Boullier, Lotus: «Raikkonen va lasciato in pace. Lo abbiamo capito e questi sono i risultati»

Boullier, Lotus: «Raikkonen va lasciato in pace. Lo abbiamo capito e questi sono i risultati»
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In un’intervista il Team Principal della Lotus Éric Boullier racconta il presente e il futuro della squadra di Enstone, tornata al successo grazie ad un pilota come Kimi Raikkonen
20 marzo 2013

In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport Éric Boullier, Team Principal della Lotus, ha parlato della recente vittoria conquistata da Kimi Raikkonen nella prima tappa del Mondiale di Formula 1 andata in scena domenica scorsa a Melbourne, in Australia.

 

Boullier ha colto l’occasione quindi per fare un bilancio sulla situazione della scuderia di Enstone, che dirige dal 2010 e che è riuscito a riportare alla vittoria anche dopo l'"era Kubica" (l’anno scorso Raikkonen vinse il GP di Abu Dahbi).

 

Prima di tutto secondo Boullier la vittoria di Melbourne potrebbe non rimanere isolata: «Per niente il nostro obiettivo è di rimanere tra le squadre di vertice. Sappiamo quali sono le mosse da fare durante la stagione per lottare sino alla fine per l Mondiale, anche se è prematura discutere di questo».

 

La chiave dei risultati vincenti della Lotus però sono in gran parte dovuti a Raikkonen, un pilota dalla personalità unica che oggi sembra aver abbandonato gran parte di quell’aria cupa che lo circondava ai tempi in cui era in Ferrari. Boullier spiega che Kimi è un pilota che “va lasciato in pace” e che sa quello che deve fare senza bisogno che glielo si ricordi ogni volta. Come dimenticare la celebre conversazione con il Team Radio nel GP di Abu Dhabi dello scorso anno quando Kimi disse: “Lo so quello che devo fare, lasciatemi in pace, non dovete ricordarmelo ogni secondo!”.

boullier lotus
Éric Boullier, Team Principal della Lotus, spera di ottenere nuove risorse economiche grazie ai risultati di rilievo ottenuti

 

Boullier descrive così il Kimi della Lotus: «Kimi è Kimi, godiamocelo così. È stato bravissimo lo scorso anno a riscoprirsi. E ha cominciato il 2013 con la stessa grinta con cui aveva concluso il 2012. Il segreto? Nessuno deve dirgli cosa deve fare. Lo sa già, la squadra lo stima e sa che va lasciato in pace e preso com’è, concedendogli la libertà che desidera. Odia che gli vengano imposti dei limiti, ce lo ha detto, noi lo abbiamo capito e questi sono i risultati. Ma è solo l’inizio».

 

L’altro pilota della Lotus invece, Grosjean, non è partito con il piede giusto quest’anno ma Boullier è fiducioso: «Grosjean a Melbourne è partito male, è rimasto a metà gruppo e ha consumato maggiormente le gomme, per cui abbiamo deciso di farlo fermare tre volte. Una corsa sfortunata, ma si riscatterà presto».

 

Boullier si augura infine che i risultati di rilievo del team possano portare maggiori entrate in termini finanziari: «Per quanto riguarda il budget per ora siamo a livello del 2012. Spero però che questa vittoria smuova i nostri partner, convincendoli che siamo una grande squadra, non un team che partecipa e basta».

 

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Da Moto.it

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