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Helmut Marko non perde mai l’occasione di tirare una frecciatina, anche quando è in vena di complimenti per i suoi piloti. Dopo il Gran Premio del Messico 2025 di Formula 1, il superconsulente della Red Bull ai microfoni di Sky Deutschland ha lodato la “rimonta grandiosa” di Max Verstappen, arrivato a un passo dal sorpasso su Charles Leclerc per la seconda posizione nelle fasi finali della gara. “In media era più veloce di cinque o sei decimi – ha osservato Marko -. Eravamo assolutamente convinti che potesse farcela, ma Sainz ha fatto alla Ferrari un tardivo regalo di addio”.
A tarpare le ali a Verstappen – che molto probabilmente aveva il delta prestazionale necessario al sorpasso su Leclerc – è stato il ritiro del suo ex compagno di squadra Sainz, che ha causato una Virtual Safety Car eccessivamente conservativa. Lo spagnolo, infatti, era riuscito a portare la sua monoposto verso la zona in cui stazionano i commissari. È stato il fumo proveniente dalla sua FW47 a indurre i commissari alla neutralizzazione che ha impedito a Verstappen di sferrare l’attacco finale a Leclerc.
“Sapevamo che sul passo gara saremmo stati più forti – ha spiegato Marko – Max è come un cane da caccia. Con le medie è stato estremamente veloce, e con le soft è stato protagonista di una prestazione incredibile”. Meno entusiasmante è il rendimento di Yuki Tsunoda, la cui posizione in Red Bull è sempre più precaria. Anche se il team principal Laurent Mekies resta comprensivo nei confronti di Tsunoda, è altamente probabile che sia lui a perdere il posto, con Isack Hadjar destinato alla promozione in Red Bull e Liam Lawson alla riconferma in Racing Bulls.
La decisione, però, è rimandata a data da destinarsi. “Sarà posticipata – spiega Marko – visto che l’attenzione è rivolta completamente al mondiale piloti. Non possiamo permetterci neppure il minimo errore”. E Marko al mondiale di Verstappen crede eccome. “Le nostre possibilità sono rimaste intatte. Spero che le due McLaren continuino a seguire le loro regole di fair play. Nel nostro caso, dipende tutto da Max. Ed è questo il nostro vantaggio”.
