Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde

Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde
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Emiliano Perucca Orfei
La rinnovata Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde si presenta in un allestimento davvero completissimo e con un motore che regala prestazioni molto interessanti. Peccato per il sound, poco incisivo in basso, e per il cambio TCT lento in scalata
19 giugno 2014

Il Quadrifoglio Verde è uno dei tanti miti che hanno reso celebre l'Alfa Romeo nel mondo. Un mito che arriva dalle corse, quelle vere, che tutto il mondo ci invidia e che i vertici del Biscione utilizzano oggi per identificare le versioni più sportive della gamma: versione sportiva che, nel caso della MiTo si traduce in un cuore da 170 CV, in un allestimento particolarmente raffinato ed in una guidabilità che sposta in alto l'asticella della prestazione.

 

Ma andiamo con ordine e partiamo dal prezzo (23.500 euro) e dallo stile che, per l'occasione, oltre alla speciale verniciatura opzionale Grigio Magnesio opaco (975 euro) propone di serie lo spoiler posteriore, calotte degli specchietti, listelli della calandra e cornici dei fari bruniti, un inedito set di cerchi in lega e, naturalmente, il quadrifoglio verde in bella mostra sopra al passaruota.

alfa romeo mito quadrifoglio verde confronta modello
Scopri l'Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde e tutte le sue dirette rivali con il nostro Confronta Modello

 

Internamente gli stilisti Alfa hanno voluto impreziosire la vettura con il volante sportivo asimmetrico di derivazione Giulietta Quadrifoglio Verde e con una dotazione tecnologica al top di gamma che propone, tra le varie, una interfaccia touch LCD da 5" attraverso la quale interagire con radio cd, navigatore e bluetooth. Tra le novità anche i sedili sportivi, che possono però essere sostituiti con degli aggressivissimi Sabelt con guscio in fibra di carbonio: belli, anzi bellissimi, hanno però un costo: 2.500 euro. Tra gli elementi opzionali si fanno notare anche il quinto posto (375 euro), il cruise control (300 euro), il clima automatico bizona (450 euro) ed i sensori di parcheggio (350 euro). 

 

Quattro cilindri in linea da 1.368 cc il motore della Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde è stato messo a punto per erogare 170 CV a 5.500 giri con una coppia massima di 250 Nm a 2.500 giri. Si tratta di un motore molto tecnologico, dotato di testata a quattro valvole per cilindro e tecnologia Multiair studiata per regolare la quantità d'aria da passare in camera di combustione non attraverso la classica farfalla ma con l'apertura variabile delle valvole.

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Con il restyling debutta il nuovo colore Grigio Magnesio opaco

 

Una tecnologia che da un lato assicura grande potenza specifica (0-100 km/h in 7,3 secondi, 219 km/h velocità massima) e dall'altro assicura una migliore efficienza e consumi più contenuti: Alfa Romeo dichiara 18,5 km/l ed un valore di emissione di CO2 pari a 124 g/km (Euro6). Lunga 406 cm, larga 172 ed alta 145 (passo 251) la MiTo Quadrifoglio Verde pesa 1.170 kg in ordine di marcia e poggia su ruote da 17" gommate 215/45 (opt 18" gommate 215/40, +400 euro) su cui agisce un reparto trasmissione piuttosto avanzato: il cambio è il TCT a doppia frizione e sei marce visto anche su altre Alfa Romeo, mentre il differenziale limita il trasferimento a terra della coppia in eccesso sulle singole ruote (Q2) simulando il lavoro di un autobloccante attraverso il lavoro dei singoli freni anteriori.

 

La percentuale di intervento del sistema Q2 e quella del sistema ESP, come su tutte le MiTo, viene gestita attraverso il tasto DNA: sportivo D, standard N e per fondi a scarsa aderenza A il sistema alza ed abbassa le soglie di intervento dei sistemi di controllo di stabilità intervenendo, allo stesso tempo, sulla taratura del servosterzo e sulla risposta del pedale dell'acceleratore.

La MiTo, sin dal lancio, è una vettura che è piaciuta e che ha saputo ritagliarsi uno spazio proprio all'interno di un segmento combattuto come il B

Dal vivo: com'è fuori

La MiTo, sin dal lancio, è una vettura che è piaciuta e che ha saputo ritagliarsi uno spazio proprio all'interno di un segmento combattuto come il B. Molto personale nelle forme, grazie ad una sostanziale riproposizione dello stile da sogno della 8C, la nuova MiTo Quadrifoglio Verde si distingue dalle versioni standard per lunga serie di particolari bruniti che ne enfatizzano lo stile sportivo senza però cadere mai nell'eccesso. Un equilibrio senza dubbio molto interessante.

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Molto belli gli interni, ora più tecnologici e curati

Dal vivo: com'è dentro

Internamente la nuova Quadrifoglio Verde propone il classico stile sinuoso della plancia MiTo introducendo, però, elementi nuovi tra cui il volante asimmetrico di derivazione Giulietta. Al proprio posto rimangono anche la strumentazione a quattro quadranti "intubati", il display digitale a matrice rossa, la pedaliera in alluminio ed una finitura della plancia e dei pannelli porta simil carbonio molto piacevole nel look. Al centro della plancia si fa notare la presenza del sistema multimediale, anche se lo schermo è piccolo ed il funzionamento un po' macchinoso e limitato rispetto alle ultime proposte, così come si fa notare la presenza di sedili di impostazione sportiva: il top lo si raggiunge con la soluzione dotata di guscio in carbonio, ma 2.500 euro sono una cifra importante per un'auto che di listino costa poco più di 23.000 euro. Sufficientemente spaziosa per chi siede davanti, stretta e poco accessibile per chi siede dietro, la MiTo vanta un bagagliaio che varia da 270 a 947 litri: dotato di una soglia d'accesso piuttosto alta e di una apertura non troppo larga il vano non è sconvolgente quanto a dimensione ma è sufficiente per l'esigenze di una coppia.

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Il cuore della MiTo Quadrifoglio Verde è il raffinato 1.4 Multiair da 170 CV e 250 Nm

Su strada: le nostre impressioni di guida

Quando ci si siede al volante della MiTo Quadrifoglio Verde quel che passa immediatamente è la facilità con cui ci si ritaglia una corretta posizione di guida velocemente: il volante si regola in altezza e profondità ed anche il sedile permette di modificare la posizione della seduta a piacere. Anche la plancia, per quanto avvolgente e sinuosa, non limita nei movimenti delle gambe. La visibilità anteriore è buona, quella laterale anche mentre dietro si vede pochissimo. I sensori di parcheggio sono utili per non fare danni in città.

 

Una volta avviato il 1.4 Alfa Romeo risponde con un filo di voce e per scoprire il carattere Alfa Romeo bisogna spostarsi in alto coi giri. Un effetto voluto, in linea con una delle principali esigenze di questa vettura che è quella di abbinare la prestazione al confort di bordo: ecco perché sotto ai 2.500 giri il 1.4 rimane estremamente trattabile ed ecco perché in modalità N il cambio TCT fa di tutto per tenere marce alte limitando i consumi, gli strappi e la voce del motore. Una configurazione che va d'accordo anche con la taratura delle sospensioni, meno rigida di quanto ci si potrebbe attendere anche con i 18", e con la risposta dello sterzo che è leggera e perfetta per l'uso cittadino.

Quando si sposta in manettino in D il comportamento della MiTo cambia radicalmente: la vettura si fa più reattiva

 

Quando si sposta in manettino in D il comportamento della MiTo cambia radicalmente: la vettura si fa più reattiva, il cambio non si cerca più in modo frenetico verso le marce più alte, anzi, lascia la possibilità al 1.4 Multiair di esprimersi ai regimi medio alti assicurando un livello di performance piuttosto interessante. In questa modalità emerge l'equilibrio del telaio ed il buon lavoro delle sospensioni, che anche con i cerchi da 18" riescono ad assicurare performance ma allo stesso tempo un ottimo assorbimento delle asperità.

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Il display centrale da 5 pollici

 

Quello che non ci ha lasciato stupiti della MiTo, invece, sono lo sterzo ed il cambio: la servoassistenza è sempre troppo presente e toglie un po' di feeling nella guida più sportiva mentre per quanto concerne il cambio il TCT funziona molto bene nei passaggi alle marce superiori ma è ancora troppo "conservatore" e lento nel recepire gli ordini quando si va a cercare le marce basse.

In conclusione

Con la MiTo si fa forte ma si viaggia anche molto sicuri e tutto sommato comodi. E' un'auto per chi si vuole distinguere e per chi cerca davvero un allestimento in cui non manca nulla, nemmeno l'adesivo che ricorda una delle pagine più leggendarie della storia Alfa Romeo.

Pro

- Linea piacevole

- Equilibrio dinamico
- Confort di bordo
- Motore 1.4 Multiair

Contro

- Sound. Si fa notare solo dopo i 2.500 giri

- Cambio TCT: è conservativo in scalata
- Tecnologia: non è di ultima generazione

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Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino (TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/

  • Prezzo da 13.900
    a 26.500 €
  • Numero posti 4
  • Lunghezza 406 cm
  • Larghezza 172 cm
  • Altezza 145 cm
  • Bagagliaio da 270
    a 1.020 dm3
  • Peso da 1.155
    a 1.280 Kg
  • Segmento Due volumi
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