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In un momento in cui McLaren si è imposta come la principale antagonista di Red Bull nella lotta al titolo 2025, Andrea Stella prende la parola per raccontare l’evoluzione della scuderia di Woking e svela i segreti di una crescita che – a suo dire – ha pochi eguali nella recente storia della Formula 1. “Il ritmo di progresso che abbiamo avuto in un paio d’anni è unico. Forse persino più veloce di quello vissuto alla Ferrari nei suoi periodi più competitivi”, ha dichiarato Stella in conferenza stampa. “E qui non ci sono superstar: è davvero un percorso di squadra, che include anche i piloti”.
Alla base del successo dell’MCL39 c’è un cambio di passo nelle strategie di sviluppo. “Quando l’anno scorso ci siamo chiesti quanto investire nella vettura 2025, volevamo essere ambiziosi. Abbiamo adottato un approccio aggressivo all’innovazione”, ha spiegato il team principal. “Dal punto di vista ingegneristico, alcune soluzioni ci hanno messo in difficoltà, non sapevamo se saremmo stati in grado di realizzarle. Ma i numeri in simulazione dicevano che non sarebbero bastate. Abbiamo dovuto fare ancora di più”.
E se all'inizio della stagione il pacchetto non sembrava sufficiente per dominare, Stella riconosce che l’evoluzione costante ha fatto la differenza: “Negli ultimi tre-quattro Gran Premi abbiamo portato tante novità. Se le avessimo introdotte tutte insieme, si sarebbe parlato di un maxi-upgrade. Ma messe insieme formano il salto prestazionale che ci ha reso così competitivi”.
Quanto alla lotta interna tra Lando Norris e Oscar Piastri, Stella smorza ogni narrazione prematura: “Parlare di duello a due è prematuro. Mi fido solo della matematica. Finché non sarà questa a dirlo, non mi esprimo”. Piuttosto, il focus è sull’affidabilità del team: “Dobbiamo assicurarci che sia una lotta leale, non influenzata da problemi di affidabilità o errori operativi. La nostra responsabilità è fornire a entrambi una macchina veloce in ogni condizione”.
Per decidere chi avrà la meglio, secondo Stella conterà “l’esecuzione, la coerenza e l’attenzione ai dettagli: dalla guida alla gestione delle penalità, tutto peserà di più man mano che ci si avvicina al traguardo”.
Stella rivendica anche la qualità del rapporto tra i suoi piloti: “Il rapporto tra Oscar e Lando migliora costantemente. Non è un’evoluzione casuale, ma il frutto di un lavoro mirato. Le relazioni sono un aspetto fondamentale, tanto quanto l’aerodinamica. Dall’anno scorso lavoriamo insieme per affrontare i momenti difficili in modo costruttivo, come dopo la gara in Ungheria. I due piloti sono corretti, umili e consapevoli che non si tratta solo del presente, ma del futuro delle loro carriere e del team”.
Uno dei tratti distintivi della McLaren è l’efficacia degli aggiornamenti, sempre coerenti con le aspettative e senza impatti negativi sulla guidabilità. “Non esistono formule magiche. Il successo nasce dal lavoro sui fondamentali. Serve capacità di generare idee, sì, ma anche metodologie efficaci e affidabili. La vera sfida è trasferire quanto visto in galleria del vento o CFD alla pista”. Inoltre, durante la conferenza stampa, Stella riconosce i meriti del personale tecnico: “Le metodologie sono guidate dalle persone. Io sono stato fortunato a poter contare su leader competenti e un team di talento”.
Infine, sulle polemiche relative al passaggio diretto di figure tecniche da un team all’altro – come nel caso di Laurent Mekies da Racing Bulls a Red Bull – Stella si mostra cauto: “Il tema è complesso e va affrontato con equilibrio. McLaren ha già sollevato in passato la questione dell’indipendenza tra team. Al momento, ci fidiamo delle regole attuali e della loro applicazione, ma siamo aperti a un’evoluzione della discussione”.