Zagato 575 GTZ

Zagato 575 GTZ
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Capolavoro in esemplare unico!
13 aprile 2006

Un tempo chi poteva permettersi una sportiva esclusiva come una Ferrari spesso non si accontentava di acquistare la vettura standard, ma si rivolgeva al proprio carrozziere di fiducia per ricavarne un esemplare unico secondo il proprio gusto. Da questa gloriosa tradizione - praticamente scomparsa dopo gli anni Sessanta - sono nati autentici capolavori di stile entrati nella storia dell'automobile. Inutile dire che in questa arte gli italiani erano maestri indiscussi e tra i tanti nomi di prestigio uno su tutti spiccava, per chi desiderava un'interpretazione stilistica particolarmente aggressiva (e magari una vettura alleggerita come si conviene per partire con la propria auto da casa, raggiungere il circuito, attaccare i numeri di gara alle portiere, vincere e tornare a casa sulla stessa vettura... altri tempi!): Zagato.

Una realtà aziendale oggi un po' in sordina rispetto a carrozzieri come Pininfarina o Italdesign, ma ancora oggi vitale e amatissima dagli appassionati. Proprio a Zagato, quindi, si è rivolto un fortunato collezzionista giapponese, portando in dote una ferrari 575 Maranello nuova fiammente, pronta per essere... fatta a pezzi!

L'obiettivo del progetto era ambizioso quanto suggestivo: creare una GT esclusiva in esemplare unico, capace di ricollegarsi idealmente alle più celebri creazioni di Zagato degli anni Cinquanta e Sessanta.
Così, a cinquant'anni esatti dalla mitica Ferrari 250 GTZ, è nata questa 575 GTZ, con carrozzeria interamente in alluminio e molti tocchi dal sapore retrò. Ma per una volta non si tratta di resuscitare un modello del passato inseguendo qualche furba idea di marketing: in questo caso passato e futuro si rincorrono e si fondono armoniosamente, creando qualcosa di assolutamente orginale. O, più semplicemente, un capolavoro...

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