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Charles Leclerc veste i colori della Ferrari con la naturalezza di chi da anni rappresenta il blasone della Rossa in Formula 1, forte di una passione che va ben al di là del suo impegno professionale. Ma anche gli amori più totalizzanti possono avere i loro alti e bassi. La crisi del settimo anno tra Leclerc e la sua Ferrari si intuisce dalle sue sconsolate dichiarazioni Gran Premio dopo Gran Premio, delusione dopo delusione. Che la SF-25 non sia stata all’altezza delle aspettative ormai è un dato di fatto, diciotto gare dopo l’inizio di una stagione in cui la Ferrari, visto il mondiale Costruttori sfumato all’ultimo nel 2024, era data tra le favorite.
“Vorrei vincere di più”, ha confessato Leclerc in un’intervista concessa al New York Times. Ma la priorità, nonostante le difficoltà, sembra ancora farlo con la Ferrari. “Stiamo lavorando verso questo obiettivo. Sono estremamente motivato, non mi sono lasciato andare. Anzi, tutto questo mi spinge a lavorare ancora più duramente per portare di nuovo la Ferrari alla vittoria”. Un successo che, tolto l’acuto di Lewis Hamilton nella Sprint in Cina, manca da quasi un anno. L’ultima vittoria della Rossa, firmata Carlos Sainz, risale al GP del Messico 2024. Leclerc aveva vinto una settimana prima, ad Austin.
“Abbiamo fatto un buon passo in avanti, così come Red Bull e Mercedes. La McLaren domina dall’inizio della stagione, e tutto questo è piuttosto sconfortante. Lato mio, però, sono molto felice del modo in cui guido. Vorrei solo che lottassimo per la vittoria”. Leclerc il successo l’ha sfiorato in Ungheria, prima che la sua SF-25 subisse un calo prestazionale verticale mentre tentava di capitalizzare la sua pole position. All’epoca, l’aveva definita la chance migliore per vincere che avrebbe avuto nell’intero anno, e per ora la sua previsione si è rivelata accurata. “Al momento è molto difficile trovare quella performance extra” che hanno gli avversari, riflette Leclerc.
Dalle parole di Leclerc al New York Times traspare anche una fiducia nei confronti del team principal della Ferrari, Fred Vasseur. “Sta facendo crescere il team. È un processo ancora in corso, ma vedo grandi miglioramenti. Sono sforzi che verranno ripagati. Spero solo che succeda presto”, riflette il monegasco. Anche se Charles ha ancora il tempo dalla sua – compirà 28 anni questa settimana – è inevitabile che cominci a riflettere sul suo futuro. “Sicuramente mi sento nel fiore degli anni. Non credo di aver iniziato la mia discesa, e non penso succederà a breve”.
“Mi sento ancora molto giovane. Ma sicuramente questi anni saranno molto importanti. Ed è cruciale che il prossimo anno si cominci con il piede giusto”. Non è casuale che Leclerc ponga l’attenzione sul 2026, vista la rivoluzione tecnica di cui sarà protagonista la Formula 1 il prossimo anno. Se la Ferrari non dovesse essere competitiva dopo il cambio regolamentare, Leclerc potrebbe cominciare a guardarsi intorno. Il mercato piloti, fatti salvi alcuni rinnovi, in questo momento è sostanzialmente quiescente. Ma potrebbe accendersi una volta diventati chiari i valori in campo.
C’è un motivo se Max Verstappen ha rinnovato la sua fiducia alla Red Bull per il prossimo anno, ben prima che ci fosse una crescita prestazionale. Tutti rimangono alla finestra, in attesa che la prima parte della stagione 2026 possa far luce sulla vera competitività delle varie scuderie. E che, di conseguenza, diventi chiara la destinazione più ambita. Per ora, Leclerc professa la sua fiducia nei confronti della Ferrari. “Non voglio avere rimpianti. Mi basta sapere di aver fatto di tutto per vincere”, riflette. Ma forse arriverà il momento in cui il suo grandissimo amore per la Rossa non basterà per restare a Maranello.