Nuova Suzuki Swift 2017: cittadina di carattere! [Video Primo Test]

  • Voto di Automoto.it 7.5 / 10
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Quinta generazione per la Suzuki Swift. La vettura nipponica di Segmento B abbandona il Diesel, ma arriva il mild-hybrid. Evolute le linee – che diventano molto personali – mentre il prezzo d’attacco è davvero interessante
27 marzo 2017

Cap-d’Ail (FRA) – La Costa Azzurra è, probabilmente, una delle location più note al mondo, dove il glamour e l’opulenza si incontrano – spesso con risultati discutibili – facendo ca cornice ad un paesaggio naturale tra i più spettacolari d’Europa, con le Alpi marittime che degradano fino al blu del mare. È qui che Suzuki sceglie di farci provare la nuova Swift, vero vanto della casa nipponica. Giunta alla sua quinta generazione, la Swift rappresenta uno dei modelli più venduti nella storia di Suzuki, con oltre 4 milioni di unità acquistate da una clientela di fatto mondiale. Lanciata nel 1983, ha saputo ritagliarsi una folta schiera di appassionati, che ne hanno apprezzato qualità costruttiva e design personale. Andiamo a scoprire ora come cambia!

Dal vivo: com’è fuori

Lunga 3,84 metri, larga 1,75 per 1,49 di altezza, questa Swift è più corta e più larga della generazione che l’ha preceduta. Ciò è stato possibile grazie all’adozione della piattaforma della Baleno – opportunamente modificata – che porta con sé gli ultimi ritrovati tecnologici made in Hamamatsu. Il centro stile di Robassomero, vicino Torino, ha dato il proprio contributo per la creazione di questa vettura: all’anteriore abbiamo gruppi ottici che rappresentano una naturale evoluzione dello stile a cui questa segmento B ci ha abituato. Adesso abbiamo tecnologia LED per i gruppi ottici – Full-LED nell’alto di gamma – mentre la mascherina frontale incorpora i sistema radar utile per il cruise control attivo. In taglio laterale si nota la prosecuzione delle linee morbide ma decise dell’auto, impreziosite dai cerchi in lega da 16”, mentre le maniglie delle portiere posteriori sono affogate nel montante, per offrire maggior pulizia visiva. Al posteriore, infine, abbiamo anche in questo caso luci a LED.

Dal vivo: com’è dentro

Siamo a bordo di una Suzuki, e si vede! Cosa vuol dire questo? Tanta concretezza, prima di tutto. La plancia è un trionfo di plastiche dure, pensate per resistere al passare del tempo e ai graffi, ma si apprezza l’inserimento di un listello bianco per cercare di impreziosire il design complessivo dell’ambiente. Al centro troneggia il display da 7” dotato di touch screen: si tratta del classico sistema di infotainment marchiato Suzuki, la cui compatibilità è disponibile con Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink. Il volante multifunzione assume una forma sportiva, mentre al centro del cruscotto appare un display multicolor da 4,3”, all’interno del quale sono riportate informazioni utili alla marcia, oltre all’indicatore del sistema di ricarica della batteria. sedili sono rivestiti in tessuto – il quale sarà disponibile in due differenti trame a seconda dell’allestimento scelto – e possono essere riscaldati, mentre sul divano posteriore trovano comodamente spazio tre occupanti, se non di taglia extralarge. Il bagagliaio, inoltre, arriva adesso a toccare i 265 litri di capacità in configurazione standard, che diventano quasi 1000 quando decidiamo di abbattere i sedili posteriori.

Come si guida

Peso inferiore alla tonnellata, motorizzazioni frizzanti e sterzo gradevole. Sono questi alcuni dei capisaldi della nuova Swift. L’utilizzo della piattaforma derivata dalla Baleno garantisce un risparmio di peso di circa 100 kg, a tutto vantaggio della dinamica di guida. Lo sterzo è leggero, pensato per un uso quotidiano della vettura, ma piacevole abbastanza da regalare buone sensazioni circa il comportamento della vettura. Buono anche l’assorbimento delle asperità dell’asfalto, dato che solo nei casi limite gli occupanti “sobbalzano” parecchio. Comoda la seduta anche per chi è molto alto: si può dominare molto bene la strada e la regolazione telescopica dello sterzo aiuta a trovare la propria posizione “su misura”.

Non c’è dubbio: la Swift è una vera Suzuki. Non è stata stravolta nel design mentre l’abbandono del Diesel è salutato dall’arrivo del mild-hybrid

Due le motorizzazioni presenti a listino: la 1.0 BoosterJet a tre cilindri da 112 CV e 180 Nm di coppia ed il 1.2 DualJet da 90Cv e 120 Nm di coppia. Entrambi sono disponibili con l’aggiunta del sistema SHVS, Smart Hybrid Vehicle Suzuki, che utilizza un piccolo motore elettrico in luogo dell’alternatore per garantire un plus di potenza nell’ordine dei 2-3 CV. È un sistema mild-hybrid, ma che tuttavia consente a chi lo possiede di entrare tranquillamente in Area C a Milano senza paura di sanzioni. Non trattandosi di un vero e proprio ibrido come siamo abituati a conoscerlo, quindi, possiamo dire che l’auto non funziona in sola modalità elettrica, mentre il sistema SHVS ha lo scopo di aiutare il propulsore elettrico nelle fasi in cui si richiede la maggior potenza possibile, come nelle ripartenze o nelle salite. La Swift oggetto della nostra prova, equipaggiata con il 1.0 BoosterJet Hybrid, rilevava dal computer di bordo una media di poco superiore ai 6 litri ogni 100 km, a fronte di un dichiarato di 4,3 l/100 km.

Sparisce la motorizzazione Diesel sulla nuova Swift, per far spazio a due unità che, soprattutto un questo segmento e con questa tipologia di auto, sono destinate a crescere nel medio-breve termine.

Il cambio manuale a 5 rapporti è veloce e quasi privo di impuntamenti anche quando proviamo a torcergli il collo. Chi sceglierà di avvalersi del cambio automatico, è bene che sappia dell’abbandono del CVT per una più consona unità a 6 rapporti con convertitore di coppia.

Aiuti alla guida da segmento superiore!

Ci stiamo abituando ad avere sempre un ricco elenco alla voce “Assistenti alla Guida”, negli ultimi anni. Fa piacere vedere come anche Suzuki, soprattutto sulle piccole di casa, dia la medesima importanza a queste features divenute quasi imprescindibili, rimanendo in certi casi al passo della concorrenza, mentre per altri dettando delle vere e proprie linee guida. Oltre all’Adaptive Crouse Control, che misura la distanza dal veicolo che ci precede, aumentando e diminuendo la velocità mantenendo la distanza impostata in precedenza, abbiamo il sistema “attentoFrena”, che frena autonomamente in caso di ostacolo improvviso – sia esso un pedone o un’auto – grazie all’utilizzo di una telecamera monoculare ed un radar, il “guidaDritto” che ci avvisa tramite vibrazione sul volante quando stiamo cambiando corsia senza mettere la freccia, il “restaSveglio” che – in caso di sbandata – produce un segnale luminoso interno oltre ad un forte avviso acustico per farci tornare concentrati. Oltre a ciò, abbiamo anche gli High Beam Assist, che regolano automaticamente l’accensione degli abbaglianti.

Conclusioni

Non c’è dubbio: la Swift è una vera Suzuki. Non è stata stravolta nel design – che tuttavia diviene molto più personale rispetto alle precedenti generazioni – mentre l’abbandono del Diesel è salutato dall’arrivo del mild-hybrid. Abbastanza ampia la forbice dei prezzi: si parte dai 13.990 euro per la Swift con allestimenti Easy che equipaggia il 1.2 DualJet sino ai 19.190 euro per la 1.2 Hybrid AllGrip con cambio automatico e allestimento Top Hybrid, il cui arrivo è previsto per l’autunno. Interessante vedere come Suzuki, però, abbia pensato ad un taglio di 3.000 per ogni versione a listino, oltre all’opportunità data a chi acquista una vettura del marchio e abbia in famiglia un neopatentato di svolgere in pista un corso di guida sicura. Non male come idea!

Pregi e difetti

Pro

  • Rapporto qualità/prezzo - Motore 1.0 davvero frizzante - Comfort di bordo

Contro

  • Grande uso di materiali plastici per gli interni - Assenza di un motore Diesel - Linee molto personalità

 

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Suzuki

Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
Robassomero (TO) - Italia
800 452 625
https://auto.suzuki.it/index.aspx

  • Prezzo da 22.000
    a 27.400 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 384
    a 389 cm
  • Larghezza 174 cm
  • Altezza da 148
    a 150 cm
  • Bagagliaio da 265
    a 947 dm3
  • Peso da 940
    a 1.020 Kg
  • Segmento Due volumi
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