Annette Winkler: «L'Europa può ripensare l'auto. Noi di smart lo facciamo da sempre»

Annette Winkler: «L'Europa può ripensare l'auto. Noi di smart lo facciamo da sempre»
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Emiliano Perucca Orfei
La top manager del brand della Stella ci ha parlato di come l'Europa può ripensare l'auto, di come smart sia un fenomeno di lifestyle e della partnership con Renault che nel 2014 mostrerà i primi frutti con i lanci dei nuovi modelli
27 agosto 2013

Buochs (CH) - In uno scenario composto di 1.203 smart che hanno sfilato tra le montagne con vista sul Lago dei Quattro Cantoni è andato in scena anche quest'anno il raduno mondiale "Smart Times 2013".

 

Uno spettacolo unico - l'anno prossimo si ripeterà in Portogallo (a Cascais) - che ha permesso agli smartisti di tutto il mondo (tra cui cinesi ed australiani) di toccare con mano la passione per queste vetture ed a noi di intervistare Annette Winkler, smart Managing Director, a pochi giorni dal traguardo di 1,5 milioni di Smart prodotte nello stabilimento francese di Hambach.

smart e bike papa francesco (3)
Il Papa ha ricevuto in dono una smart e-bike

 

E’ sorprendente vedere così tanta gente in un evento dedicato ad un’auto nata per risolvere i problemi di mobilità urbana, che però in effetti è anche un vero e proprio cult.

«E’ vero, assolutamente, ed è anche una cosa che ci rende assolutamente diversi dai nostri concorrenti. Smart è molto razionale, funzionale, pratica per andare dovunque. In Italia stiamo osservando come tanti la considerino un vero e proprio elemento lifestyle, come apprezzino il marchio. La nostra missione è snellire il traffico in città ma anche renderlo più vivace, più colorato, e tanti clienti si identificano in questo nostro modo di essere. Il guidare una macchina piccola non diventa motivo di imbarazzo, anzi c’è un atteggiamento positivo: io guido una smart, creo più spazio per gli altri. Tutti questi elementi, la praticità, l’innovazione e la componente lifestyle caratterizzano smart.»

La nostra missione è snellire il traffico in città ma anche renderlo più vivace, più colorato, e tanti clienti si identificano in questo nostro modo di essere

 

Smart è nata come un concetto di auto prettamente europea, ma è diventata in breve un fenomeno globale. Che differenze ci sono, se ce ne sono, fra la smart pensata e prodotta per il mercato europeo e quella, per esempio, venduta in Cina?

«Come dicevamo prima, smart nasce come fusione di un triangolo di valori: lifestyle, innovazione, funzionalità. Questo equilibrio è leggermente diverso nelle diverse culture, come ad esempio in Italia, ma anche nella Cina che avete citato il fattore vincente di smart è probabilmente in maggior misura l’elemento lifestyle. Se ci si sposta nei paesi del Nord Europa, con grandi città molto congestionate, l’aspetto che i nostri clienti dicono di apprezzare maggiormente è la razionalità e la facilità nel trovare parcheggio. Tornando al nocciolo della domanda direi che non ci sono, in ogni caso, particolari differenze tra le varie smart del mondo. Le viene naturale essere una worldcar.»

 

La crisi economica che attanaglia il mercato europeo pare essere anche una crisi di idee, non trova? Le auto che abbiamo visto finora rispondono a concetti ormai antiquati, mentre sotto questo punto di vista smart è un concetto molto più nuovo, una soluzione ai problemi di mobilità delle persone. Non crede che sia giunto il momento di ripensare il concetto di auto, almeno per il mercato europeo?

«Sì. Intanto mi lasci dire che noi di smart siamo molto orgogliosi dell’aver mantenuto stabile il nostro volume di affari nonostante la crisi economica. Credo che il nostro essere innovativi contribuisca in maniera sensibile a questa tenuta, ma concordo sul fatto che sia il momento di ripensare il modello auto non solo in termini di sostanza, ma anche concettualmente. Fenomeni come il car-sharing, o la nascita di parcheggi di piccole dimensioni per le auto come smart a prezzo più contenuto sono tutti parte di un intero ecosistema che l’Europa sta sostanzialmente ripensando. Noi pensiamo in continuazione a queste cose, lo facciamo da sempre. Non è un caso se siamo l’unico costruttore che produce una e-bike realizzata completamente in proprio, e ne siamo incredibilmente orgogliosi.»

smart nasce come fusione di un triangolo di valori: lifestyle, innovazione, funzionalità

 

E la partnership con Renault? Cosa vedremo in futuro?

«La partnership con Renault è molto ampia e per quanto riguarda Twingo e smart le posso dire che resteranno vetture diverse e profondamente riconoscibili. Vi basterà un’occhiata per identificare una Twingo, una Fortwo o una Forfour. Ognuno manterrà una sua identità forte. Di fatto svilupperemo insieme un concetto che resterà però fedele alle sue radici: smart resterà solo smart.»

smart roadster coupé
Roadster e Coupé rappresentavano il tentativo di proporre una sportiva a marchio smart

 

Quest'anno Roadster e Coupé compiono 10 anni. Non sono state auto particolarmente fortunate in termini di vendite ma l'idea era comunque interessante. C’è un futuro per l’auto sportiva nel marchio smart?

«Per ora ci concentreremo su Fortwo e Forfour, poi chissà.»

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