F1. GP Gran Bretagna 2025: le pagelle di Silverstone

F1. GP Gran Bretagna 2025: le pagelle di Silverstone
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I promossi e i bocciati di Silverstone nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna 2025 di Formula 1
7 luglio 2025

Chi sono i promossi e i bocciati di Silverstone? Scopriamolo insieme, sfogilando le pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna 2025 di Formula 1.

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Nico Hulkenberg, voto 10 e lode

Quei due sono in lotta per il Mondiale, Verstappen sbaglia clamorosamente dopo aver compiuto l’ennesima impresa, le Ferrari affondano (più o meno) ma chi se ne importa ragazzi: Nico Hulkenberg ha conquistato il suo primo podio, dopo “soli” 15 anni e 239 gran premi. La cosa più bella, però, è stata osservare l’ondata di affetto e stima che hanno travolto il tedesco dopo questo risultato del tutto inaspettato, perché è sempre stato uno dei piloti più ammirati e rispettati, uno che aveva le carte in regola per fare grandi cose, spesso accostato a questo o quel top team, che poi però per qualche motivo finivano sempre per scegliere qualcun altro, sbagliando. Voto 10 e lode a Hulkenberg allora, anche perché guai a parlare di fortuna: partito 19°, in una gara resa difficilissima dal continuo variare delle condizioni della pista il tedesco non ha sbagliato niente e ben assistito dal box (che gli ha montato un treno di intermedie nuove prima che le condizioni peggiorassero) ha gradualmente rimontato fino a trovarsi in zona podio, poi difendendosi dal ritorno di Hamilton. Insomma, un saggio di abilità per un pilota che a 37 anni rappresenta il futuro di Audi in F1.

Lando Norris, voto 9

Sul podio con lui, voto 9 Norris, che vince ma non convince fino in fondo, perché prima che il compagno gli regalasse la vittoria è parso leggermente dimesso: 3° in qualifica, in gara quando ha ricominciato a piovere è stato più titubante rispetto a Piastri, che probabilmente non avrebbe mai superato. Stavolta la fortuna ha guardato verso di lui, se lo merita a prescindere però…

Oscar Piastri, voto 8

Voto 8 a Piastri in compenso, che meriterebbe 10 per l’autorevolezza con cui aveva preso il comando e stava portando a casa la vittoria, ma l’australiano ha voluto essere il più furbo tra i furbi, tirando un’inutile inchiodata in pieno rettilineo per mettere in difficoltà Verstappen e gli altri dietro di lui. Non proprio una bella mossa, che i commissari hanno sanzionato come pericolosa. È giusto così.

Lewis Hamilton, voto 8

4° posto per Hamilton, il cui week end di gara è sicuramente positivo ma ha il sapore delle occasioni perse: in qualifica quando è in lotta per la pole forse gli viene un po’ di “braccino” nel finale e perde tutto il vantaggio pur senza errori evidenti e in gara in alcuni momenti mostra il talento dei giorni migliori, poi però non riesce a chiudere il distacco su Hulkenberg prima dell’ultimo pit stop e uscendo con le slick commette subito un paio di errori che di fatto lo tagliano fuori dalla lotta per il podio. Voto 8, però l’inglese non è esente da colpe.

Max Verstappen, voto 8

Solo 5° Verstappen, che al sabato compie l’ennesima impresa e un’altra la stava compiendo in gara stando lassù con una macchina scarichissima di alettoni. Poi l’erroraccio, al quale forse non è del tutto estranea la mossa scomposta di Piastri al restart. L’olandese è comunque bravo a risalire: voto 8.

Pierre Gasly, voto 8,5

Gran 6° posto per Gasly, che era riuscito anche a entrare in Q3 e che con la pioggia è abilissimo nel non commettere errori tenendo per tutta la gara la sua Alpine nei piani nobili della classifica: voto 8,5.

Lance Stroll, voto 7,5

Dietro il francese, a sorpresa troviamo Stroll, che beneficia soprattutto della scelta di mettere le gomme morbide quando la pista si stava asciugando, ma va detto che il canadese ancora una volta ha dimostrato di correre quasi meglio sull’acqua che sull’asciutto… non sbaglia niente e per un pezzo di gara è perfino 3°, poi perde gradualmente terrendo ma la sua prestazione è assolutamente positiva: voto 7,5.

Alexander Albon, voto 7

A punti anche Albon, dal quale forse in una gara così sarebbe lecito aspettarsi anche qualcosa di più (il discorso va preso come un attestato di stima nei suoi confronti) ma ancora una volta muove la classifica per il team: voto 7.

Fernando Alonso, voto 7

9° Alonso, arrabbiato con il team per non aver beneficiato della strategia di Stroll e per essere finito per una volta dietro al compagno di squadra: ecco, giusto per far capire la “fame” che ha ancora lo spagnolo… voto 7 anche per lui, anche per la bella qualifica.

George Russell, voto 5

Chiude la zona punti un Russell che non si sa davvero come giudicare: come il pilota che sfiora la pole (parte 4°, ma a meno di un decimo e mezzo dalla pole) e che ricostruisce la sua gara dopo essere precipitato in fondo, o come il pilota che già nel giro di ricognizione rovina tutto sbagliando a giudicare le condizioni del tracciato e poi, una volta risalito in classifica, non contento ributta tutto all’aria mettendo le slick troppo presto? Voto 5 perché il piede c’è, ma serve anche una visione di gara che è completamente mancata.

Charles Leclerc, voto 4

Fuori dai punti, voto 4 a Leclerc, e stavolta siamo generosi: per troppa irruenza all’ultima curva manca la prima fila in qualifica (in pratica errore opposto di Hamilton, ma stesso risultato) e anche lui distrugge la sua gara prima ancora di iniziarla pensando di poter partire con le slick su una pista ancora allagata. Perché sia chiaro: se anche non avesse ricominciato a piovere, il distacco accumulato nei primissimi giri era già ben maggiore rispetto al tempo che avrebbero impiegato gli altri per cambiare le gomme. Non contento, in gara commette un altro paio di escursioni fuori dal tracciato e solo a tratti dà l’idea di avere la situazione sotto controllo. Si dice che la Ferrari non sia un’auto facile da guidare sul bagnato, probabilmente è vero, sicuramente il suo assetto non aiutava, però il monegasco ci ha messo molto del suo e per una volta non in positivo.

Carlos Sainz, voto 5

Voto 5 a Sainz, fuori dai punti in un gran premio che in teoria doveva premiare l’esperienza e la visione di gara: dopo un inizio di stagione difficile lo spagnolo sembrava essersi ripreso, ma le sue prestazioni hanno ricominciato a essere molto distanti da quelle di Albon.

Mercedes, voto 3

Voto 3 alla Mercedes, che quando era palese l’errore di strategia con Russell ha pensato bene di fermare anche Antonelli, così da rovinare anche la sua gara. Tra l’altro la scelta della gomma bianca su una pista allagata era ben curiosa. In tutto ciò, l’italiano (voto 6) è rimasto in pista come ha potuto, finché non è stato centrato da Hadjar, però Russell ancora una volta l’ha surclassato in prova e in gara (a parità di scelta strategica infelice).

Yuki Tsunoda, voto 4

Infine voto 4 a Tsunoda, meglio del solito in qualifica (partiva 11°) ma sprofondato in gara e autore dell’ennesima ruotata ad un altro pilota e per questo giustamente penalizzato. Forse sta cercando di guadagnarsi almeno una gara di pausa da questo calvario.

Full wet, voto 0

Voto zero alle “full wet”, che ancora una volta non si sono viste, eppure il “Circus” se le porta sempre dietro in ogni angolo del pianeta. Ma piuttosto che usarle la F1 preferisce mettere la safety car quando piove troppo, pare perché la nuvola d’acqua che creano sia eccessiva per la visibilità. Se è così la scelta di neutralizzare la gara si può anche capire (già con le intermedie ieri a tratti non si vedeva niente in scia ad un’altra vettura), ma allora che senso ha progettarle e produrle?

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