F1. Qualifiche GP Abu Dhabi, Leclerc rassegnato con la SF-25: "Domani solo pensiero alla Ferrari, il titolo non è mio"

F1. Qualifiche GP Abu Dhabi, Leclerc rassegnato con la SF-25: "Domani solo pensiero alla Ferrari, il titolo non è mio"
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Charles Leclerc chiude le qualifiche di Abu Dhabi con il quinto tempo e commenta una stagione difficile con la SF-25: domani in pista solo per massimizzare il risultato della Ferrari
6 dicembre 2025

Charles Leclerc chiude le qualifiche di Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale di Formula 1, con il quinto tempo, un risultato che fotografa alla perfezione l'annata complicata vissuta dalla Ferrari. Il monegasco, al termine di una sessione intensa e tutt’altro che semplice, ha esposto tutte le difficoltà incontrate, in particolare nel Q2 che lui stesso ha definito “molto, molto difficile da gestire”.

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Finire quel giro, ha spiegato, è stato quasi un sollievo, oltre che fondamentale per strappare l’accesso alla Q3: “Sono stato felice di averlo concluso e questo ci ha aiutato a entrare in Q3. Ero soddisfatto, e questo mi aiuta a esserlo anche di un quinto posto”. Leclerc non ha nascosto che questo piazzamento rispecchi esattamente lo stato attuale della SF-25: un limite tecnico ormai consolidato, con cui lui e la squadra convivono da mesi. “Al momento è così e l’unica cosa che posso fare è godermi le piccole soddisfazioni, quando riusciamo a massimizzare il pacchetto. Oggi lo abbiamo fatto. Ma il quinto posto riflette la stagione che stiamo vivendo”. La domanda che aleggia è inevitabile: sollievo per l’ultima qualifica con questa macchina? Leclerc ha frenato: vuole aspettare il primo appuntamento del 2026 prima di sbilanciarsi davvero, anche se ha ammesso che parte dell’annata è stata sacrificata per concentrare le risorse sulla prossima vettura.

L’incertezza principale riguarda la gara. Dopo la bandiera rossa nella FP3 causata da Hamilton, Ferrari non ha potuto completare alcun long run e le modifiche radicali apportate alla monoposto dopo le libere del venerdì restano un’incognita: “Abbiamo cambiato tantissimo e non sappiamo come si comporterà. Abbiamo sperimentato e credo che abbia pagato, altrimenti non saremmo stati P5. Ma per domani non sono sicuro”.

Le ultime gare hanno mostrato una Ferrari più difficile da guidare, resa ancora più complicata dalla crescita del midfield. Leclerc lo ha confermato: “Da quattro o cinque GP gli altri hanno chiuso il gap e noi abbiamo perso competitività. Ora basta il minimo errore per essere fuori in Q1 o Q2”. Situazione che incide anche sulla comprensione della macchina: chi deve spingere costantemente al limite, spiega, ha meno margine per analizzarne il comportamento rispetto a quanto possono fare Red Bull e McLaren. In Q2 lui stesso ha temuto più volte di finire a muro.

Il discorso si allarga inevitabilmente anche al compagno Lewis Hamilton, eliminato per la terza volta consecutiva in Q1. Leclerc è stato netto: “So quanto è difficile da guidare. Devi dare tutto, ed è o il muro o la Q1, poi lo stesso in Q2 e in Q3. È complicato anche migliorare la macchina quando sei sempre al limite”. Non vuole etichettare la SF-25 come “la peggiore Ferrari possibile” per il debutto di Hamilton, ma ammette che è certamente una delle più difficili da interpretare.

Sul fronte strategico, Leclerc ha preferito non lasciarsi distrarre dai possibili scenari legati alla lotta mondiale tra Verstappen e le McLaren. “Non voglio pensarci, è stressante. Domani avrò in testa solo come massimizzare il mio risultato e quello della Ferrari. Se in un momento della gara sarà utile rallentare qualcuno lo farò, se invece sarà meglio non lottare, non lo farò. Il titolo non sarà un mio pensiero: non è il mio ruolo favorire l’uno o l’altro”.

Il monegasco è restato prudente anche sulle sensazioni per la gara. L’assetto scelto è “estremo, forse più estremo di quello di inizio stagione”, tutto sbilanciato sull’anteriore e con molte variabili che rendono il pacchetto imprevedibile. “Aspettiamo e vediamo. Ci sono molti punti interrogativi, ma penso che potrà andare bene”.

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