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Un Gran Premio di Gran Bretagna 2025, dodicesimo appuntamento stagionale, condizionato dal meteo e da scelte strategiche complesse ha visto la Ferrari soffrire, con Charles Leclerc solo quattordicesimo, mentre Lewis Hamilton si è piazzato quarto. Al termine della gara, il team principal Frédéric Vasseur ha sottolineato le difficoltà della SF-25, ma anche alcuni segnali positivi in vista del proseguo della mondiale.
Nonostante un setup aerodinamico pensato per garantire carico, e quindi performance sul bagnato, la Ferrari non è riuscita a esprimersi al livello sperato. "Eravamo un passo indietro rispetto alla McLaren — ha spiegato Vasseur — avevamo più carico aerodinamico rispetto a Max Verstappen, ma loro erano molto più veloci. Non credo che il ritmo puro fosse il problema principale oggi. Per Charles la gara è stata compromessa già al primo giro, quando ha deciso di entrare ai box e perdere posizioni. Il vero problema è stato il grande sforzo necessario per superare in condizioni di scia, a volte impiegavamo anche 10 giri per riuscirci, pur essendo più veloci".
Il weekend è stato quindi complicato anche dal punto di vista strategico: "Tutti tranne Norris e Nico Hulkenberg hanno tanti rimpianti, perché in queste gare si ha sempre la sensazione che fermarsi un giro prima o dopo avrebbe cambiato tutto».
Vasseur ha poi spiegato che la gestione della temperatura gomme resta un fattore chiave: "Non è una novità, è così da 25 stagioni, ma quando la lotta è serrata diventa cruciale. La McLaren è avanti in questo, anche se a seconda delle condizioni possono avere un vantaggio che va da pochi decimi fino a 7 decimi". A influire sono anche asfalto, layout e condizioni ambientali, con la Mercedes più efficace su piste fredde e a bassa energia e Ferrari più performante nelle condizioni opposte.
Sul comportamento della SF-25 in condizioni di bagnato e sull’auto definita “nervosa” da Hamilton e Leclerc, Vasseur commenta: "Lewis ha detto che la macchina è molto reattiva, ma non è sempre così. È difficile avere una macchina costante, e qui la McLaren è più veloce perché ha un comportamento più prevedibile durante il stint".
Se ad aprile il team aveva indicato le qualifiche come il vero ago della bilancia, a metà stagione Vasseur ammette che la situazione varia da circuito a circuito: "A Silverstone o a Canada si può sperare di sorpassare, ma in altre piste è quasi impossibile senza un gap di 4-5 decimi, che qui nessuno ha. Nei top team i primi sono racchiusi in un decimo, quindi la qualità della guida e del team è fondamentale".
Sulla performance di Leclerc in qualifica, il team principal esprime apprezzamento per l’autocritica del pilota: "Charles si prende sempre le responsabilità, a volte forse troppo. È un segnale positivo, perché così non crea tensioni nel team. Inoltre, ha fatto passi avanti nel ritmo gara e nel set-up, anche se questo complica le qualifiche".
Nonostante la vittoria netta di McLaren, Vasseur mantiene una posizione lucida: "Siamo consapevoli che sarà molto difficile recuperare sulla McLaren, che ha un vantaggio in campionato e in performance. Ma siamo ancora in lotta con Mercedes e Red Bull, e vogliamo vincere qualche gara. Sappiamo cosa fare per il futuro e siamo concentrati". Sul clima nel team e sulle discussioni con il CEO Ferrari Benedetto Vigna, il manager ha preferito non aggiungere dettagli, ribadendo la fiducia nel progetto.
Sulla controversa scelta di fermarsi presto ai box di Leclerc, Vasseur chiarisce che la decisione è stata del pilota, ma non è semplice giudicare in diretta: "Quando si fa il giro di formazione dietro la safety car a bassa velocità, è difficile valutare il grip. Charles e Russell hanno preso la decisione di entrare, ma Charles ha capito subito che non era la scelta giusta". Anche il pit stop di Hamilton è stato analizzato con onestà: "Probabilmente è arrivato un giro troppo presto, e ha perso tempo in alcune curve. In queste situazioni è sempre difficile anticipare le mosse degli avversari". Infine, sul comportamento delle gomme sul bagnato, la variabilità delle condizioni meteo ha reso impossibile pianificare stint precisi, complicando la gestione della pressione degli pneumatici.
Photo Credit immagine di copertine: ANSA