WRC Croazia. Il Primo Giorno dell’Evento in Onore di Craig Breen

WRC Croazia. Il Primo Giorno dell’Evento in Onore di Craig Breen
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il 44° Croazia non sarà un Rally normale. Sarà qualcosa di speciale. Tutti vorranno vincerlo, nessuno si risparmierà di un centesimo, per dedicarlo al compagno di passione dal perenne sorriso scomparso troppo presto
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
21 aprile 2023

Zagabria, Croazia, 20 Aprile 2023. Il 44° Rally Croazia, da soli due anni prova di Campionato del Mondo, non potrà mai essere un Rally normale. Offrirà il massimo dell’impegno, del valore e dei valori del Rally, si offrirà al fairplay purissimo di un obiettivo che potremmo definire religioso, mistico, darà il massimo dell’arte di guidare e di sentire lo Sport come mezzo di elevazione del fuoriclasse e dell’uomo normale, possibilmente per un’occasione un po’ migliore in onore dell’amico, del collega, dell’Uomo che se ne è andato prima del tempo volando via proprio da queste strade, Craig Breen.

Hyundai, il giorno della tragedia, ha detto che non avrebbe più rilasciato comunicazioni ufficiali a commento sull’incidente. Da quel giorno non c’è un uomo della sua Squadra che non ricordi Craig Breen, che non abbia un’iniziativa in suo onore. Il numero 42, il suo numero, è stato ritirato in accordo con la FIA e non comparirà su nessuna macchina per tutta la stagione in corso. Le due macchine schierate da Hyundai e affidate a Neuville e Lappi portano una livrea esplicitamente commemorativa di quei colori e di quel Pilota, la sua macchina e il suo nome sono lì, al "palazzo" assistenza-quartier generale di Hyundai. Toyota ha deciso di non mandare a punti la terza macchina, solo Evans e Ogier contribuiranno alla classifica Costruttori, per correre ad armi pari, con lo stesso numero di vetture cui è costretta Hyundai.

E poi quell’eterno minuto di silenzio e raccoglimento che ha riunito l’intero paddock del WRC in un ultimo saluto, le parole di Neuville sul compagno di Squadra sempre sorridente, soddisfatto, felice di appartenere alla felicità di questo mondo speciale. Lo shakedown è appena finito, e con quello l’indecisione della carovana del WRC ha definitivamente rotto gli indugi di lunghe riflessioni sul fatto che fosse giusto o no, opportuno o meno, correre questo Rally. Non è, in questo caso, lo show che va avanti in ogni caso, è la passione, quella evidente in ogni gesto di Craig Breen, che ha fatto muovere tutti oltre il semaforo verde. Con un pizzico di reverenza e di scaramanzia.

Kalle Rovanpera, il vincitore dell’edizione dello scorso anno, ha ottenuto il miglior tempo sullo shakedown, Elfyn Evans è stato il primo a lamentare un problema alla sua macchina, Ogier e Tanak hanno ottenuto lo stesso, secondo tempo sui tre lanci di prova. Premessa di cosa? Non solo di quello che ci si aspetta in questi caso al termine dei preliminari. Questa volta è certo che tutti vorrebbero vincere questo Rally di Croazia, prima prova tutta asfalto del Campionato, per dedicarlo a Craig Breen, l’amico improvvisamente scomparso, troppo presto. Ha detto Paolo Andreucci: “Il Rally è questo!”

© Immagini – Hyundai Motorsport – WRC.com

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