WRC25 #8 Estonia D3. Oliver “Twist” Solberg: un fenomeno! [VIDEO]

WRC25 #8 Estonia D3. Oliver “Twist” Solberg: un fenomeno! [VIDEO]
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Solberg sbalordisce. È protagonista di una corsa meravigliosa. Vince altre 4 volte, raddoppia il vantaggio e umilia Tanak, avversario diretto impotente. Neuville, terzo, si è fatto finalmente sentire, Evans, leader con le ore contate, è irriconoscibile
19 luglio 2025

Tartu, Estonia, 19 Luglio. È nato 23 anni fa, ma il fenomeno nasce oggi. Lascia di stucco, gli occhi fuori dalle orbite, senza fiato. Oliver Solberg. Sono sicuro che ha stupito anche sé stesso. Che si è scoperto. Che, magari, quella Toyota messagli sotto il sedere una tantum gli calza talmente a pennello da averlo cambiato per sempre. Venerdì la prima vittoria di Speciale e la prima leadership, con alcune circostanze attenuanti, d’accordo, ma per il giovane svedese ce n’è per non riuscire a dormire. Sabato sera, sarà l’auto dei sogni, ma con quella Yaris avuta come regalo e occasione Solberg Junior adesso ha in mano il Rally di Estonia, e può realizzare il sogno di ogni Pilota: vincere nella massima categoria. Cioè, passare da uno dei tanti, compresa una interminabile sfilza di sfigati, a uno dei pochi, dell’élite. E chi l’avrebbe detto? Io no! Suo padre, Peter Solberg Campione del Mondo 2003, ho l’impressione di sì, che in cuor suo lo sapesse, che non stava coltivando le bizze di un figliolo viziato.

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Sulla carta si poteva dire che sabato Tanak sarebbe partito all’attacco e che avrebbe ristabilito le gerarchie (e in effetti l’abbiamo detto anche noi). Invece le carte in mano solo al veggente, ma anche le carte di classifica, dicono che dopo 17 delle venti prove speciali del Rally, Solberg ha vinto sette volte, che rispetto all’avversario diretto le ha prese 8 volte ma nove volte gliele ha date di santa ragione e, soprattutto, che è ancora primo. Ieri aveva 12 secondi di vantaggio, oggi quasi il doppio. Esattamente 21.1. Mancano tre prove speciali alla fine del Rally, una volta la Hellenurme, 17 chilometri, e due volte la Kääriku, uno dei Power Strage più lunghi mai visti, 24.2 chilometri. Non è immaginabile che anche il miglior Tanak possa recuperare venti secondi e passa, e perché l’equilibrio si rompa definitivamente, favorendo una parte oppure l’altra, deve succedere qualcosa di grosso, clamoroso.

Insomma, c’erano solo Solberg e Tanak a correre il Delfi Rally Estonia di sabato? Ma no, c’erano anche altre vecchie conoscenze. Gente brava, volenterosa, ma con un ruolo giocoforza secondario in una dinamica così clamorosa della corsa. Dei vecchi il più sorprendente è Thierry Neuville. Il Campione del Mondo si è improvvisamente svegliato, è entrato subito in partita, ha vinto tre volte ed è terzo, ad appena 4 secondi da Tanak. Pensa te, le prime battute del Rally avevano fatto ritenere possibile un duello fenomenale tra Tanak e Neuville, appunto, e se non ci fosse Solberg che si ruba tutta la scena sarebbe proprio così. Ed è venuto meno anche il duello più che probabile, quello tra Tanak e Rovanpera, e invece l’estone ha ben altri pensieri e il finlandese, che ha vinto le ultime tre edizioni mondiali dell’Estonia, non è mai stato un pericolo. Rovanpera è quarto, un buon risultato certamente, ma accusa un ritardo di 51 secondi. Un po’ troppi, no?

Poi, a essere un po’ bastardi e un po’ crudi, tutti gli altri sono dietro a un velo… un velo pietoso. Adrien Fourmaux, Takamoto Katsuta, Elfyn Evans, tutti oltre il minuto, più verso il minuto e mezzo. Non c’è trippa per gatti. Il dramma più violento lo sta vivendo Evans. Il gallese, che è leader dallo Svezia, che è stato davanti anche di oltre 40 punti e che finora era considerato come il più probabile e legittimo erede al trono lasciato prematuramente vacante dalla sonnolenza di Neuville, va al riposo (se riuscirà a dormire) con appena un punto di vantaggio su Tanak, che ormai ha messo la freccia e che, verosimilmente, al termine della Super Domenica sarà il nuovo leader del Campionato.

Questo è un fatto che potrebbe determinare lo sviluppo della giornata conclusiva dell’Estonia. Che le cose restino in questo modo potrebbe convenire sia a Solberg, che vincerebbe clamorosamente il suo primo Rally al debutto con la Yaris ufficiale, sia a Tanak che passerebbe al comando del Mondiale, cosa che lo aiuterebbe moltissimo a mandar giù l’ennesimo rospo propostogli dal menù di Casa. Staremo a vedere, non c’è ragione alcuna per pronosticare qualcosa, già la curiosità di sapere come andrà a finire un Rally memorabile basta a nutrire una passione famelica.

© Immagini RIS, Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport – Ford M-Sport, WRC.com

Classifica Rally Estonia, dopo SS17 (Day 3)

1 Oliver Solberg/Elliott Edmondson (Toyota GR YARIS Rally1) 2:08:05.4

2 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) +21.1s

3 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) 25.1s

4 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1) +51.6s

5 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Hyundai i20 N Rally1) +1:08.2s

6 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1) +1:16.8s

7 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) +1:30.4s

8 Sami Pajari/Marko Salminen (Toyota GR YARIS Rally1) +2:14.5s

9 Martins Sesks/Renars Francis (Ford Puma Rally1) +2:48.5s

10 Josh McErlean/Eoin Treacy (Ford Puma Rally1) +4:13.6s

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