Alessandro Zanardi: «Alla 24 Ore di Spa ero sicuro d’essere competitivo»

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Andrea Perfetti
  • di Andrea Perfetti
Il campione italiano nel 2015 ha sfiorato la vittoria alla 24 Ore di Spa con la BMW Z4 GT3 e ha collezionato 3 ori ai Mondiali. Eccezionale? No, secondo Alessandro: quando ami la vita, tutto è possibile. Zanardi ci racconta come il dottor Costa l’ha curato dopo l’incidente con la hand bike del 2014
  • Andrea Perfetti
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24 settembre 2015

Il 2015 a Monaco di Baviera segna l’apertura della 182esima edizione della mitica Oktoberfest, che da sempre attira qui anche migliaia di italiani festaioli. Siamo venuti anche noi, su invito della BMW, per incontrare i tanti atleti olimpici e i piloti di auto e moto della Casa tedesca.


Durante la festa della birra si è tenuto infatti il Quinto BMW Wiesn Sport-Stammtisch che ha ospitato in un’unica giornata le stelle del motorsport, delle discipline olimpiche, degli sport invernali e di quelli in generale all’aria aperta. Tutti accomunati dalla sponsorizzazione BMW o dal fatto di correre con una BMW.

 

Ed è quest il caso dei due italiani presenti, che abbiamo intervistato. Parliamo del grande Alessandro Zanardi e di Ayrton Badovini. Oltre alle due stelle del Bel Paese c’erano il campione di Biathlon Sven Fischer, gli olimpionici Natalie Geisenberger, Felix Loch, Georg Hackl, Johannes Lochner, Rosi Mittermaier, Christian Neureuther, Katarina Witt e Prince Leopold.

BMW Oktoberfest Zanardi  (4)
Alessandro Zanardi insieme al nostro inviato Andrea Perfetti


In rappresentanza degli sport automobilistici c’erano il campione del DTM Marco Wittmann e Martin Tomczyk, accompagnati dal BMW Motorsport Director Jens Marquardt. Per i rally sono intervenuti i piloti della Mini Mikko Hirvonen, Xavier Panseri, Michel Périn e Harry Hunt.

 

Alessandro Zanardi (BMW Brand Ambassador): «Grazie all’invito della BMW sono stato qui anche in passato diverse volte. Non vedo l’ora ogni anno di tornare alla Oktoberfest per incontrare tanti amici in un clima rilassato. In passato diversi amici miei partivano dall’Italia in auto per venire a questa festa, ma non ne capivo il senso dato che non amavo la birra. Però, dopo il mio incidente, ho iniziato anche io ad amare la birra. A parte questo, si tratta di una bellissima festa. Nella vita ho imparato che ti devi divertire: non vuol dire che non devi impegnarti o fare le cose seriamente. Devi sempre avere obiettivi importanti e progetti da portare a termine. Per questo l’Oktoberfest è sempre una bella distrazione».

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