Volvo V40 | Test drive #AMboxing

  • Voto di Automoto.it 7 / 10
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Luca Bordoni
I nostri #galebordons alla guida della segmento C di Volvo. Ecco a voi la V40...
11 dicembre 2016

È una vettura del segmento C che rappresenta l'alternativa a chi di solito punta a una tedesca. È Volvo V40, che oggi in versione restyling ci regala qualche chicca di design oltre alla solita dose massiccia di sicurezza. Piacevole anche solo guardarla, è alla guida che ti trasmette il massimo. Il merito è sicuramente del motore D4 di Volvo, che spinge forse anche troppo.

Esterni

Particolarmente piacevole il design, che si aggiunge a un colore blu molto attraente e pure molto caro (1.100 euro). Davanti si fa notare per il grande emblema Volvo, che a differenza di altre case però non nasconde il radar del cruise control. A questo proposito i designer Volvo avranno sicuramente accettato a malincuore la piccola ma presente patch che prende posto all'interno di una calandra così sporcata da un'intromissione indigesta. A parte questo, grande figura fanno i gruppi ottici full led che sono dotati di abbagliante automatico e di quella T che ormai fa da sfondo a tutti i nuovi modelli del brand svedese. Da vedere è un tipico modello del segmento C, ma nella nostra versione R-Design aggiunge particolari ulteriormente interessanti come i cerchi da 19 pollici e le calotte degli specchietti retrovisori, cromate. Dietro abbiamo un estrattore imponente che non passa per nulla in secondo piano e non si perde nelle linee del bagagliaio manuale che si apre molto facilmente. Completano il discorso i doppi scarichi circolari.

Interni

Se fuori il design è accattivante e offre linee particolarmente pulite, dentro vige un senso premium misto a un certo understatement. Non ci sono stravaganze, non ci sono dettagli che stonano, il cielo è nero come gli interni e molta visibilità nell'abitacolo è portata dall'ampio tetto in vetro che non è apribile ma che gode di una tendina oscurante elettrica. Anche all'interno si capisce subito di essere al volante di una Volvo, perché la plancia richiama quella di modelli precedenti e al centro vediamo in consueto omino stilizzato intorno al quale sono posizionati i comandi del climatizzatore bizona. La plancia, così come il tunnel, è molto pronunciata nella parte centrale e causa qualche piccolo problema di posizionamento del ginocchio destro ai driver più abbondanti. I pulsanti a disposizione sono forse troppi, mentre il display centrale andrebbe ingrandito di almeno un paio di pollici (vero è che ci siamo abituati con l'enorme tablet di XC90...). Dietro non si possono gestire le bocchette dell'aria condizionata, mentre davanti con gli automatismi del caso non abbiamo il minimo imprevisto.

La posizione di guida può contare su un sedile regolabile manualmente; oltre agli spostamenti in lunghezza e altezza, offre anche l'inclinazione. Trovare la corretta posizione di guida è molto semplice, e il merito è pure del volante, orientabile in altezza e profondità. Davanti agli occhi, il driver gode di un ampio display LCD che cambia pelle a seconda dei nostri desideri. Abbiamo una chiave elegance, pulita e senza fronzoli, quella ECO, con l'indicazione della nostra capacità di guida green, e Performance, con l'ampio contagiri e la velocità riportata in numeri al centro. Il passeggero, complice il disegno degli interni, ha tanto spazio per le gambe, e in generale le plastiche della plancia sono premium e per nulla essenziali. Da questo punto di vista si riconosce l'impronta di Volvo, che garantisce il consueto standard anche sui temi legati alla sicurezza. Dietro lo spazio per le gambe c'è, mentre manca un pizzico di altezza per gli occupanti più abbondanti. Meglio provare a cercare spazio in corrispondenza del tetto in vetro, dove è possibile ricavare qualche centimetro per non sbattere la testa. Il bagagliaio offre una buona cubatura: si parte da oltre trecento litri e si giunge a più di mille quando abbattiamo i sedili posteriori.

Motori

Motorizzazione diesel, turbo, 2.0 litri di cilindrata, 190 CV e 400 Nm di coppia massima da spremere in partenza ai semafori per cavarsi di impaccio da situazioni scomode. Volvo V40, con questo D4, offre autentiche emozioni di guida, e visto lo sprint continuo al quale possiamo sottoporre la nostra esperienza, è anche giusto chiedersi se non sia maggiormente a fuoco un D3 più tranquillo. Ciononostante, guidare questa vettura è un piacere, perché l'assetto rappresenta un perfetto compromesso tra performance e comodità di guida, e anche i numeri vanno registrati con ottimismo. La velocità massima è di 230 chilometri orari, e l'accelerazione da zero a cento ferma il crono a poco più di sette secondi. Gli spazi di frenata non richiedono particolari sforzi sul pedale del freno, e nemmeno uno spazio esagerato per l'arresto. A nostra disposizione abbiamo uno start and stop che entra sempre, e i consumi si rivelano parchi: 12 chilometri con un litro di gasolio in città, 17.5 a limite autostradale, 20 quando viaggiamo a 110 orari. Niente male davvero.

Sensazioni di guida (cambio frizione sterzo)

Le sensazioni di guida, come già anticipato, non lasciano nulla al caso dal punto di vista della dinamica, e l'unico vero neo che riguarda questa Volvo V40 è senz'altro il motore vagamente rumoroso. Entra non solamente quando schiacciamo l'acceleratore in maniera convinta, ma anche quando non cerchiamo la performance. Per il resto, l'insonorizzazione è più che sufficiente in generale e anche il comfort passa dai sedili che non avvolgono ma riescono comunque a dare tanta comodità agli occupanti. Lo sterzo si rivela abbastanza diretto ma non si indurisce particolarmente ad alte velocità. Il volante ha una corona forse un pizzico grande, ma gli inserimenti in curva sono precisi. Il cambio è un'unità automatica ben frammentata, con otto rapporti che portano a un consumo risparmioso. Non è però intelligentissimo, e bisogna imparare che per prevenire bisognerà cercare il kick down. Comportamenti a "mezz'aria", invece, ci lasceranno un po' così. Meglio puntare sulla modalità sportiva, allora, o su una delle tre impostazioni di guida da scegliere a seconda delle esigenze. Grazie all'assetto particolarmente azzeccato non abbiamo effetto pullman, rollii fastidiosi, ma ciononostante possiamo puntare su tanto comfort, in un ambito di totale sicurezza.

Sistemi sicurezza attivi

Volvo, infatti, anche su questa V40 offre il cruise control adattivo con addirittura cinque distanze impostabili dal veicolo che ci precede; il lane departure assist, che non corregge la traiettoria ma che fa vibrare il volante; la protezione dell'angolo cieco con led posti sul montante del parabrezza (sempre visibile e comodissimo); l'allerta anticollisione con led dimmerati davanti agli occhi del driver. Non manca proprio niente: continua la caccia all'obiettivo del 2020, la Vision 2020 di Volvo di cui abbiamo parlato tante volte.

Altri optional

Tra gli altri optional, vanno sicuramente citati l'ingresso keyless, il climatizzatore bizona, il sistema infotainment che suona benissimo e offre le consuete possibilità al guidatore, il sistema Volvo On Call per avere sempre un supporto diretto a disposizione, e i sensori posteriori di parcheggio. E' strano che su una vettura così Volvo non abbia pensato alla retrocamera, o quantomeno ai sensori di parcheggio anche anteriori. In realtà ci sono, ma si tratta di optional.

Target, prezzi e conclusioni

Volvo V40 è adatta a chi non vuole buttarsi su una tedesca e preferisce una segmento C insolita e da radical chic. E' una vettura con tanto charme da vendere, la consueta solidità, e una spiccata attenzione alla sicurezza. Volvo V40 parte da poco più di 30.000 euro, mentre il nostro D4 da 35.000. Noi, che abbiamo a disposizione la versione extralusso, dovremo sborsare 45.000 euro per portarcela a casa, ma va detto che potremmo scegliere una motorizzazione meno spinta e rinunciare a qualche optional. Diciamo che con 35-38.000 euro ci si porta a casa una Signora Macchina.

Pregi e difetti

Pro

  • + Motore molto potente + Design intrigante

Contro

  • + Motore rumoroso + Display dell'infotainment da ingrandire

Scheda

Motore In prova
Cilindrata: 2.0 TD
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 190 cavalli
Coppia: 400 Nm
Cambio: automatico a 8 rapporti
Trazione: anteriore
Consumo km/litro: 12 in città, 17.5 a limite autostradale, 20 a 110 orari
Emissioni CO2 per km: 99 grammi

Prestazioni:
Velocità Massima: 230 chilometri orari
0-100: 7.2 secondi

Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 436/180/143
Passo: 265 centimetri
Bagagliaio: 335-1032 litri
Pneumatici: 19 pollici
Peso: 1400 chilogrammi

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  • Prezzo da 19.808
    a 39.130 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 437
    a 452 cm
  • Larghezza da 172
    a 180 cm
  • Altezza da 141
    a 144 cm
  • Bagagliaio da 236
    a 1.421 dm3
  • Peso da 1.311
    a 1.503 Kg
  • Segmento Due volumi, Station Wagon
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