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Anche se con un mese di ritardo, la FIA ha finalmente reso noto l’esito dei controlli sul rispetto, da parte di tutte le squadre, del cosiddetto budget cap, il tetto massimo di spesa per ogni stagione. Tante indiscrezioni avevano animato il paddock negli ultimi mesi, ma la Federazione ha confermato che tutti i team nel 2024 hanno rispettato il regolamento, ad eccezione di Aston Martin, segnalata per una violazione procedurale.
Solitamente, l’Amministrazione del Cost Cap pubblica i risultati delle verifiche tra settembre e inizio ottobre. Quest’anno, invece, per conoscere l’esito del Budget Cap 2024 si è dovuto attendere più del previsto, alimentando diverse ipotesi su possibili sforamenti da parte dei team di vertice, richiamando alla memoria il caso Red Bull relativo al campionato 2021. Questa mattina, la FIA ha voluto mettere a tacere le voci, confermando che tutte le squadre hanno rispettato il regolamento.
“La revisione della documentazione di rendicontazione è stata un processo molto approfondito e intenso, durato sette mesi”, si legge nella nota diffusa alla stampa. “La FIA conferma che il processo di revisione è particolarmente dispendioso in termini di tempo, considerando sia la complessità dei regolamenti finanziari sia la necessità di valutare gli aspetti tecnici (e il relativo trattamento dei costi) delle attività di sviluppo intraprese dai team di F1 e dai produttori di PU. La FIA conferma che tutti i team di F1 e tutti i produttori di PU hanno fornito il loro pieno supporto nel fornire le informazioni richieste. La CCA osserva che tutti i team di F1 e tutti i produttori di PU hanno sempre agito in uno spirito di buona fede e cooperazione durante l'intero processo”.
Nel documento, la Federazione ha poi motivato punto per punto le indagini: nove team sono risultati conformi, mentre Aston Martin è stata identificata per una violazione procedurale, dovuta a una firma apposta in ritardo per circostanze imprevedibili e al di fuori del controllo del team. Nonostante questo, la squadra non ha superato il limite massimo di spesa e, come conferma la FIA, nessuna penalità né sportiva né finanziaria è stata applicata, poiché non ci sono prove che Aston Martin abbia cercato o ottenuto alcun vantaggio dall’infrazione. Anche i cinque fornitori di Power Unit — Ferrari, Mercedes, Honda, Audi e Red Bull Powertrains Ford — hanno rispettato il limite massimo di spesa, risultando tutti conformi al regolamento.
Il budget cap rappresenta il tetto massimo di spesa che ogni team di Formula 1 può sostenere in una stagione, introdotto dalla FIA per rendere il campionato più equo e contenere i costi. Comprende attività di sviluppo, salari del personale tecnico e operazioni di gara, mentre sono esclusi gli stipendi dei piloti, sponsor, marketing e tasse. Negli anni, questo limite ha già fatto discutere: basti pensare al caso Red Bull 2021, quando la squadra rischiò di sforare il tetto e il paddock si infiammò di polemiche.