Il Max Verstappen dei rally che vuole correre in Formula 1: Kalle Rovanpera riuscirà nell’impresa?

Il Max Verstappen dei rally che vuole correre in Formula 1: Kalle Rovanpera riuscirà nell’impresa?
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Kalle Rovanpera, talento veloce e precoce come Max Verstappen, ha deciso di lasciare il WRC per correre in Super Formula, sognando la F1. Ma è un obiettivo davvero raggiungibile?
11 ottobre 2025

Kalle Rovanpera lascia il WRC per correre con le monoposto, ed è come se Max Verstappen decidesse improvvisamente la Formula 1 per inseguire il sogno di vincere nell’Endurance con una GT. Che quella del finlandese sia una decisione clamorosa lo si capisce dal suo CV, a dir poco impressionante. Il parallelo con Verstappen regge, eccome. Così come Max, anche Kalle è figlio d’arte. Suo padre, Harri, partecipò al mondiale Rally dal 1993 al 2006, vincendo una sola gara. A lasciare il segno nell’ambiente avrebbe pensato il figlio, messo in macchina sin da quando era piccolo.

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Dal debutto nel WRC a soli 19 anni nel 2020, Kalle è stato protagonista di una progressione impressionante. È diventato il più giovane di sempre ad andare a podio, a vincere una gara, ad aggiudicarsi il mondiale, a 22 anni e un giorno. Ne ha colto un altro con facilità, prima di scegliere un programma ridotto lo scorso anno, contribuendo comunque al titolo Costruttori di Toyota. Poi la decisione di tentare la carta delle monoposto, arrivata mentre è ancora in lizza per il suo terzo titolo mondiale.

È una scelta di rottura, che induce a delle riflessioni sullo stato attuale del mondiale Rally. È difficile immaginarsi che un pilota di soli 25 anni potesse fare una scelta simile all’epoca d’oro di questa disciplina. Sébastien Loeb fu l’unico a provarci davvero, arrivando molto vicino a disputare il GP di Abu Dhabi 2009 con la Toro Rosso, dopo essersi sottoposto a una preparazione meticolosa. Aveva 35 anni, però, non 25. Avrebbe trovato fortuna in pista nel mondiale Turismo con Citroen, ma non la F1.

L’ostacolo che di fatto fermò Loeb è lo stesso che si troverà davanti Rovanpera, la Superlicenza. Per averla, la via più veloce è competere in Formula 2, intraprendendo lo stesso percorso che affronterà Colton Herta per puntare a un sedile in Cadillac a medio termine. Classificarsi tra i primi tre nella serie cadetta è sufficiente per accumulare le 40 lunghezze necessarie a ottenere il lasciapassare per competere in Formula 1. Ma non è un’impresa semplice per chi non è cresciuto a pane e kart.

Kalle comincerà il suo percorso in Super Formula, campionato giapponese che vanta delle monoposto con prestazioni non troppo lontane dalla Formula 1. Lo farà con il supporto di Toyota, restando così parte della famiglia di Gazoo Racing. Che, a ben vedere, è un ottimo viatico per varcare la porta della F1. La casa giapponese è partner della Haas, e, come dimostra l’ingaggio di Ryo Hirakawa come pilota di riserva, può piazzare dei suoi talenti in un team in cui un giorno potrebbe avere anche un’ingerenza maggiore.

Ma Rovanpera è anche un atleta Red Bull. Se dovesse rivelarsi rapido con le monoposto ad alto livello, non ci stupiremmo di vederlo reclutato in Racing Bulls. D’altronde, la nuova avventura di Kalle è una sfida pazza, di quelle che tanto piacciono al brand, a prescindere dallo sport in cui sono declinate. E il buon Helmut Marko, uomo dall’innamoramento facile sul fronte dei piloti, potrebbe lasciarsi affascinare da un talento che osa lasciare la disciplina in cui eccelle per tentare una via dall’esito incerto. Le opportunità sulla carta per Rovanpera, insomma, sono diverse. Ma che possano concretizzarsi è un altro discorso. Il difficile non è essere immediatamente veloci, ma riuscire a gestire tutte le sfumature e le complessità di una categoria che mette in difficoltà anche i rookie che corrono con le monoposto da parecchio tempo.

I piloti di rally sono abituati a estrarre il 100% dalla macchina. Ma arrivare al 95% del limite prestazionale di una monoposto attuale vuol dire muoversi sul costante filo dell’incidente. Essere rapido, in ogni caso, è un conto. Essere costante un altro. E ci vuole tempo anche per gli esordienti più talentuosi per avere ragione di compiti ardui come la preparazione della gomma sul giro secco. Il talento naturale di Rovanpera basterà a renderlo una star anche con le monoposto? Comunque vada, gli si deve riconoscere il coraggio di volerci provare.

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