Wrooom 2012: vis à vis con Stefano Domenicali

Wrooom 2012: vis à vis con Stefano Domenicali
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  • di Giovanni Zamagni
Il Direttore Sportivo della Ferrari ci parla della nuova macchina, della crisi economica e di alcune analogie tra MotoGP e F1 | <i>G.Zamagni, Madonna di Campiglio</i>
  • di Giovanni Zamagni
12 gennaio 2012

MADONNA DI CAMPIGLIO – E’ tutto più formale a Madonna di Campiglio quando le moto e la Ducati lasciano spazio alle auto e alla Ferrari, ma Stefano Domenicali, Direttore Sportivo della squadra di Maranello, può tranquillamente essere definito “uno di noi”, un motociclista prestato all’automobilismo. Insomma, è interessante sentirlo parlare, analizzare con precisione e chiarezza problematiche e speranze per il 2012.

«Non ho nessuna ansia – premette - non serve per fare bene. E’ chiaro che siamo la Ferrari e ci sono aspettative che vanno gestite nel miglior modo possibile e in una squadra come la nostra l’aspetto emotivo è importante. La nuova auto verrà presentata il 3 febbraio a Maranello e, compatibilmente con le condizioni meteo, scenderà subito in pista, per poi trasferirsi a Jerez per i primi test della stagione. Ma, come era già accaduto nel 2011, soltanto il sabato delle qualifiche del primo GP a Melbourne si scoprirà la reale competitività delle varie vetture.»

«La nuova Ferrari sarà diversa, bruttina e speriamo veloce. Dal punto di vista meccanico rappresenta una rottura con il passato: dovremmo aver fatto passi in avanti importanti e con la nuova regola sugli scarichi ci dovrebbe essere un livellamento delle prestazioni. Nel passato ci sono state delle soluzioni tecniche che hanno dato grandi vantaggi a un costruttore piuttosto che un altro: non dovrebbe accadere nel 2012.»

Come è successo alla Ducati in MotoGP, anche la Ferrari ha particolarmente sofferto nel 2011 per le gomme, faticando a mandare in temperatura le Pirelli: per questo a Maranello è stato deciso di ingaggiare Hirohide Hamashima, 59 anni, ex responsabile dello sviluppo per la Bridgestone.



«Il suo ruolo sarà quello di far andare d’accordo lo sviluppo della macchina con quello delle gomme. Con lui, con Pat Fry (capo progettista, nda) Steve Clark e tutti gli altri tecnici non voglio dire che non ci sono più alibi, perché non bisogna mettere ulteriore pressione alla gente che lavora, ma è chiaro che adesso abbiamo le carte in regola per fare un ottimo lavoro.»

PILOTI Domenicali elogia apertamente Fernando Alonso e sprona Felipe Massa. «E’ difficile fare più di quello che ha fatto Fernando nel 2011 con quella Ferrari: quest’anno mi basterebbe che ripetesse quelle prestazioni. E’ perfettamente integrato nella squadra e nel 2011 si è spinto oltre il limite e, come è giusto che sia, chiede sempre di più. Sono a Maranello da 20 anni, ma non avevo mai visto uno così dedito alla causa: lui crede in noi e faremo di tutto per metterlo nelle condizioni di vincere. Per quanto riguarda Felipe il 2012 sarà un anno cruciale per il suo futuro e noi faremo di tutto per metterlo a suo agio. Sappiamo che dà il meglio quando è sotto pressione: le aspettative nostre e sue sono elevate.»

CRISI ECONOMICA Per chi lavora nel motociclismo, la F.1 sembra un’isola felice, con tanti soldi a disposizione. Ma Domenicali assicura che la crisi si sente, eccome, anche nel più esasperato sport motoristico. «La F.1 risente di una situazione generale difficile: bisogna essere sempre al limite dello sviluppo, ma in condizioni economiche differenti. Insomma, anche la F.1 si deve ridimensionare, trovando un giusto equilibrio tra le grandi squadre che possono spendere e quelle di seconda e terza fascia che hanno meno soldi. Non si può impoverire il campionato e il nostro sport lo deve capire.»

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