WRC 2019. Portogallo. T3T. Tanak e 3 Toyota al comando

WRC 2019. Portogallo. T3T. Tanak e 3 Toyota al comando
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Calcistico Tridente. È lo “schema” adottato dal Toyota Gazoo Racing nella prima giornata del Rally Portogallo. Nessun “trequartista”, tre punte. Tanak al comando, poi Latvala e Meeke. Giornata difficile, ma la seconda sarà peggio
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
1 giugno 2019

Porto, Portogallo, 31 Maggio 2019. Mi raccontano che Gennaro Gattuso, all’indomani di una suonata memorabile da parte di una grande Inter, avrebbe pensato di abbandonare il “classico” 4-3-3 in favore di un 4-3-1-2 rinunciando al “tridente” puro. Non ci capisco niente e prendo per buono concetto e racconto, solo però per ribadire che Tommi Makinen non sarebbe affatto s’accordo. Il Mister del Toyota Gazoo Racing, infatti, ha spinto forte sullo schema più spettacolare e in Portogallo ha mandato in campo Tanak, Latvala e Meeke con il compito di stare davanti. Il più davanti possibile. Il primo tempo gli da ragione. Tanak, come si poteva facilmente immaginare, è già chiaramente in testa al 53° Vodafone Rally Portogallo. Latvala, a poco più di 15 secondi dal neo Capitano, sta facendo una partita da manuale e Meeke, poco più di 20 secondi appare nel ruolo di battitore libero, ma ragionato e sempre più convincente.
 

Come direbbe qualsiasi allenatore strofinandosi qua e là il match è ancora lungo, e sostanzialmente difficile, ma il risultato alla fine del primo tempo da ragione al tecnico finlandese, tanto più che dall’altra parte del campo la compagine risulta piuttosto sguarnita e lancia anche dei segnali che non si sa come prendere.
Torniamo nel nostro… campo e vediamo come si mette. Parliamo degli altri due Piloti direttamente interessati al Titolo che si impasta ogni giorno di più di avvincenti elementi thriller. Neuville e Ogier. Sono nell’ordine, indietro ma subito alle spalle del… Tridente Toyota. Ci sono stati, anche in questo Campionato, giornate peggiori poi risolte in modo migliore, per cui non c’è da allarmarsi né da gioire, semplicemente bisogna stare attenti a non vendere la pelle dell’orso anzitempo.
 

Di singolare, con il ritorno del Rally portoghese sulle piste attorno a Coimbra, c’è da notare il fatto che le Toyota avanzano compatte, l’attaccante puro sostenuto e difeso dal più esperto Latvala e dal killer Meeke, e lo sarebbero ancora di più se Latvala non avesse “stallato” su un tornante e se Meeke non avesse avuto un problema di “incomprensione” – intercom non funzionante – con il navigatore Marshall. In ogni caso il potenziale effetto “tampone” che si profila è evidente, e il ruolino di marcia di Tanak, due vittorie e altro quattro podi sulle sette Speciali disputate, è da considerarsi impeccabile al punto che per modificare un trend di questo genere bisognerebbe chiamare in causa il colpo di scena.
Un altro fatto della prima giornata di Gara del Portogallo, in parte sconcertante, è che Neuville e Ogier devono, al momento, fare tutto da soli. Non hanno compagni a portata di mano che possono dar loro… una mano. Da parte Hyundai, Neuville ha perso di vista sia Loeb, preziosissimo in Cile, che Sordo, un bell’inizio e una grande frustrazione. Si resta nel profilo di quelle cose che capitano, ma sconcertati. Il nove volte Campione del Mondo ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema, pare di alimentazione e ovviamente grave, dopo la prima Arganil.
 

Lo spagnolo, impiegato “part time”, si era aggiudicato due speciali ed era stato anche in testa alla Corsa, ma è andato al tappeto per un problema di identica natura e nella stessa Speciale, reiterato da una foratura nel finale di giornata. Neanche pensare che Sordo sia andato a cercarsi quel rischio che è un errore tipico quando si è in occasione di alzare le proprie quotazioni. Semplicemente una giornata storta, ma storta davvero e, per certi versi, incredibile. La situazione potrebbe essere meno preoccupante di quanto si possa pensare, tuttavia, perché Neuville è partito con il piede giusto, determinato e opportunamente “motivato”, anche dai fatti meno piacevoli del recente passato. Sul suo ritardo pesa il motore fatto spegnere nel corso della seconda Speciale, e sulla “tendenza”  incidono in modo rassicurante le vittorie nelle ultime due frazioni della giornata.
Ogier, che partiva per primo e non aveva polvere, ma nient’altro su cui adagiarsi confortevolmente, è un passo indietro ma sta un po’ meglio. È la sua posizione quasi abituale in circostanze non favorevoli, e non c’è dubbio che il Campione del Mondo in carica trasporta nel baule della C3 WRC un patrimonio di margine di miglioramento. Poi Lappi, vistosamente attardato da una foratura nella solita, leggendaria Arganil, non è così lontano alle sue spalle, e soprattutto appare decisamente più reattivo, e quindi promettente per la seconda Tappa del Rally. Potrebbe riprendere a coprire correttamente il suo ruolo di “spalla”, e non bisogna dimenticare che su queste strade il finlandese ha debuttato con una WRC+ due anni fa, e che da queste strade potrebbe ripartire un futuro più coerente con le aspettative.
 

Dal confronto annunciato tra i tre “big”, al momento, si stacca Tanak lanciato in fuga e, in proiezione del tutto indicativa, virtualmente di nuovo in testa al Mondiale, ma si conserva molto equilibrato e senza dubbio tutto da scoprire il duello tra Neuville e Ogier.
Tutto questo in neanche cento chilometri di Speciali. Se si pensa che il sabato del Vodafone Rally Portogallo ne conta 160 e quasi tutti in appena 6 Prove, oltre 20 per Vieira di Minho e Cabeceira de Bastos e ben 37 per la mitica Amarante, non c’è da meravigliarsi che la seconda Tappa possa dire molto di più di come sta andando il Rally. Anche se quel 1-2-3 un’idea abbastanza concreta l’ha già data.
 

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