WRC 2020. Rally Turchia. Avanti un altro… il solito. Loeb al comando

WRC 2020. Rally Turchia. Avanti un altro… il solito. Loeb al comando
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Rally Turchia, terz’ultimo appuntamento “teorico” della stagione. L’alone di incertezza alimenta voci su Monza e Croazia. Intanto Turchia in piena azione. Neuville al “lavoro” contro il mito e compagno di Squadra Loeb. La spunta la Leggenda
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
19 settembre 2020

Marmaris, Turchia, 18 Settembre. Ormai è WRC a raffica. Meno male. Una volta ripartiti sembra che non ci fermeremo più. Anzi, passano i giorni e il Campionato del Mondo pare lievitare. È la paura che uno degli appuntamenti del gran finale, Italia Sardegna e Belgio Ypres, possa saltare? Improbabile, direi impossibile. Però si parla, si discorre di nuovi arrivi. Si mormora del Rally Monza eletto a prova Mondiale, e così del Croazia. Chissà, sarà burla di allentamento di tensione o motivo di distrazione dalla situazione generale che, se non grave, resta preoccupante. Tamponi a tutto spiano, questo è sicuro. Anche in Turchia.

Intanto è Rally Marmaris Turchia. Questo è un fatto. Bello. Rassicurante. Un bel Rally per stare tranquilli e goderci la tenzone.

 

 

Oddio, non un grande affollamento e pubblico "out". Ormai è un po' una farsa, contradditoria e ingestibile. 24 auto in tutto. Dieci WRC buone, il resto R5. Le tre Toyota, tre Ford con quella di Greensmith e quattro Hyundai, confermata la "promozione" di Loubet. Un solo Equipaggio italiano, Pedro e Baldaccini con una Ford. Due graditissimi ritorni, quasi emozionanti. Sébastien Loeb e Nasser Al Attiyah. Il primo mancava nel “circus” dal Monte-Carlo, il secondo da troppo tempo e riparte da una R5. Ci aspettavamo che uno dei due fosse in grado di fare la differenza. Uno dei due. Infatti il “Principe del Qatar”, che corre con Bernacchini, è fuori già alla prima Speciale, incidente. Resta l’altro, il Francese.

L’allusione alla differenza non poteva mancare, e il “francese” non delude. Abbiamo ancora i brividi al pensiero di quella vittoria fuori dal tempo, quando Loeb aveva fatto la sua capriola sul primo gradino del podio in Spagna. È colpa sua se tutte le volte che il fuoriclasse di più di un’epoca torna a sedersi davanti a un volante siamo pronti a pensare che ancora sarà capace di rovesciare il mondo dalla sua parte.

 

 

Infatti è così. Per quello che conta nella prospettiva di un 10 per cento di Rally Turchia, poco più di 220 chilometri contro il cronometro suddivisi in 12 speciali, ecco che in testa alla fine del primo, quasi simbolico giorno di Gara c’è proprio lui, Seb Loeb. Richiamato da Adamo a competere con una i20 Coupé, il mago non fa attendere le sue magie. Il Turchia l’ha già vinto tre volte, ma oggi non è mai come ieri e ieri l’altro. Quindi la piccola leadership dell’alsaziano più veloce del mondo vale molto. Soprattutto per gli appassionati.

Neuville, che aveva già fatto voce grossa alla fine dello Shakedown si impone nella prima del Venerdì, la Icmeler, Ogier nella seconda, la Gokce di neanche 12 chilometri. A ridosso del botta e risposta che evoca il duello storico degli anni pre-Tanak c’è tuttavia la Storia vera, leggendaria, e Loeb passa a condurre con due secondi posti che valgono la prima leadership del Marmaris Turchia 2020. Fantastico! Qualcuno si aspettava un Venerdì noioso?

Intendiamoci, roba di decimi di secondo, e Sabato l’ordine di partenza torna a riequilibrare e rispettare i reali valori in campo.

 

 

Comunque siano andate le cose, Hyundai in ogni caso si è presentata con quella patina di supremazia tecnica già manifestata in Estonia. Erano tre i20 alla fine della prima Speciale, ancora due alla fine della giornata. Toyota, si dice, è corsa ai ripari e ha messo giù tutte quelle opzioni che aveva tenuto solo come riserva nei mesi di lockdown. Si vedrà se alla prova dei fatti le idee erano buone.

Stona la posizione di rincalzo di Tanak, ottavo, a meno che non si ritengano la polvere e la priorità a una corsa senza rischi come le regole di una gara accorta. Già, la polvere. Ancora non si capisce come possa succedere che gli organizzatori non tengano conto di questa “possibilità” quando stilano la tabella dei tempi.

 

 

D’altra parte è tutto così, come appeso a un filo, come di secondaria importanza. Nuove cose, o forse antiche, ritrovano attualissima dignità. La strana stagione rimescola le carte e va inevitabilmente alla scoperta di situazioni e idee nuove. Chi mai si sarebbe aspettato un Monza Show in chiave Mondiale? Nessuno. Eppure se si scrivono le regole con intelligenza e rispetto del lavoro, e si rispettano i nuovi parametri che ne derivano, non è detto che questo tempo disgraziato non ci offra l'occasione di uno step ahead!

Per il momento quel che conta è che il WRC ha vinto sul CoViD-19.

Poi arriveranno Sabato e domenica.

 

© Immagini Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool, Hyundai Motorsport Media

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