Le bombe di Gerhard: “Hamilton vale quanto Senna”

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L’austriaco ex-pilota F1 con Ferrari e McLaren, oggi manager nel DTM, afferma che Lewis Hamilton è tra i più grandi campioni di sempre, vicino a Senna. Parola di Berger
24 aprile 2019

Invecchiando di sparano stupidate? Talvolta sì e verrebbe da dire anche quando sei stato un atleta, un grande con le auto da corsa, ma ora ti tocca far lo spettatore e commentare, la massima formula. Il buon Gerhard Berger, ora buon manager del DTM, avrebbe dichiarato che secondo lui Lewis Hamilton, come pilota, distanzia tutti i suoi predecessori recenti in bravura e doti, arrivando - occhio all’eresia - vicino ad Ayrton Senna. Forse non ha tutti i torti, l’austriaco. Anche perché lui di Senna è stato a lungo compagno di squadra. Bastonato ma apprezzato e rispettato, minimamente complice, come nessuno. Lui conosce quanto altri non conoscono e giudica da pilota i piloti, di oggi.

Forse non è un’eresia dire che i due, Senna ed Hamilton, possono stare sullo stesso piano, se poi si ridimensiona, come ha fatto appunto di recente Berger, rispondendo a giornalisti, la fila successiva dove starebbero i pur grandissimi Lauda, Prost e Schumacher.

A chi segue bene le gare di oggi probabilmente sembra più che corretta l’affermazione, a chi magari si è un po’ allontanato dalla F1 del business americano, ma ha vissuto il periodo "puro" fino a metà anni Novanta, risulta difficile acconsentire. Magari Hamilton batterà record che sono stati di Schumi e di Senna, con la sua Mercedes, ma dovrà prima vivere un’altra dimensione che sia esterna ai team vincenti, per completarsi al 100% nell'immaginario del campionissimo.

Il classico elenco degli Assi, consumati assi del volante che vincono a mani basse, appena hanno un mezzo degno in qualunque pista, quell’elenco che vale poco ma si può citare, è sempre lo stesso da un po': Nuvolari, volendo Ascari, poi Fangio, Jim Clark e Senna. Dopo, dopo vengono tempi dove dovrebbero parlare anche gli ingegneri, oltre che i piloti in pensione come Berger, per far capire tutto al pubblico. In ogni caso bravissimo ad Hamilton, come pilota, indiscutibilmente n°1 dei suoi tempi. Dal vivo, quando capita con uno sconosciuto fan o addetto ai lavori, si comporta umanamente più di molti altri (perdenti o montati) colleghi: in questo avvicina Senna, di sicuro.

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