WRC18 Australia. 25 Novembre, Richard Burns

WRC18 Australia. 25 Novembre, Richard Burns
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Intensità del confronto finale. Doveva essere una battaglia senza esclusione di colpi, invece è stata una lotta a esclusione. Ci sono venute in mente altre battaglie epiche, ci è venuto in mente Richard Burns, Campione del Mondo il 25 Novembre 2001
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
24 novembre 2018

Coffs Harbour, Australia, 25 Novembre 2018. Siamo ancora lì a rimuginare, facile preda dei ricordi. Nessun dubbio, Ogier, Neuville e Tanak se le sarebbero date di santa ragione fino all’ultimi chilometro del Rally Australia, fino all’ultimo sorso di emozione. Invece il confronto è traslato su altri piani, molto più raffinati, mentali, e sulla terra di Coffs Harbour è rimasta un po' di sana, viscerale delusione. Ogier ha vinto la battaglia psicologica e si conferma Campione “astratto”, assoluto, inarrivabile. Latvala ha vinto l’importantissima battaglia personale contro… il tempo, confermandosi uno dei migliori al mondo e vincendo anche quest’anno, come negli ultimi dieci, almeno un Rally Mondiale. Tanak, beh, è l’astro luminoso e grattacapo del futuro, e Neuville, beh, Neuville è un grandissimo Campione, si rifarà della cocente sconfitta di quest’anno e insieme a Hyundai potrà recuperare il successo che, un po’ impietosamente, è mancato.

Certamente è mancata l’avvincente volata sul filo di lana che era l’”attrazione” di cartello, la spinta finale all’acquisto del biglietto, e in quei giorni sono venute in mente altre battaglie epiche, importantissime per la storia del Mondiale WRC.

Andando indietro nel tempo, per esempio la finalissima del 2009 in Galles tra Loeb e Hirvonen, in vantaggio di un solo punto e demolito… dal cofano volato contro il parabrezza, dalla forza e dalla brutale psicologia del Cannibale. O quella dell’anno precedente tra lo stesso Loeb e Marcus Gronholm, ancora un punto, questa volta a favore del francese e il vano tentativo di fuga del finlandese.

Due finali riempiono il cuore di tutti gli appassionati e ci legano alla memoria di Richard Burns. 2003, ancora Galles. Si viene dalla Spagna con Loeb e Sainz a 63 punti, Petter Solberg un punto indietro, Burns a 58. Burns è improvvisamente fuori, perché lì inizia, proprio dal Galles della consacrazione, la battaglia più dura della sua vita. Poi esce di scena Sainz. Loeb e Solberg vincono tutte le 18 Speciali e il norvegese, che è sceso alla sfida del Regno Unito con un’armata di tifosi, vince il suo primo e unico Mondiale, ultimo prima dell’incredibile era Loeb che inizierà l’anno successivo per concludersi nel 2012.

Richard Burns raggiante dopo la vittoria del mondiale nel 2001
Richard Burns raggiante dopo la vittoria del mondiale nel 2001

2001. Galles. McRae contro Makinen contro Richard Burns. La Battaglia degli Inglesi (a parte il ”Barbaro” finlandese e una debole idea di Sainz) infiammò gli appassionati, cuori incandescenti quando, fuori gioco Makinen, il Mondiale avrebbe sublimato un duello fratricida. Il gioco delle eliminazioni, che ricorda tanto la finale del Mondiale di quest’anno in Australia, fece sì che, dopo i ritiri di Makinen e Sainz, anche McRae uscisse di scena con uno spettacolare incidente, una nota sbagliata che portò, poi, alla separazione tra il fuoriclasse e il navigatore Grist. A Richard Burns, allora trentenne, bastava il quarto posto per diventare Campione del Mondo. Burns vide la Macchina incidentata di McRae… e si girò a sua volta poco più avanti. Poi la Subaru ripartì, e il 25 Novembre 2001 Richard Burns, terzo alle spalle di Gronholm e Harry Rovanpera, entrò nella Leggenda del WRC.

Con il suo stile di guida e di gestione della Gara molto particolari, un Pilota saggio nonostante l’età, si diceva, Burns si aggiudicò tutti i Rally più duri e difficili dell’epoca, tra i quali il Safari, due volte, l’Australia, e tre volte i “suoi”, memorabili Galles

Con il suo stile di guida e di gestione della Gara molto particolari, un Pilota saggio nonostante l’età, si diceva, Burns si aggiudicò tutti i Rally più duri e difficili dell’epoca, tra i quali il Safari, due volte, l’Australia, e tre volte i “suoi”, memorabili Galles. Richard Burns non riuscì, tuttavia, a sconfiggere la malattia assassina e impunita, con la quale entrò in conflitto proprio in occasione della finale del 2003 alla quale non riuscì a partecipare, e che se lo portò via due anni dopo, ancora il 25 Novembre, nel 2005.

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