Alfa Romeo Tonale sotto accusa: i Carabinieri denunciano criticità operative

Alfa Romeo Tonale sotto accusa: i Carabinieri denunciano criticità operative
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Da giugno 2023, la Alfa Romeo Tonale è entrata in servizio nell’Arma dei Carabinieri con una flotta di 400 esemplari dotati del motore 1.5 mild hybrid da 163 CV, abbinato a un cambio robotizzato a doppia frizione a 7 rapporti. Una scelta che, a distanza di quasi un anno, viene ora messa in discussione da UNARMA, l’Associazione Sindacale dei Carabinieri, che ha presentato una denuncia formale alla Procura della Repubblica
7 maggio 2025

Nel documento inviato il 29 aprile, l’associazione segnala “numerose segnalazioni operative provenienti da militari in servizio” che lamentano problemi di tenuta di strada dell'Alfa Romeo Tonale, soprattutto a velocità sostenute o su fondi dissestati. Condizioni, queste, comuni nell’ambito dell’attività radiomobile.

UNARMA si dice preoccupata per la sicurezza degli operatori, costretti a utilizzare un veicolo che, secondo loro, potrebbe compromettere l’efficacia degli interventi e mettere a rischio l’incolumità del personale.

La denuncia chiede alla Procura di acquisire tutta la documentazione tecnica relativa alle vetture, compresi contratti, collaudi e verbali di accettazione, per fare luce sull’idoneità dei mezzi nel contesto operativo. “Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza”, ha dichiarato Antonio Nicolosi, Segretario Generale Nazionale di UNARMA.

 

La replica di Alfa Romeo: “Rispettiamo le norme più severe”

Non si è fatta attendere la risposta di Alfa Romeo, che in una nota ufficiale ha ricordato la storica collaborazione con le Forze dell’Ordine italiane, ribadendo che tutti i suoi veicoli rispettano le normative di sicurezza più rigorose.

Riguardo alla Tonale, la Casa sottolinea che il modello è apprezzato a livello globale per “l’elevato livello tecnologico e le avanzate caratteristiche di sicurezza”, qualità che avrebbero contribuito a superare le 100.000 unità vendute nel mondo. Alfa Romeo si dice “a disposizione delle autorità competenti per ogni eventuale approfondimento” e si riserva di tutelare la propria immagine nelle sedi opportune.

I nostri modelli vengono sottoposti a test approfonditi, anche da parte delle stesse Forze dell’Ordine nei vari Paesi in cui operano”, si legge nel comunicato. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’adeguatezza dei veicoli in dotazione alle forze dell’ordine, e sulla necessità di test operativi specifici prima dell’assegnazione su larga scala. In attesa degli eventuali sviluppi giudiziari, resta da capire se le Tonale resteranno in servizio così come sono, o se verranno apportati interventi tecnici o logistici.

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