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“Conosco Christian da oltre 30 anni. Una volta andavamo d’accordo. I risultati che ha ottenuto in F1 sono incredibili, tanto di cappello. Ma è cambiato. Penso che la fama dovuta a Drive to Survive, i soldi e la gloria abbiano contribuito”. In un’intervista concessa al Telegraph, Zak Brown parla degli spigoli della personalità del suo ex rivale Horner, al momento in panchina dopo il suo divorzio improvviso dalla Red Bull. Il CEO della McLaren è stato il rivale con cui Horner ha avuto più da battagliare nell’ultimo periodo della sua avventura a Milton Keynes.
Il suo atteggiamento, secondo Brown, è stato a volte “scorretto”. “È il tipo di pilota che ti fa uscire dalla pista con tutte e quattro le ruote. Io sono uno da due ruote fuori”. “Ha mosso delle accuse contro la scuderia. Non posso immaginare che ci credesse davvero. Era solo un tentativo di fermarci. A prescindere dal fatto che sia legale o meno, chiunque nell’ambiente sa che non si farebbe mai per ragioni tecniche”. Brown si riferisce in particolare a un episodio occorso alla fine dello scorso anno.
Secondo Brown, fu Horner a puntare il dito contro la McLaren per una presunta infrazione tecnica. La scuderia di Woking era sospettata di iniettare dell’acqua negli pneumatici per avere dei benefici in termini di raffreddamento e, di conseguenza, di performance. La FIA, però, non ha mai trovato prove a sostegno di questa tesi. Ma il CEO della McLaren ha qualcosa da dire anche su Max Verstappen, l’uomo che ha fatto la fortuna della Red Bull nell’epoca dell’effetto suolo, prima che la McLaren prendesse il sopravvento.
“Non voglio denigrare Max – premette Brown - è un quattro volte campione del mondo. Sa essere troppo aggressivo, quando emerge la sua arroganza. Diversi dei più grandi campioni della storia della Formula 1 erano presuntuosi. Tiravano fuori i gomiti. Max ha oltrepassato il confine in pista a volte”. A richiesta di un esempio in tal senso, Brown ha menzionato degli episodi occorsi in Brasile. “Alcune sue manovre su Lewis erano eccessivamente aggressive”, ha sostenuto. Oltre al controverso sorpasso in curva 4 nel 2021, i due arrivarono al contatto anche l’anno successivo.
A proposito di Hamilton, degna di nota è la risposta di Horner a una domanda circa la possibilità che Lewis colga un altro titolo mondiale. “Dovrebbe già essere un otto volte campione del mondo”, ha punto facendo un chiaro riferimento alla farsa di Abu Dhabi del 2021 e a quel mondiale che ha preso la via di Verstappen non per l’effettivo merito dell’olandese nell’arco dell’intera stagione, ma per le decisioni di Michael Masi. Anche in questa vicenda era coinvolto Christian Horner, rivale che Brown potrebbe ritrovare presto in Formula 1. Nella primavera del prossimo anno l’ex team principal e CEO della Red Bull dovrebbe essere libero da vincoli contrattuali e pronto a una nuova avventura. Magari come rivale diretto della McLaren.
