F1 Corea 2013: i retroscena del GP di Yeongam

F1 Corea 2013: i retroscena del GP di Yeongam
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Paolo Ciccarone
Il GP di F1 di Corea 2013 ha visto dominare Sebastian Vettel. Ma al di fuori di questo successo la gara coreana ha portato molte ombre | <i>P. Ciccarone, Yeongam</i>
6 ottobre 2013

Lotus contro Kimi

Ha destato sorpresa la comunicazione radio fra Boullier, team manager della Lotus, e Grosjean, quando invitava il francese ad attaccare Raikkonen. Che i due siano separati in casa è lampante come è chiaro che si siano rotti i rapporti fra il pilota finlandese e la squadra. Il retroscena, però, è ancora più piccante perché Kimi Raikkonen è pagato anche in base ai punti che fa e quindi più punti prende più soldi la Lotus deve dargli!

Ecco perché Boullier ha detto a Grosjean di darci dentro, proprio perché Romain ha un contratto tutto compreso e porta i soldi della Total (dai 17 milioni di euro dell’anno scorso sono meno di 10 ma sempre tanti…). Se a fine anno Raikkonen ha più punti in carniere, il debito Lotus aumenta a dismisura e Boullier, attento alla cassa (e tra l’altro non ha ancora pagato) potrebbe trovarsi a dover far fronte a una causa molto più ricca rispetto a quella che Raikkonen ha già avviato per farsi pagare il dovuto…

Quando il Black va in bianco

Alla Mercedes non hanno problemi di budget, almeno per ora, ma la crisi economica che ha colpito Blackberry con i suoi cellulari e smartphone rischia di costare anche alla squadra. A Singapore, infatti, c’era stato l’annuncio di messa in mobilità di 1800 dipendenti con altri 18000 interessati a riduzioni varie, il mercato è in crisi per questo marchio e dover spendere soldi per la F1 non è stato visto di buon occhio dagli azionisti.

f1 corea 2013 hamilton
In Mercedes al momento non ci sono problemi di budget, ma la crisi economica che ha colpito Blackberry rischia di costare caro anche alla squadra

 

Infatti proprio a Singapore Mercedes aveva inaugurato un nuovo sponsor, facente sempre capo al gruppo, ma con investimenti diversi e ramificati. Ora la crisi di Blackberry rischia di mandare in…bianco i bilanci della Mercedes che dovrà trovare altri partner per compensare le spese per la prossima stagione.

Unica nota positiva è il fatto che al banco prove il motore turbo tedesco sembra avere un centinaio di cavalli in più rispetto alla concorrenza, ma è anche vero che certi accessori erano stati posizionati in modo tale che su una monoposto non è possibile, per cui le prestazioni massime teoriche una volta trasferite in pratica diventano diverse.

Webber polemico con Pirelli

Ormai sono diventati i Bibì e Bibò della F.1, Mark Webber e Fernando Alonso oltre che uniti dallo stesso management, Briatore, sono uniti anche da amicizia e interessi in comune. Infatti quando possono vanno in bicicletta insieme, anche se da dopo l’incidente Webber ha dovuto rallentare gli allenamenti per i problemi alla gamba.

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Dopo che Alonso aveva detto che la Pirelli aveva portato gomme di poca qualità, in gara Webber ha calcato la mano dicendo di peggio: «A loro non interessano i piloti e la sicurezza»


Dopo che in qualifica Alonso aveva detto che la Pirelli aveva portato gomme di poca qualità, in gara Webber ha calcato la mano dicendo di peggio: «A loro non interessano i piloti e la sicurezza, quando portano una nuova gomma in pista non si curano assolutamente di noi, pare quasi che non gli interessi la nostra sicurezza» dando quindi ragione ad Alonso. Ma la replica Pirelli è stata forte da parte di Paul Hambery«Chiedete a Vettel come si usano» peccato che lo stesso Paul si sia dimenticato che a inizio anno, con la Red Bull che era in crisi col tipo di gomme portato all’epoca, fosse stato proprio Vettel il primo a lamentarsi, e anche in maniera furiosa.

Dopo che Pirelli ha cambiato mescole e carcasse, guarda caso la Red Bull ha ripreso a volare, tanto che dalla sola vittoria a inizio stagione, Vettel ne ha incamerate altre sette nella seconda parte di campionato. Come dire che il cambiamento Pirelli li ha favoriti di sicuro e se Alonso si lamenta, forse un po’ di ragione ce l’ha, non tanto per la qualità delle gomme, quanto per la scelta politica di tornare con una carcassa che fa volare la Red Bull e manda in crisi gli altri. Resta, è vero, il mistero Lotus. Loro sono sempre andati bene sia con un tipo che con l’altro di gomma, segno che a Maranello devono guardarsi in faccia, ma almeno dal punto di vista politico la Ferrari non è sola e grazie a Webber ha un alleato in più.

 

 

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