Formula 1: GP Messico 2025, le pagelle

Formula 1: GP Messico 2025, le pagelle
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I promossi e i bocciati del Gran Premio del Messico 2025 di Formula 1 nelle pagelle
27 ottobre 2025

Chi sono i promossi e i bocciati del Gran Premio del Messico 2025 di Formula 1? Scopriamolo insieme, sfogliando le pagelle della ventesima gara della stagione. 

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Lando Norris, voto 10 e lode

La grande rimonta si è compiuta. Non quella di Verstappen, naturalmente, ma quella di Norris, nella quale paradossalmente fino a poche gare fa credevano in pochi, forse perfino meno che a quella dell’olandese nonostante il distacco di punti molto inferiore. In Messico l’inglese è stato semplicemente perfetto e irraggiungibile: da qualche gara Piastri fatica, ma sarebbe ingiusto parlare solo dei demeriti dell’australiano, al contrario bisogna anche dare atto a Norris della crescita evidenziata nelle ultime gare, a livello personale oltre che di guida. Un tema che lui non nasconde, con la consueta franchezza. Voto 10 e lode, dominatore assoluto, e ora si gode la vista dalla vetta, ma guai a rilassarsi.

Charles Leclerc, voto 9

Alle sue spalle un Leclerc sontuoso, che appena la monoposto è stata competitiva ha confermato tutte le sue doti. Nel finale la “virtual” lo salva dall’assalto di Verstappen, ma il suo è un podio meritatissimo. Voto 9, testa cuore e piede (destro).

Max Verstappen, voto 8

E poi arriviamo a Verstappen: alla vigilia in tanti puntavano su di lui, ma una qualifica difficile e una prima parte di gara nel gruppo degli inseguitori pareva avergli tarpato le ali, invece l’olandese è uscito sulla distanza e stava per cogliere una piazza d’onore clamorosa. Il terzo posto gli va comunque bene, perché accorcia il divario dal primo in classifica, anche se rimane molto grande e ora ha una gara in meno a disposizione. Voto 8, sempre all’attacco.

Ollie Bearman, voto 10 e lode

Fuori dal podio per poco un Bearman in versione fenomeno, che dopo avere centrato la Q3 ha trovato il varco giusto al via e poi non si è fatto pregare a infilare sua maestà Verstappen. Per una buona parte di gara ha accarezzato il sogno del podio, non è andata così ma ha corso da futuro campione per ritmo, velocità e consistenza. Voto 10 e lode, il dopo Hamilton potrebbe essere lui.

Oscar Piastri, voto 5

Quinto posto per un Piastri a due facce: in difficoltà in qualifica, al via ha perso ulteriore terreno, ma l’australiano è stato bravo a darsi una scossa nella seconda parte della gara, recuperando terreno a suon di sorpassi. Ormai però era troppo tardi per difendere il primato in classifica. Voto 5, la serie nera continua.

Andrea Kimi Antonelli, voto 8

Ottimo sesto posto per Antonelli, che in Messico si toglie la soddisfazione di finire davanti al compagno di squadra - è la prima volta che accade - dopo essergli rimasto alle spalle per meno di un decimo in qualifica. Nei duelli ravvicinati ha mostrato personalità, così come quando ha chiesto alla squadra di ripristinare la posizione con Russell, e su una pista che induce all’errore ha guidato in modo perfetto. Voto 8, continua il suo percorso di crescita.

George Russell, voto 6,5

Voto 6,5 invece a Russell, solo settimo e meno brillante del solito anche se ad un certo punto pareva in lotta per il podio, e stavolta non è riuscito a fare la differenza rispetto al giovanissimo compagno di squadra. A proposito, si dimostra molto agitato quando chiede e ottiene (forse tardivamente) lo scambio di posizione con Antonelli, sul quale per altro non aveva mai provato a costruire un vero sorpasso. Boh!

Lewis Hamilton, voto 7

Si mangia le mani Hamilton, mai così vicino a Leclerc in termini di velocità, ma paga carissima un’ingenuità nel rientrare in pista dopo un duello con Verstappen. In effetti l’errore c’è, anche se la punizione appare eccessiva. Però manca sempre qualcosa e un pilota con la sua esperienza certi sbagli non dovrebbe farli e il ritmo in gara è lontano dal passo mostrato in qualifica. Voto 7 per la competitività dimostrata.

Esteban Ocon, voto 7

A punti anche Ocon, che perde nettamente il confronto con il compagno di squadra, ma onestamente senza demeriti particolari: in qualifica sfiora la Q3 (11°) ma in gara trova il modo di guadagnare due posizioni, muovendo anche la sua classifica e contribuendo a quella del team. Voto 7, concreto e sorprendentemente sereno all’interno del box e in pista. Finalmente.

Gabriel Bortoleto, voto 7,5

Chiude la zona punti un Bortoleto in gran rimonta dopo una qualifica insolitamente opaca (16°). Non è la prima volta che il brasiliano rimedia in gara ad un sabato difficile, dimostrando così non solo una grande velocità ma anche una tempra e una concretezza rare per un debuttante. Voto 7,5 perché ricordiamoci che stiamo parlando appunto di una matricola.

Isack Hadjar, voto 7

Fuori dalla zona punti, voto 7 di incoraggiamento ad Hadjar che si qualifica molto bene (8°) ma in gara non regge il ritmo degli inseguitori. Stavolta quindi niente punti per il francese, ma la sua prova rimane convincente.

Via di fuga, voto 5

Per il resto, voto 5 a chi ha disegnato la corsia di rientro in pista “saltata” da Hamilton. L’inglese sbaglia, ma poco ci manca che bisogna fare retro per imboccarla…. Un conto è garantire un rientro in pista sicuro, un conto è chiedere ad un pilota di F1 di auto sabotarsi.

Autodromo Hermanos Rodriguez, voto 9

Voto 9 comunque alla pista di Città del Messico, un bel esempio di come un circuito storico possa sopravvivere fino a oggi, regalando gare emozionanti, anche se il taglio della parabolica resta una ferita aperta.

A proposito, senza voto le migliaia di spettatori in tribuna nello “stadio”: la trovata è televisivamente spettacolare e progettualmente “furba”, ma perché pagare un salato biglietto per vedere le monoposto transitare a passo d’uomo in un budello dove non può succedere mai niente di interessante?

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