Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Una domenica dal sapore amaro per la Red Bull a Silverstone, dove le condizioni meteo e un episodio chiave con Oscar Piastri hanno compromesso la gara di Max Verstappen, quinto al traguardo dopo un testacoda, e lasciato Yuki Tsunoda in fondo al gruppo penalizzato di dieci secondi per un contatto con Bearman. Christian Horner, team principal Red Bull, analizza così una gara che, senza l’imprevedibilità del meteo britannico, avrebbe potuto portare ben altri risultati.
“Partiamo da sabato, perché almeno lì abbiamo qualcosa di positivo” ha raccontato Horner. “Abbiamo scaricato la macchina fino a livelli di carico da Monza e Max ha trovato un ottimo bilanciamento, che gli ha permesso di firmare una pole position fantastica, eguagliando il record di Sebastian Vettel”. Una scelta dettata da previsioni che lasciavano pensare a una gara asciutta o con un rischio pioggia minimo. “Nessuna previsione che avevamo mostrava una pioggia così intensa e soprattutto così in ritardo. Max è partito bene, gestendo al meglio i primi giri sul bagnato, ma si è visto subito che Oscar aveva un bel vantaggio di passo, soprattutto con quelle gomme”.
Con il progressivo asciugarsi della pista e le intermedie che cominciavano a surriscaldarsi, la McLaren è volata via, mentre la Red Bull ha atteso il ritorno della pioggia, azzeccando il crossover per tornare davanti in pit lane a Lando Norris. “Abbiamo aspettato il momento giusto e Max si è ritrovato di nuovo in buona posizione. Poi però è arrivata la safety car e da lì la nostra gara è cambiata”.
Alla ripartenza, Piastri ha sorpreso tutti con una staccata aggressiva verso Stowe: “Max stava preparando il restart, gestendo i settaggi e gli interruttori, ma Oscar ha fatto una manovra che lo ha colto completamente di sorpresa. Così Max ha perso il controllo in uscita da Stowe, riuscendo comunque a riprendere la macchina, ma ritrovandosi decimo dietro a Sainz”. Da lì, la gara è stata tutta in salita, con il carico aerodinamico scarico che penalizzava Verstappen nel traffico e sull’asfalto umido. “Quando la pista si è asciugata, il passo è tornato e Max ha potuto risalire fino al quinto posto, superando Stroll che soffriva con le soft”.
Horner non ha dubbi su quale fosse il reale potenziale della RB21 a Silverstone: “Su pista asciutta saremmo stati da podio, le McLaren oggi erano veloci ma potevamo giocarcela. Peccato che il meteo abbia scombinato tutto”. Sul testacoda, il team principal Red Bull ha chiarito che non si è trattato di un problema di impostazioni errate: «Lo ha colto di sorpresa. Doveva ancora finire di preparare la ripartenza quando Oscar è partito. Stava semplicemente cercando di seguire il gruppo”.
Horner ha anche commentato la penalità inflitta a Piastri per il contatto con Verstappen: “Non mi ha sorpreso vederlo penalizzato, è quello che ti aspetteresti in situazioni così. Forse è stato più strano che Russell non fosse stato penalizzato a Montreal”. Dal lato strategico, Horner difende le chiamate ai box della squadra: “Abbiamo gestito bene i pit stop, il rischio vero sarebbe stato fermarsi troppo presto per montare le slick. Chi lo ha fatto, ha sbagliato. Sapevamo che la pioggia sarebbe tornata e abbiamo atteso il momento giusto per mettere le medie. Alla fine, era difficile capire quando la pista sarebbe stata abbastanza asciutta”.
Fine settimana difficile anche per Yuki Tsunoda, ultimo al traguardo dopo una penalità che Horner giudica severa: “Per me era un incidente di gara, ma le regole sono queste. Ha sofferto come Max nelle condizioni di umido e traffico, ma nel finale con le medie aveva un buon passo. In condizioni normali avrebbe fatto punti”. Horner non ha mancato di fare i complimenti a Nico Hülkenberg, al primo podio della carriera: “Dopo tutti questi anni è bello vederlo lì". Alla battuta se Red Bull avrebbe dovuto ingaggiarlo prima o poi, Horner ha sorriso: "Sono contento per lui".
Ora lo sguardo è già rivolto ai prossimi appuntamenti: “Dobbiamo concentrarci sugli aspetti positivi. Qui abbiamo fatto la pole, l’aggiornamento ha funzionato. Il meteo ci ha girato contro oggi, ma la macchina è migliorata. Spa sarà una pista adatta, e per una volta non dovremo prendere penalità motore… e tanto lì non piove mai, giusto?”. Il lavoro di sviluppo prosegue: “Qualche aggiornamento potremmo portarlo ancora, anche se ormai il 90% della galleria del vento è dedicato al progetto 2026”. Infine, Horner ha spiegato il cambio d’ala tra venerdì e sabato: “Era una buona decisione ingegneristica. Max ieri era velocissimo nei primi due settori e percorreva Copse in pieno. Con pista asciutta sarebbe stato molto difficile avvicinarsi a lui oggi. Ma purtroppo il meteo ha cambiato tutto”.