione così chiara, Latvala può puntare dritto al prossimo appuntamento Mondiale, “libero” di pregustare l’impagabile gratificazione di una vittoria senza controindicazioni a casa sua, in Finlandia.


Secondo sul podio della settima di Mondiale, e dopo la sfortunata uscita di strada e di scena della Citroen di Hirvonen drante la decima Speciale, Thierry Neuville ha ottenuto il miglior risultato della sua carriera, portando la Fiesta RS WRC ad un risultato forse un po’ sorprendente, ma perfettamente accordato alle note in crescendo del belga. Neuville, che è stato anche il pilota più veloce nella fasi centrali della prima tappa, quando ha vinto due Speciali consecutive, ha dimostrato di possedere, oltre alle indispensabili caratteristiche tecniche, anche quella freddezza nella gestione tattica della corsa (non solo quando trova una mucca lungo l’ultima Speciale) che gli consente adesso di progredire vistosamente. È emblematico il fatto che il belga sia ora al terzo posto del Mondiale, e che abbia messo un piede nella storia superando il mito Sebastien Loeb.


Dell’incidente di Mikko Hirvonen hanno beneficiato in maniera significativa in molti. Neuville e Latvala, che hanno così completato il podio, e lo spagnolo Dani Sordo, quarto davanti al ceko Prokop, ma l’accorciarsi della classifica era iniziato sin dalle prime speciali della prima tappa, innescando una reazione a catena di colpi di scena che ha allungato la lista dei ritirti, 15 su 52 partenti. Sono usciti di scena, tra gli altri, il russo Novikov, Mikkelsen, e un poco visto Campedelli. Talvolta, però, il colpo di scena non è così fatale. Mads Ostberg, per esempio, ha messo la sua Fiesta sul tetto subito dopo la partenza della stupenda Gallura 2, la prova in notturna del decennale del Rally d’Italia Sardegna, ma questo non ha impedito al norvegese di concludere all’ottavo posto.


Migliore tra le WRC 2 è stato Robert Kubica, che ha dominato in lungo e in largo non lasciando alcuna speranza ad Al Kuwari e Lorenzo Bertelli, alle spalle del polacco nella classifica di categoria. Kubica, che ha rischiato solo in un frangente allargando una sola curva in tutto il Rally, ha chiuso al nono posto. Al sesto, infine, Elfyn Evans, che all’ultimo momento aveva preso preso il posto dell’indisponibile Al Attyia debuttando nel Mondiale WRC. Il sesto posto conquistato da Evans è anche un record, ovvero il miglior risultato ottenuto al debutto da un ex vincitore del premio FIA Accademy. E anche in questo caso Sebastien Loeb, che oggi guarda al primato Pike’s Peak, è superato.


Insomma, sui 304 chilometri delle 16 speciali del Rally d’Italia Sardegna, se ne sono viste di tutti i colori, in un contesto che ha offerto spunti d’interesse diversi e ugualmente avvincenti. Che aiutano a considerare definitiva e consistente la supremazia Ogier-Vokswagen pur in presenza di altrettanto interessanti alternative, ad avere la certezza che è in corso un valido ricambio generazionale, e che più che mai fanno rimpiangere la latitanza degli italiani, Piloti e, soprattutto, Marche. Ma sono i tempi che sono, e già il fatto di avere ancora un Mondiale di spessore in Italia, che a sostenerlo sia un’intera Regione, e che sia capace, non ostante le oggettive difficoltà, di attirare navi di spettatori, è un fatto enormemente positivo. E in quanto allo spettacolo, tutti concordi. In Sardegna è un’altra cosa.

Classifica finale assoluta

1. OGIER-INGRASSIA (VOLKSWAGEN  POLO  R  WRC) in 3:22'57.9; 2. NEUVILLE-GILSOUL (FORD  FIESTA  RS  WRC) a 1'16.8; 3. LATVALA-ANTTILA (VOLKSWAGEN  POLO  R  WRC) a 1'48.0; 4. SORDO-DEL BARRIO (CITROEN  DS3  WRC) a 3'19.2; 5. PROKOP-ERNST (FORD  FIESTA  RS  WRC) a 8'34.1; 6. EVANS-BERNACCHINI (FORD  FIESTA  RS  WRC) a 11'51.8; 7. KOSCIUSZKO-SZCZEPANIAK (FORD  FIESTA  RS  WRC) a 11'52.7; 8. OSTBERG-ANDERSSON (FORD  FIESTA  RS  WRC) a 13'21.5; 9. KUBICA-BARAN (CITROEN  DS3  RRC) a 16'47.6; 10. AL QASSIMI-MARTIN (CITROEN  DS3  WRC) a 18'19.9

 

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