F1 GP Montecarlo 2013: le pagelle di Monaco

F1 GP Montecarlo 2013: le pagelle di Monaco
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
A Montecarlo abbiamo visto delle grandi Mercedes, ma anche delle Red Bull tenaci e delle Force India e Toro Rosso scatenate. Deludono invece Lotus e McLaren, ma soprattutto Ferrari
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
27 maggio 2013

In quella che è quasi sempre la gara più affascinante - ma anche la più noiosa, ammettiamolo - dell'anno vince Rosberg dopo un fine settimana semplicemente perfetto: velocissimo già il giovedì, affronta con autorevolezza una qualifica resa difficile dalle condizioni mutevoli della pista, riuscendo alla fine a far sua a pochi secondi dalla bandiera a scacchi la pole position. Che a Montecarlo come tutti sanno è già una mezza vittoria.

Mercedes al top

In gara, poi, è semplicemente perfetto: tiene un ritmo sufficientemente lento da non disintegrare le gomme, ma senza mai rischiare di subire un vero attacco, e gestisce con grande freddezza le diverse ripartenze. Voto 10 per Rosberg, quindi, che dopo i primi due gran premi un po' difficili si è ripreso alla grande nel confronto tutto interno con Hamilton, grazie alle tre pole consecutive e a uno stile di guida pulito che gli consente di gestire meglio le gomme. Imbattibile.


Voto 9, comunque, a Hamilton, che non ha niente da rimproverarsi se non la pole mancata per un'inezia: fosse partito lui al palo, probabilmente oggi parleremmo della prima vittoria con la Mercedes dell'inglese. Le due posizioni perse ai danni della Red Bull infatti sono l'inevitabile conseguenza di una fermata ai box altrettanto inevitabile in quel momento. Peccato perchè avrebbe meritato il podio. Sfortunato.

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Le Red Bull a Montecarlo non hanno mai rischiato, portando a casa un preziosissimo terzo 

Red Bull: ottimi strateghi

Voto 8,5 a Vettel: per l'intero fine settimana non è mai il più veloce, ma si qualifica comunque a ridosso delle imprendibili Mercedes e poi in gara corre con grande freddezza, aspettando che la corsa gli serva su un piatto d'argento un secondo posto comunque meritato. Tenace.

 

Lo stesso discorso si può fare tranquillamente anche per Webber, che a Montecarlo si è sempre esaltato: per lui quindi voto 8, dopo un week end sempre a ridosso del compagno tricampione del mondo. Martello.

Grandi le Force India di Sutil e Di Resta, ma anche la Toro Rosso di Vergne

Ancora migliore, in proporzione al mezzo a disposizione, è il week end di Sutil (voto 10), che in qualifica coglie un eccellente 8° posto e in gara si esalta, facendo due sorpassi veri ma estremamente puliti a piloti come Button e Alonso. Bravissimo. Con la sua prestazione, di fatto Sutil ridimensiona la gara comunque ottima del suo compagno di squadra Di Resta, autore di due sorpassi all'esterno sul rettilineo di partenza davvero notevoli: per lui voto 8, anche se ha pagato cara la posizione al via.

Un altro che con un'auto di secondo piano ha fatto cose egregie è Vergne, entrato addirittura in Q3 e poi confermatosi in gara con uno strepitoso 8° posto, che con la Toro Rosso è quasi una vittoria


Un altro che con un'auto di secondo piano ha fatto cose egregie è Vergne, entrato addirittura in Q3 e poi confermatosi in gara con uno strepitoso 8° posto, che con la Toro Rosso è quasi una vittoria. Anche per lui voto 10, e un dubbio: ma perchè non corre sempre così? Insomma, con la sua atipicità, anche quest'anno Montecarlo ha premiato più di un pilota delle scuderie di secondo piano.

Lotus: non è andata come previsto

L'altra faccia di questa medaglia, naturalmente, è l'elenco dei "big" che lasciano il porto di Monaco delusi. Tra questi c'è Raikkonen, mai veramente competitivo, che fa quel che può finchè Perez non si avvicina troppo: il finlandese lo chiude (era comunque davanti) per impostare la sua traiettoria, ma il contatto è inevitabile, così come il danno alla sua posteriore sinistra. Nel contatto Raikkonen non ha particolari colpe e questa probabilmente non era la pista più adatta alle Lotus, però le attese della vigilia erano altre. Voto 6,5, quindi: delusione.


Sempre meglio, comunque, del compagno di squadra Grosjean, che nelle libere prova la tecnica della sponda in due diverse curve, in qualifica resta fuori dalla Q3 e in gara vola addosso all'incolpevole Ricciardo. Voto 0, sperando che questo non sia l'inizio di un altro filotto di incidenti...

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La Lotus a Montecarlo non era tra le favorite, ma non si aspettava di certo dei risultati così deludenti

Perez: sorpassi a occhi chiusi, con il cervello staccato

Un bravo psicologo potrebbe forse dire due paroline anche a Perez, che con la Sauber era un missile e anche con la McLaren, dopo un inizio stentato, sembra avere trovato un certo feeling. In gara ha dato spettacolo compiendo due bei sorpassi prima su Button e poi su Alonso, però il messicano non può correre sempre con un mirino puntato sugli scarichi del compagno di squadra (certe cose, tra Button e Hamilton, non sono mai successe, eppure si giocavano posizioni di ben altro livello ed Hamilton non è certo un agnellino) e per ogni sorpasso fatto ci sono almeno 3 tentativi a vuoto compiuti staccando il cervello e chiudendo gli occhi, che potevano finire in altrettanti incidenti. Alla fine naturalmente l'incidente è arrivato, e la colpa è sua, perchè a Montecarlo o lo infili davvero l'avversario, o te ne stai dietro: non puoi mettere solo mezza macchina dentro, perchè semplicemente non c'è lo spazio. Voto 5 quindi, che è la media tra il voto 8 per i due sorpassi riusciti e il voto 2 per tutto il resto. 

 

Voto 5, comunque, anche a Button, perchè se Perez deve darsi una calmata l'inglese al contrario deve svegliarsi, vedi l'infilata subita come un debuttante da Sutil.

Il trionfo in Spagna sembra già appartenere alla preistoria, anche perchè che questa non fosse la pista più adatta alla Rossa già si sapeva, ma stavolta nel team di Maranello non ha funzionato proprio niente, nè i piloti nè la squadra

Ferrari: non ha funzionato niente

Dopo la gara però i più delusi di tutti, naturalmente, indossavano delle casacche rosse. Il trionfo in Spagna sembra già appartenere alla preistoria, anche perchè che questa non fosse la pista più adatta alla Rossa già si sapeva (un po' come per la Lotus), ma stavolta nel team di Maranello non ha funzionato proprio niente, nè i piloti nè la squadra. Massa ha demolito n.2 monoposto commettendo lo stesso assurdo errore di traiettoria: ma chi si crede di essere, Maldonado? Alonso, da parte sua, in gara è stato fin troppo remissivo, facendosi infilare prima da Perez e poi da Sutil in modo abbastanza clamoroso, perchè in entrambi i casi non aveva protetto la posizione (lui nel dopo gara dirà di aver voluto evitare contatti, ma la porta aperta per provarci l'ha lasciata lui).

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A Monaco non ha funzionato nulla nel team Ferrari

 

Anche il team, comunque, ha le sue colpe, perchè a Montecarlo - dal momento che è difficilissimo superare - se si parte dietro l'unica possibilità è smarcarsi da chi ci precede grazie ai pit stop: partire dietro e sostituire le gomme quando lo fanno quelli che ci precedono è la migliore garanzia di non combinare niente di buono. Nel dopo gara Fry ha dichiarato che il trenino di monoposto così vicine ha reso impossibili altre strategie, ma non siamo d'accordo: perchè non rischiare - perchè sicuramente di azzardo si sarebbe trattato - un prima sosta molto anticipata, intorno al 15° giro? Proprio la compattezza del gruppo avrebbe garantito di avere poi pista libera, e in quel momento chi aveva pista libera girava 2 secondi più veloce rispetto a Rosberg.

 

Con questa tattica si sarebbe potuti arrivare perfino sul podio. Certo, il rischio era quello di trovarsi con uno stint centrale troppo lungo per le gomme, ma valeva la pena rischiare, un po' confidando nell'ingresso di una safety car, un po' perchè difendere un 6° posto non ha molto senso quando il tuo avversario diretto per il mondiale è 2°. Voto 2 a Massa quindi, 4 ad Alonso e 4 anche al team.

Nel dopo gara Fry ha dichiarato che il trenino di monoposto così vicine ha reso impossibili altre strategie, ma non siamo d'accordo: perchè non rischiare - perchè sicuramente di azzardo si sarebbe trattato - un prima sosta molto anticipata, intorno al 15° giro?

E la Rai...

E voto 4 pure alla coppia Mazzoni e Capelli della RAI, che commentano ogni cosa come se fossero gli addetti stampa della Ferrari: solo così si piega la balzana idea che farsi infilare come un pollo da Sutil sia parte di un'astuta strategia di Alonso per «mandare avanti il tedesco e sperare che qualcosa succeda»!

 

In effetti la storia della F1 è piena di piloti che hanno vinto gare e campionati facendosi superare volutamente dagli avversari... In passato avevamo già avuto l'impulso di scrivere di questo atteggiamento fastidiosissimo, ma abbiamo sempre evitato perchè non è elegante criticare altri giornalisti: però stavolta è stato raggiunto davvero il ridicolo. Alonso non ha bisogno di questi commenti, la Ferrari di oggi - che rimane comunque un top team - non ne ha bisogno, gli spettatori soprattutto non ne hanno bisogno.

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