Mercedes eVito: arriva l'elettrico tuttofare

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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Mercedes lancia il suo veicolo commerciale a zero emissioni nella città dove il sindaco vieta la circolazione anche ai diesel Euro6: non è un guanto di sfida, ma ci somiglia molto…
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
2 marzo 2020

Il nuovo eVito, accreditato di 150 km di autonomia, sembra fatto apposta per chi svolge servizi di consegna merci in ambito urbano: la capacità delle batterie di 41 kWh si traducono in un’autonomia di circa 150 km, con possibilità di ricarica al 100% in circa sei ore; la presa di ricarica è all’altezza del montante centrale a sinistra, e la luce da terra è incrementata di 3 cm per recuperare lo spazio per le batterie, alloggiate sotto il pianale.

I principali dati tecnici (potenza di 84 kW, coppia fino a 300 Nm) ne confermano la vocazione urbana: il van mid-size è disponibile in due varianti di passo, base con lunghezza totale di poco superiore ai 5 metri (5.140 mm) e vano di carico utile massimo per 1.073 kg, valori di fatto analoghi a Vito versione termica; la versione extra-long raggiunge, invece, una lunghezza complessiva di 5.370 mm, con peso massimo ammesso attestato su 3.200 kg.

La grande versatilità operativa (compresa tra 6,0 e 6,6 m3) deriva anche dalla posizione delle batterie, poste in posizione da non inficiare il il vano di carico.

In un contesto di mobilità urbana che vede crescere in maniera esponenziale il ricorso ai veicoli elettrici (per scelta etica delle aziende quando non per stringenti vincoli imposti dalle normative), eVito appare la risposta concreta alle esigenze delle consegne nell’ultimo miglio o per la prosecuzione senza pensieri delle attività artigianali o tecniche che si svolgono all’interno dei centri delle città.

La gamma di veicoli da lavoro elettrici di Mercedes comprende diverse soluzioni per gli operatori commerciali
La gamma di veicoli da lavoro elettrici di Mercedes comprende diverse soluzioni per gli operatori commerciali

Il display di bordo è stato modificato per le esigenze del veicolo elettrico: per esempio, l’indicatore analogico di destra, ovviamente non riporta più il regime del motore, ma segnala la modalità d’uso della batteria: in marcia, la lancetta si muove da “economy” a “boost”, quando viene sfruttata la riserva di energia, mentre in frenata o decelerazione torna in zona “charge”, essendo attivata la fase di ricarica.

Sul display centrale sono presenti altre indicazioni: livello di carica, autonomia residua e potenza erogata, oltre alle indicazioni sul livello di recupero dell’energia (D-, D, D+, D++) e quelle relative alla modalità di guida (E, E+, C).

La nostra presa di contatto dinamica, invero ridotta nel tempo e nello spazio, conferma che i modelli elettrificati sono ormai competitivi in maniera assoluta rispetto ai tradizionali dotati di motori a combustione interna: inoltre, scegliere un veicolo elettrico, oggi, non significa per forza trovarsi con il conto corrente prosciugato.

Anzi, da questo punto di vista Mercedes offre soluzioni molto interessanti: a fronte di un anticipo di 4.000 euro, eVito Furgone è offerto con 48 rate mensili da 755 euro (+IVA), che diventano da 620 (+IVA) scegliendo la versione eVito Tourer, in entrambi i casi con percorrenza di 80.000 km.

Essendo completamente scalabile, l’offerta di Mercedes-Benz Vans risponde alle esigenze dei parchi veicoli di dimensioni diverse: dall’azienda individuale con un solo veicolo fino alle grandi flotte composte da molte centinaia di unità.

Inoltre, grazie ai sistemi digitali presenti nella piattaforma Mercedes PRO connect, viene garantita la gestione degli interventi di assistenza e manutenzione, l’analisi dello stile di guida, la comunicazione ottimizzata tra gestore della flotta e conducenti e la verifica a distanza della chiusura di porte e finestrini, offrendo così nuove opportunità per gestire al meglio il parco veicoli in termini di redditività.

Ancora, Mercedes-Benz Vans propone per la prima volta un servizio per la gestione intelligente dello stato di carica, che consente di tenere sotto controllo il livello d'autonomia di ciascun veicolo della flotta: in tal modo, è possibile ottimizzare l’uso dell’infrastruttura di ricarica ed evitare ulteriori investimenti per l’upgrade del sito.

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