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Dopo oltre un decennio di onorata carriera, la quarta generazione della Mazda MX-5 (sigla ND) si avvicina alla fine del suo ciclo di vita. Ma per la prossima generazione, la piccola spider giapponese è pronta a una svolta epocale: l’elettrificazione.
Secondo quanto scoperto da Auto Express, Mazda ha depositato negli Stati Uniti dei brevetti che mostrano chiaramente un’inedita MX-5 a propulsione elettrica. Un passaggio storico, che però sembra essere stato progettato con estrema attenzione per non snaturare lo spirito del modello.
A differenza della classica piattaforma “skateboard” adottata da quasi tutte le auto elettriche, i brevetti rivelano una disposizione delle batterie lungo il tunnel centrale della vettura – esattamente dove, in un’auto a combustione, passerebbe l’albero di trasmissione. Una scelta tecnica insolita, ma perfettamente coerente con la filosofia Mazda: mantenere il baricentro basso, la distribuzione dei pesi bilanciata e la posizione di guida rasoterra che ha reso celebre la MX-5.
Mazda afferma esplicitamente nei documenti che questa soluzione consente di “ridurre il momento d’inerzia rispetto all’asse verticale del veicolo”, migliorando la risposta nei cambi di direzione. Insomma, la sensazione di guida leggera e immediata – il famoso concetto giapponese Jinba-ittai (“cavallo e cavaliere uniti”) – rimane al centro del progetto, anche nell’era elettrica.
Altra sorpresa è la posizione del motore elettrico: invece che sull’asse anteriore, è collocato dietro i sedili, in posizione centrale, e muove le ruote posteriori. Un layout fedele alla trazione posteriore tradizionale dell’MX-5 e indicativo della volontà di non trasformare l’auto in una banale compatta elettrica. Mazda prevede anche la possibilità di posizionare il motore dietro uno o l’altro sedile per adattarsi a mercati con guida a destra o sinistra.
Quanto alla potenza, non ci sono ancora dati ufficiali, ma il costruttore ha diverse opzioni già in casa: dal motore da 143 CV della MX-30 fino a unità più performanti da oltre 240 CV sviluppate per la futura berlina 6e. Viste le premesse, è probabile che Mazda punti a un compromesso tra vivacità e leggerezza, piuttosto che a prestazioni da dragster.
Curiosamente, la collocazione del motore elettrico dietro i sedili ha permesso di liberare spazio sia davanti che dietro, creando due vani bagagli – una novità assoluta per l’MX-5, finora limitata a un solo piccolo bagagliaio da circa 130 litri. Un dettaglio che potrebbe ampliare l’usabilità quotidiana della spider, mantenendone intatto il DNA sportivo.
Nei documenti depositati, Mazda specifica che il veicolo in questione ha un tetto “che può essere fisso, rimovibile o ripiegabile”. Ciò lascia intuire che la futura MX-5 sarà ancora una cabrio – com’è tradizione – ma potrebbe anche essere proposta in versione RF (con tetto rigido retrattile) o addirittura in variante coupé, un sogno ricorrente tra i fan del modello.
Per ora non ci sono immagini ufficiali della nuova generazione, ma è plausibile che il design si ispiri alla concept car Mazda Iconic SP, vista nel 2023 e accolta con grande entusiasmo per le sue proporzioni classiche e i richiami alla leggendaria RX-7. Se così fosse, l’estetica della MX-5 elettrica potrebbe rimanere fedele alla tradizione, con un tocco moderno ed essenziale.
Va detto che l’arrivo della versione elettrica non segnerà la fine del motore termico. Mazda ha confermato che la futura generazione della MX-5 – identificata dalla sigla NE – sarà parte della sua “multi-solution strategy”, ovvero una gamma che includerà motori a benzina Skyactiv-Z, anche con tecnologia mild-hybrid o plug-in, capaci di rispettare le normative Euro 7 e mantenere un peso sotto la tonnellata.