Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Cassazione ha aggiunto un nuovo ostacolo ai ricorsi contro le multe da autovelox. Anche se resta valido il principio che i dispositivi solo approvati e non omologati rendono nulle le sanzioni, se nel verbale viene erroneamente dichiarata l’omologazione, non basta più il ricorso tradizionale. Serve presentare una querela di falso in atto pubblico, perché il verbale è considerato atto pubblico e fa piena fede fino a querela.
Secondo la Corte, anche una falsa dichiarazione di omologazione va impugnata con querela di falso, altrimenti il verbale è valido. Questo comporta:
Ci sono alcune conseguenze che potrebbero non giovare agli automobilisti:
La Cassazione ha ribadito con la sentenza 10505/2024 che serve omologazione, non solo approvazione. Ma il decreto tecnico del MIT, necessario per omologare gli autovelox, non è mai stato pubblicato. Un vuoto normativo che genera confusione e contenziosi.
L’ordinanza 13997/2025 non cambia la regola fondamentale: senza omologazione, la multa non vale. Ma se il verbale dichiara il contrario, per contestarlo oggi serve la querela di falso. Una barriera in più, che rischia di scoraggiare anche chi ha ragione.