WRC 2013. Rally d’Italia Sardegna. Sebastien Ogier (VW Polo R WRC) in testa alla fine della prima tappa

WRC 2013. Rally d’Italia Sardegna. Sebastien Ogier (VW Polo R WRC) in testa alla fine della prima tappa
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il francese, leader del Mondiale, in testa dalla prima all’ultima delle 8 Speciali disputate. Mikko Hirvonen (Citroen DS3 WRC) è secondo, terzo il belga Thierry Neuville (Ford Fiesta R WRC), che ha rischiato di… non partire| <i>P. Batini</i>
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  • di Piero Batini
22 giugno 2013

Olbia, 21 Giugno 2013. Sembrava che ci si dovesse porre il problema di una guerra fratricida tra Sebastien Ogier e Jari-Matti Latvila, e lo stesso Team ufficiale Volswagen sembrava esserne preoccupato, visto che alla vigilia della prima tappa del Rally d’Italia Sardegna Julien Capito, Direttore Sportivo Volkswagen, si era premurato di informare ufficialmente che la questione era stata affrontata e che, almeno per l’occasione, i suoi due Piloti erano liberi di giocarsi sportivamente la partita. Invece sono bastati otto dei 31 chilometri della Monte Lerno, la più lunga e difficile dell’intero Rally, per scacciare  i dubbi e le preoccupazioni.

Il vincitore dell’Acropoli, infatti, bucava e quindi disintegrava un penumatico e lasciava quasi due minuti sulla pista, togliendosi virtualmente di mezzo e dando via libera al compagno di squadra e leader del Mondiale. Nella stessa occasione Sebastien Ogier rompeva gli indugi e, vincendo la prima Speciale, andava indisturbato al comando del Rally. Ogier incrementava rapidamente il suo vantaggio vincendo la terza Speciale, e quindi passava ad amministrare il capitale accumulato con la collaborazione… degli avversari, non sufficientemente reattivi o esageratamente esuberanti. Nella seconda Speciale, la Castelsardo, usciva infatti di scena il russo Evgeny Nivikov, mandando a ruote al cielo la Fiesta R WRC appena pochi metri dopo l’ingresso in speciale a causa di una bucatura. E al termine della tappa la stessa sorte toccava anche al norvegese Mads Ostberg, quarto sino a quel momento e protagonista di uno spettacolare cappottamento al secondo passaggio sulla Gallura.

Più incisivi il finlandese Mikko Hirvonen e il belga Thierry Neuville, rispettivamente secondo e terzo al traguardo finale della prima tappa, seppure nettamente distaccati dal vincitore. Senza vincere una sola Speciale, e con pochi podi parziali di tappa Hirvonen, “navigato” da Lehtinen e alla guida di una Citroen DS3 WRC, ha fatto dell’eccezionale regolarità la sua arma migliore, mentre Neuville, in coppia con Nicolas Colsul su una Ford Fiesta R WRC, è stato il protagonista della parte centrale della giornata di gara vincendo la quarta e la quinta Speciale.

Proprio il belga, però, aveva rischiato di non poter prendere il via della corsa. Neuville, infatti, era stato “pizzicato” dalla polizia di Olbia per aver scavalcato la linea bianca continua, e solo al mattino successivo, a poche ore dalla partenza del Rally la questione era stata chiusa e ridimensionata a una semplice sanzione ammnistrativa. A quanto pare l’episodio faceva parte di un’”operazione” molto più ampia, se è vero che al mattino successivo sulla scrivania del funzionario del tribunale i verbali, ma soprattutto per guida in stato di ebbrezza, erano in numero assai elevato.

Un discorso a margine, che prendiamo a pretesto, merita la gara del WRC2. La categoria delle piccole e “economiche” WRC è stata monopolizzata da Robert Kubica, in gara insieme a Maciek Baran con una DS3 RRC. Il polacco ha vinto tutte le speciali tranne la terza, quando è andato in testa coda, ed ha concluso all’11° posto assoluto. “Pretestuosamente”, come dicevamo, questa è la posizione “minima” dove potremmo inserire virtualmente, almeno a spanne, i migliori Piloti che partecipano al Campionato Italiano Rally, uno su tutti il sette volte Campione Paolo Andreucci. A quanto pare, però, non c’è nessuno spazio per una maggiore integrazione tra le attività del Mondiale e dell’Italiano, e alla fine della prima tappa del Rally d’Italia, il migliore dei Piloti italiani è Lorenzo Bertelli, che corre in coppia con Mitia Dotta su una Fiesta WRC2 ed è 18° assoluto.

La prima tappa ha sancito il successo pieno del Rally d’Italia Sardegna. La nuova data, che porta il Mondiale in Italia in piena estate, sembra aver favorito un maggiore afflusso di pubblico, un dato che è stato evidente alla partenza da Sassari, accompagnata da una vera e propria marea di folla, e nei punti più accessibili e più noti della storia del Rally, come il Salto di Micky nella Speciale di Monte Lerno, che è stato teatro di un grande happening di pubblico. Da punto di vista organizzativo, il Mondiale italiano è ormai ben collaudato e non presta il fianco a critica alcuna. Oltre alla certosina cura del dettaglio, fa impressione il numero degli addetti e dei volontari dislocati nelle varie funzioni a bordo pista.

Del Rally in Italia e di altro, si è occupato Jean Todt in persona, venuto in visita di piacere e di lavoro in Sardegna. Per “altro” si intende l’ipotesi di un progetto per la realizzazione di una pista di velocità nella zona di Porto Cervo. Una struttura importante, con un anello di asfalto e infrastrutture in grado di ospitare un Gran premio di Formula 1.

Restiamo sulla terra. Ancora otto le speciali incluse nel programma della seconda tappa del Rally d’Italia Sardegna, tutte questa volta raccolte nell’area del Monte Acuto. Tra queste spiccano la Monti Olia e la bellissima Coiluna Loelle. Il gran finale del Rally, previsto per le 20 circa, è sul Molo Brin di Olbia.

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