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Dopo la bandiera a scacchi del Gran Premio di Città del Messico 2025, la Formula 1 si godrà una breve pausa prima di tornare in pista tra due settimane in Brasile, dove sarà in programma anche il format Sprint. È proprio adesso, però, che inizia il momento più complicato per Lando Norris: tornato in cima alla classifica piloti, dovrà gestire la pressione della lotta a tre per il titolo.
Prima di scendere in pista a Città del Messico, Lewis Hamilton aveva dato alcuni suggerimenti ai due piloti McLaren su come arginare Max Verstappen nella sua rincorsa al mondiale. Il sette volte iridato sa bene cosa significhi affrontare una sfida così intensa: nel 2021 ha lottato fino all’ultima curva di Abu Dhabi proprio contro l’olandese, e fu quest’ultimo ad avere la meglio. “Sono momenti in cui bisogna mettersi i paraocchi, bloccando tutto ciò che arriva dall’esterno, sia in positivo che in negativo”, aveva detto Hamilton. Per Norris e Piastri non è la prima corsa all’iride, ma è la prima volta che si trovano a contenderselo da compagni di squadra.
La McLaren ha provato a restare neutrale, ma le famigerate “papaya rules” hanno inevitabilmente creato tensione interna. A farne le spese, in particolar modo, è stato Oscar Piastri, protagonista in negativo delle ultime gare. Dalla fine della pausa estiva l’australiano ha perso terreno sia nei confronti di Verstappen sia del compagno Norris, che con la vittoria in Messico ha piazzato l’affondo tornando leader del mondiale, seppur con un solo punto di vantaggio. Ad approfittare di queste scaramucce interne, è stato il pilota della Red Bull.
“Bisogna essere davvero spietati, come lo è Max. Si prenderebbe questo mondiale se Oscar e Lando non si comportassero come lui. Devono spingere. Devono scavare a fondo per tenere il passo di qualcuno come Max, con la monoposto che ha a disposizione al momento. E poi la costanza è fondamentale”, ha proseguito Hamilton parlando ai media in Messico. Per Verstappen questa corsa al titolo ha un sapore nuovo: non è lui la preda, ma il predatore — proprio come nel 2021, quando diede la sua prima prova di forza concreta.
Oggi però la situazione è ancora più complessa: non sono in due a giocarsi il mondiale, ma in tre. Per Norris un ulteriore livello di difficoltà. “È davvero complicato. Erano soltanto in due, Max e Lewis, quindi era più semplice. Adesso siamo in tre: due cadranno e solo uno rimarrà in vita. Ogni situazione è diversa, ma se c’è qualcuno da cui prendere consigli, è sicuramente Lewis”, ha ammesso il britannico davanti alle telecamere in Messico.