F1 Melbourne 2013: gli highlights del GP di Australia

F1 Melbourne 2013: gli highlights del GP di Australia
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Paolo Ciccarone
La gara di Melbourne ha messo in evidenza come la Ferrari abbia iniziato col piede giusto quest'anno, come la Lotus sia una vettura ben bilanciata e come altri abbiano da lavorare | <i>P. Ciccarone, Melbourne</i>
18 marzo 2013

Melbourne - Una gara non basta per trarre dei bilanci definitivi, ma dopo quanto si è visto in Australia è possibile fare già un primo commento generale. La Ferrari non ha vinto ma la F138 sembra essere ben bilanciata, sul bagnato e sull’asciutto i due piloti sono stati velocissimi.

Red Bull: ottima in qualifica, ma meno efficace in gara

E’ mancata la prestazione pura della Red Bull, ma per il resto quello che doveva servire c’era tutto, e  visto che a Melbourne di solito l’avvio è difficoltoso, vedere una Ferrari così incisiva come nel 2007 e 2008, anni in cui le macchine erano competitive, fa capire come a Maranello se la possono giocare. E questo è positivo. Poi si vedrà come butta nel corso della stagione, ma intanto sono lì e il fatto che anche Massa sia stato protagonista fa capire che la F138 permette ai due piloti di giocarsela bene.

La Red Bull è la più veloce sul giro secco, ha una prestazione da paura, specie in inserimento curva ma patisce troppo il consumo delle gomme. Dopo pochi giri Vettel aveva dei segni neri grossi così che facevano capire come l’assetto fosse sbagliato. Il problema, per gli altri, è che se una macchina va forte prima o poi trovi le regolazioni che la fanno andare bene anche in assetto gara e quindi l’errore di messa a punto australiano è destinato a risolversi entro poco tempo. E guai a dimenticarsi di Red Bull per il campionato.

E’ mancata la prestazione pura della Red Bull, ma per il resto quello che doveva servire c’era tutto, e  visto che a Melbourne di solito l’avvio è difficoltoso, vedere una Ferrari così incisiva come nel 2007 e 2008, anni in cui le macchine erano competitive, fa capire come a Maranello se la possono giocare

Lotus: macchina ok, ma un solo pilota

Discorso a parte per Webber, ha sbagliato la partenza (come nel 90 per cento delle volte che parte in prima fila) e quindi poco attendibile. La Lotus ha una macchina sana, onesta che solo la bravura di Raikkonen porta al vertice. Grosjean è da psicanalizzare: o sbatte andando forte (e facendo danni enormi agli altri) oppure se guida normale non va oltre prestazioni scadenti. Deve trovare un equilibrio interno che gli consenta di andare forte senza far danni.

Tra Stoccarda e Woking

Mercedes, macchina buona sul giro, scadente alla distanza e il ritiro di Rosberg fa capire che bisogna lavorare sull’affidabilità. Ma avere in squadra uno come Hamilton può fare la differenza.

McLaren, disastro totale. Per recuperare sulla Red Bull hanno stravolto la macchina e quella attuale va peggio della vecchia. L’idea era giusta, cambi radicali per avvicinarsi ai rivali, ma se indovini il cambio è giusta come pensata, e a Woking pare non l’abbiano fatto.

Per una squadra che spende 1 milione di euro per risparmiare 1 kg sulla vettura fra adesivi e scarpe dei piloti, forse era il caso di considerare altri dettagli. Vedremo come evolve, anche perché sono bravi e sanno lavorare quindi è questione di tempo e umiltà. Nel capire quando buttare la nuova macchina e riprendere la vecchia…

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